Houellebecq, Michel - La possibilità di un'isola

Dory

Reef Member
Gli esseri umani sono scomparsi dal Pianeta Terra dopo un suicidio collettivo e i loro cloni, costruiti ad arte per limitare al minimo le più elementari caratteristiche della specie umana, sono autotrofi e quasi totalmente privi di qualsiasi pulsione emozionale, sono costretti a rileggere i racconti di vita degli esseri umani da cui discendono e a commentarli, in un susseguirsi di reincarnazioni in attesa che si costituisca la nuova razza dei Futuri.
Ma leggendo il racconto di vita di Daniel1, nell’animo dei suoi ultimi due cloni, Daniel24 e Daniel25, qualcosa accade che spinge l’ultimo dei due a riscoprire “il fascino della sofferenza e della libertà, il gusto della ribellione al sogno dell'immortalità e il sapore della speranza”.

Riporto dal risvolto di copertina:
In un'affascinante narrazione parallela tra fantascienza ed erotismo, Houellebecq, lirico e dissacrante, solleva gli interrogativi più inquietanti sull'identità e il doppio, la clonazione e la vita eterna, la solitudine e l'amore.

Un libro volgare, disgustoso e terribilmente deprimente.
Il protagonista è un comico, ma non ho riso neppure una volta, se non un leggero sorriso quando dice che qualcuno aveva imbrattato il manifesto del surrealismo di André Breton con la scritta “Invece delle vostre poesie ridicole, fareste meglio ad aggiungere dei convogli nelle ore di punta”. :mrgreen:
I temi trattati sono senza dubbio interessanti, ma il modo in cui viene fatto non mi è assolutamente piaciuto, inutilmente nauseante e unidirezionale, nel senso che prende in considerazione gli aspetti più abietti e brutali della personalità umana esasperandoli e portandoli fino alle estreme conseguenze.
L’amore in particolare è trattato con estrema superficialità, un tentativo lodevole, nel senso che parte da una buona idea, che sviluppa discretamente, soprattutto nell’ultima parte del libro, ma che resta sempre confinata a pochi aspetti, certo condivisibili da alcuni, da me solo in parte, ma che non ne fanno una verità universale.
Da un certo punto di vista, con un forte gusto dell’orrido, una forte misantropia e una buona dose di peli sullo stomaco, potrebbe piacere.
Per quanto mi riguarda non mi ha lasciato nulla, è libro più brutto che abbia mai letto.
 

El_tipo

Surrealistic member
mamma mia come ci siamo andati giù pesanti Dory! :D
In effetti condivido la maggior parte delle cose che hai scritto. La possibilità di un'isola è un libro volutamente deprimente, volutamente senza speranza. Il suo obiettivo è proprio quello dissacratore, attraverso una trasposizione futura della nostra società, quella del presente, ricondurre alla vacuità dell'esistenza umana, e all'inutilità del romanticismo, del realismo, come anche del surrealismo.
Non è tra i miei libri preferiti, ma credo che sia un'opera da leggere per la sua originalità. E poi è scritto molto bene.
Voto 3/5
 

darida

Well-known member
Mmmmm, certo che anche una recensione così, incuriosisce Dory:D verrebbe quasi voglia di provare a leggere, così, giusto qualche pagina, tanto per provare tale disgusto letterario :mrgreen:
 

Dory

Reef Member
mamma mia come ci siamo andati giù pesanti Dory! :D
In effetti condivido la maggior parte delle cose che hai scritto. La possibilità di un'isola è un libro volutamente deprimente, volutamente senza speranza. Il suo obiettivo è proprio quello dissacratore, attraverso una trasposizione futura della nostra società, quella del presente, ricondurre alla vacuità dell'esistenza umana, e all'inutilità del romanticismo, del realismo, come anche del surrealismo.
Non è tra i miei libri preferiti, ma credo che sia un'opera da leggere per la sua originalità. E poi è scritto molto bene.
Voto 3/5

Sono d'accordo con quello che dici, però prima di tutto questa visione così orrida dell'esistenza umana non mi piace e non mi arricchisce di nulla. Una delle cose più belle della lettura è che stimola la riflessione, che ti cattura e ti avvince, ma questo libro lo avrei chiuso dopo le prime pagine se non mi fossi imposta di finirlo ugualmente e di cercare di assumere un atteggiamento più distaccato e critico per trarne qualcosa di buono, ma per quanto abbia spremuto non ne è uscito niente. L'originalità? Forse.. ma a cosa servono pagine intere di oscenità? Bastavano anche solo un paio di righe! E non lo dico per il fatto che sono disgustose, non è questo il punto, ma che sono inutili, come tutte le descrizioni esageratamente dettagliate che non mi aggiungono nulla!
Magari aggiungono qualcosa a chi piace leggere queste cose, a me proprio no!
 

zolla

New member
Devo dire che io,da fan di questo scrittore dalla prima ora, sono rimasto pure molto deluso da questo pateracchio senza capo ne coda. Peccato opere come Piattaforma o Le Particille Elementari avevano ben altro spessore
 
Ultima modifica:

samanthofox

New member
L'ho finito di leggere adesso.
A me è piaciuto.
Più o meno come gli altri (piattqaforma, le particelle elementari etc.) che per� ho letto alcuni anni fa.
Comunque in questo mi pare di aver ritrovato gli stessi temi (il sesso, il dolore, la morte, l'illusione dell'amore).
credo che non si possa discutere sulla qualità della scrittura di houllebecq. poi può piacere oppure no la sua concezione del mondo.
non è certo un ottimista e non lo nasconde. da non leggere se si è depressi o stressati.
 

alexyr

New member
Gli esseri umani sono scomparsi dal Pianeta Terra dopo un suicidio collettivo e i loro cloni, costruiti ad arte per limitare al minimo le più elementari caratteristiche della specie umana, sono autotrofi e quasi totalmente privi di qualsiasi pulsione emozionale, sono costretti a rileggere i racconti di vita degli esseri umani da cui discendono e a commentarli, in un susseguirsi di reincarnazioni in attesa che si costituisca la nuova razza dei Futuri.
Ma leggendo il racconto di vita di Daniel1, nell’animo dei suoi ultimi due cloni, Daniel24 e Daniel25, qualcosa accade che spinge l’ultimo dei due a riscoprire “il fascino della sofferenza e della libertà, il gusto della ribellione al sogno dell'immortalità e il sapore della speranza”.

Riporto dal risvolto di copertina:
In un'affascinante narrazione parallela tra fantascienza ed erotismo, Houellebecq, lirico e dissacrante, solleva gli interrogativi più inquietanti sull'identità e il doppio, la clonazione e la vita eterna, la solitudine e l'amore.

Un libro volgare, disgustoso e terribilmente deprimente.
Il protagonista è un comico, ma non ho riso neppure una volta, se non un leggero sorriso quando dice che qualcuno aveva imbrattato il manifesto del surrealismo di André Breton con la scritta “Invece delle vostre poesie ridicole, fareste meglio ad aggiungere dei convogli nelle ore di punta”. :mrgreen:
I temi trattati sono senza dubbio interessanti, ma il modo in cui viene fatto non mi è assolutamente piaciuto, inutilmente nauseante e unidirezionale, nel senso che prende in considerazione gli aspetti più abietti e brutali della personalità umana esasperandoli e portandoli fino alle estreme conseguenze.
L’amore in particolare è trattato con estrema superficialità, un tentativo lodevole, nel senso che parte da una buona idea, che sviluppa discretamente, soprattutto nell’ultima parte del libro, ma che resta sempre confinata a pochi aspetti, certo condivisibili da alcuni, da me solo in parte, ma che non ne fanno una verità universale.
Da un certo punto di vista, con un forte gusto dell’orrido, una forte misantropia e una buona dose di peli sullo stomaco, potrebbe piacere.
Per quanto mi riguarda non mi ha lasciato nulla, è libro più brutto che abbia mai letto.

Adoro le tue recensioni, mi piace il fatto che non ci sia il benchè minimo filtro o abbellimento. Se ti piace ti piace, se non ti piace no, punto.
La trasparenza e la sicurezza delle proprie posizioni sono doti rare, ed apprezzabili.

Ciò detto, non lo leggerò,anche se ero incuriosita.
 

Dory

Reef Member
Adoro le tue recensioni, mi piace il fatto che non ci sia il benchè minimo filtro o abbellimento. Se ti piace ti piace, se non ti piace no, punto.
La trasparenza e la sicurezza delle proprie posizioni sono doti rare, ed apprezzabili.

Ciò detto, non lo leggerò,anche se ero incuriosita.

E fai bene! :wink:
 

sergio Rufo

New member
Le particelle elementari, forse uno dei migliori libri francesi degli ultimi 30 anni.
Ci vuole stomaco, pero'.

Grande autore.
 

pigreco

Mathematician Member
"è libro più brutto che abbia mai letto." Ecco, se un libro riesce a suscitare tale disgusto credo che un risultato lo abbia raggiunto. La cosa peggiore nella vita è trasmettere indifferenza, in qualunque ambito. Molto meglio essere detestati piuttosto che dimenticati. E questo libro non lascia indifferenti. Non credo che diventerà uno dei miei libri preferiti (anzi, certamente non lo diventerà) però credo che Houllebecq sia qualcosa di diverso nel panorama dei contemporanei; qualcosa di volutamente sgradevole, ma per niente scontato o superficiale. Il libro è pieno di metafore (una su tutti la "finta" risurrezione del profeta, con tanto di "apostoli" che ne riportano l'accaduto), la proiezione dell'uomo nel futuro della clonazione alla fine non si distingue quasi più dalla condizione attuale in cui versiamo. Se qualcuno mi chiederà se vale la pena affrontare questo romanzo dirò di sì.
 

Dory

Reef Member
"è libro più brutto che abbia mai letto." Ecco, se un libro riesce a suscitare tale disgusto credo che un risultato lo abbia raggiunto. La cosa peggiore nella vita è trasmettere indifferenza, in qualunque ambito. Molto meglio essere detestati piuttosto che dimenticati. E questo libro non lascia indifferenti. Non credo che diventerà uno dei miei libri preferiti (anzi, certamente non lo diventerà) però credo che Houllebecq sia qualcosa di diverso nel panorama dei contemporanei; qualcosa di volutamente sgradevole, ma per niente scontato o superficiale. Il libro è pieno di metafore (una su tutti la "finta" risurrezione del profeta, con tanto di "apostoli" che ne riportano l'accaduto), la proiezione dell'uomo nel futuro della clonazione alla fine non si distingue quasi più dalla condizione attuale in cui versiamo. Se qualcuno mi chiederà se vale la pena affrontare questo romanzo dirò di sì.

A dir la verità, l'ho rimosso dalla mia memoria quasi subito.
Infatti alcune settimane fa era ritornata fuori una vecchia discussione del forum "il libro più brutto che hai letto" e io non riuscivo proprio a ricordarmi quale fosse. Beh, ora che me lo hai ricordato, è questo! :mrgreen:
 
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