Blok, Aleksandr - Mi vestirai d'argento e altre poesie

elisa

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Breve raccolta di poesie del poeta russo, scritte tra il 1904 e il 1916

questa è la poesia che dà il titolo alla raccolta:

Mi vestirai d'argento
e quando morrò
spunterà la luna - celeste Pierrot,
sorgerà il pagliaccio rosso al vento.

La luna morta impotente è muta,
nulla ha svelato a nessuno.
Chiederà solo all'amica mia
a qual fine io allora l'amai.

In questo iroso sogno di veglia
con volto morto mi rivolterò.
E il pagliaccio impaurirà la civetta
sotto il monte scuotendo il sonaglio.

Lo so: vecchio è il suo volto rugoso
e nella terrena nudità impudico.
Ma si leva un'estasi tetra
verso i cieli e l'alto ed il puro.
 

Vladimir

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Grande Blok. La quint'essenza della buffonata con le sue maschere tristi: l'Arlecchino Poverello, Colombina, Pierrot. È triste Blok, profondamente triste. Le sue pagliacciate sono sempre amare e avvilenti; l'atmosfera in cui le scrisse, non poteva generare qualcosa di diverso. È la grande quiete prima della tempesta: il respiro profondo prima della battaglia.
Se ti piace Blok cerca di trovare il poemetto I dodici. In una Pietroburgo spazzata da un vento fortissimo, ghiacciata e spettrale (allegoria della Rivoluzione), dodici guardie rosse avanzano per le strade: alla loro testa c'è Cristo. È meraviglioso... Da chi è tradotta la poesia? Da Ripellino?
 

elisa

Motherator
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la traduttrice è Margherita De Michiel, il libretto di poesie è una raccolta piccola piccola di un editore minore, molto bella
 

Vladimir

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la traduttrice è Margherita De Michiel, il libretto di poesie è una raccolta piccola piccola di un editore minore, molto bella

Non la conosco... ora controllo il testo originale e ti dico se, a mio parere, è attendibile. Se vuoi andare sul sicuro, cerca di procurarti edizioni tradotte o curate da Angelo Maria Ripellino.
 

elisa

Motherator
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in rete ho tovato anche questa versione, con l'originale russo, almeno credo, ma non è citato il traduttore

Ты оденешь меня в серебро, И когда я умру, Выйдет месяц - небесный Пьеро, Встанет красный паяц на юру. Мертвый месяц беспомощно нем, Никому ничего не открыл. Только спросит подругу - зачем Я когда-то ее полюбил? В этот яростный сон наяву Опрокинусь я мертвым лицом. И паяц испугает сову, Загремев под горой бубенцом... Знаю - сморщенный лик его стар И бесстыден в земной наготе. Но зловещий восходит угар - К небесам, к высоте, к чистоте.

Tu mi vestirai d'argento
e, quando la mia vita svanirà,
spunterà la luna - Pierrot celeste:
al vento un rosso pagliaccio sorgerà.
La luna morta è muta, senza pausa,
nessuna parola da lei a nessuno è stata svelata.
Soltanto chiederà a una mia amica
- per quale causa io un tempo l'abbia amata.
A occhi aperti, in questo sogno furibondo
io mi capovolgerò col viso morto.
E spaventerà la civetta il pagliaccio errabondo,
tinnendo sotto il monte con un sonaglio accorto.
Lo so - vecchia è la sua faccia molesta
e impudica nella sua terrena nudezza.
Ma si leva l'ebrietà funesta verso i cieli,
verso l'altura, verso la purezza
 
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