Cornwell, Bernard - Excalibur (Il re d'inverno)

Lois Lane

Young Member
Il grande Uther, re della Dumnonia, è morto. Come erede ha lasciato un bimbo di pochi mesi, nato nel cuore dell'inverno, debole e inerme: il nipote Mordred. Solo Artù, generoso guerriero, potrà proteggerlo dalle forze avverse e condurlo al regno. Solo lui potrà opporsi con la magica spada all'assalto dei Sassoni da oriente. Ma quando il valoroso reggente rifiuta un matrimonio di Stato per inseguire la bella Ginevra, la guerra con i vicini della Dumnonia si fa inevitabile. Dentro la Britannia la forza si raccoglie su Excalibur per la prima sfida. Con Il re d'inverno ha inizio l'avvincente saga del Medioevo celtico, magica e avventurosa.

Letto in 4 giorni è un libro bellissimo ,affascinante e realistico. E' per tutte le età, vi consiglio di leggerlo è scorrevolissimo ed è un romanzo che racconta più o meno la vera storia di re artù , e della situazione della Britannia in mezzo ad una profonda crisi , la voce narrante è un ragazzo ( leale guerriero di artù ) che quando è omai vecchio e frate ricorda alla regina Igraine le storie avvenute parecchi anni prima.
 
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Zanna

Re Shulgi di Ur
Molto bello, scritto bene e avvincente.
E' un libro che ho letto diversi anni fa, ed è l'inizio di una saga composta da cinque volumi che ripercorrono con una chiave di lettura e una visuale diversa da quella a cui siamo abituati la vicenda Arturiana e un periodo storico della Britannia.
Cornwell ha saputo slegarsi dal mito arturiano creando dei personaggi umanizzati, spesso contraddittori nelle loro scelte e inclini a pulsioni come tutti gli uomini e donne in carne ed ossa, ed è riuscito a ricostruire una vicenda leggendaria attreverso fonti storiche e alcune scelte arbitrarie (che forse a qualcuno potrebbero far storcere il naso).

Non so se hai letto anche i successivi 4 libri, ma ne vale la pena :wink:
 

Lark

Member
Una sorpresa gradita ed inaspettata. Leggendo la trama mi aspettavo un romanzo tutto sommato banale sul tema arturiano, dai risvolti epici, ma Cornwell mi ha smentito. Si tratta di un romanzo storico, per quanto il tema rimanga spinoso, che l'autore affronta da una prospettiva inedita ed efficace: tutti i fatti narrati sono raccontati come lui immagina possano essersi svolti storicamente, con un'ottima capacità narrativa (specie nelle battaglie) ed un punto di vista affascinante sulla realtà storica e sociale dell'Inghilterra del tempo. Una lettura davvero piacevole, libro imponente come mole ma leggero, anche se ricco di scene violente di guerra, di sesso, e delle menomazioni più varie. Realistico per quanto possa esserlo, con trovate a volte eccezionali - come il sistema religioso dei druidi, e la resa di figure famosissime come Merlino, Morgana, Ginevra, Lancillotto ed Artù stesso in modo unico e particolare, che aggiunge veridicità alla narrazione.
I personaggi non sono particolarmente profondi o caratterizzati, con introspezioni limitate all'essenziale, e nell'insieme penso sia una scelta (o un fatto) che, dando crudezza alla narrazione, è necessaria al buon ritmo dato degli eventi raccontati. Narratore in prima persona è un soldato - poi condottiero - fedele ad Artù nella lotta contro gli invasori sassoni e la guerra civile tra britanni. Testo fluido, senza picchi particolari, piacevole in tutte le parti.
Lo consiglio!
 
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