Pavese Cesare - Agonia

Apart

New member
Girerò per le strade finché non sarò stanca morta
saprò vivere sola e fissare negli occhi
ogni volto che passa e restare la stessa.
Questo fresco che sale a cercarmi le vene
è un risveglio che mai nel mattino ho provato
così vero: soltanto, mi sento più forte
che il mio corpo, e un tremore più freddo
accompagna il mattino.

Son lontani i mattini che avevo vent'anni.
E domani, ventuno: domani uscirò per le strade,
ne ricordo ogni sasso e le striscie di cielo.
Da domani la gente riprende a vedermi
e sarò ritta in piedi e potrò soffermarmi
e specchiarmi in vetrine. I mattini di un tempo,
ero giovane e non lo sapevo, e nemmeno sapevo
di esser io che passavo - una donna, padrona
di se stessa. La magra bambina che fui
si è svegliata da un pianto durato per anni
ora è come quel pianto non fosse mai stato.

E desidero solo colori. I colori non piangono,
sono come un risveglio: domani i colori
torneranno. Ciascuna uscirà per la strada,
ogni corpo un colore - perfino i bambini.
Questo corpo vestito di rosso leggero
dopo tanto pallore riavrà la sua vita.
Sentirò intorno a me scivolare gli sguardi
e saprò d'esser io: gettando un'occhiata,
mi vedrò tra la gente. Ogni nuovo mattino,
uscirò per le strade cercando i colori.
 

Apart

New member
Sì, molto bella. Qualcuno però deve spiegarmi perchè Pavese, in questa poesia, ha scritto di sè al femminile. O forse ha voluto riportare le sensazioni di qualcuna?
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
credo che Pavese si sia immedesimato in una giovane donna che si sta aprendo al mondo, che prende coscienza di sè " Son lontani i mattini che avevo vent'anni. E domani, ventuno: domani uscirò per le strade,ne ricordo ogni sasso e le striscie di cielo."

Una donna che sarà capace di essere libera "Girerò per le strade finché non sarò stanca morta, saprò vivere sola e fissare negli occhi ogni volto che passa e restare la stessa."

Una ragazza che vuole vivere, pienamente, sia la sua età, che il suo essere donna,una poesia bellissima e molto moderna come concezione, soprattutto perchè scritta da un uomo, però da un grande poeta
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Credo che Pavese ammirasse molto una donna che non si curasse del giudizio sociale.
Forse voleva esprimere questo concetto, ma non ne so abbastanza.
Il fatto che lo esprima dal punto di vista di una donna è degno di stima.
 
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