Gogol', Nikolaj Vasil'evič - Le veglie alla fattoria presso Dikan'ka

Vladimir

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Le veglie alla fattoria presso Dikan'ka (in russo Вечера на хуторе близ Диканьки) è il primo vero debuto letterario di Gogol'. Scritto fra il 1829 e il 1831, ha una struttura è simile al Decameron: le novelle, raccolte dall'apicultore Rudyj Pan'ko (Pan'ko il rosso), sono raccontate durante le lunghe sere invernali nella fattoria di Dikan'ka appunto. È una vera e prorpia enciclopedia del mondo ucraino: l'opulenza della natura, il volgo supertistizioso e ignorante, le leggende, i diavoli, le streghe i costumi della Piccola Russia, sono i veri protagonisti di questo ciclo di novelle. Gogol' ci racconta la sua patria, con la commozione di chi la ama e la sente profondamente sua, regalandoci momenti di lirismo indimenticabili. Non scade nel sentimentale, anzi, una vena di leggera ironia vena tutte le storie che possono essere lette come racconti fantastici, come storie del terrore, come novelle umoristiche. È il Gogol' più raffinato e delicato, lontano mille miglia dalle cupe atmosfere di Pietroburgo e dalle sue schizofrenie. Un'opera luminosa dalla quale bisogna lasciarsi avvolgere, senza cercare tante spiegazioni recondite. Prendete quelle storie così come sono, non ve ne pentirete.
 

shvets olga

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C’erano tante fiere in Ucraina ma soltanto una e’ diventata famosa grazie a Gogol che cosi brillante e pittorico descriveva fiera di Sorocentsy. Ogni estate alla fine del agosto si svolge fiera di Sorocentsy e’ piu’ famosa in Ucraina.

http://www.yarmarok.poltava.ua/ukr/gallery/photoalbum/?offset=0

E' eccellente lirismo di Gogol:
“Conoscete la notte ucraina? Ah, voi non conoscete la note ucraina! Miratela: in mezzo al cielo occhieggia la luna. La sconfinata volta celeste si slarga, si dilate, a divenire ancora piu’ immense.Arde e respire.La terra tutta e’ avvolta d’argente luce; e l’aere meraviglioso,fresco e pesante insieme, e colmo di languor,muove un oceano di profumi. Notte divina! Notte incantevole!...”

Mi piace molto novella "La notte di maggio o l'annegata"

Vi propongo una citazione da questa novella ( intorno leggenda raccontata a Levco si svolge tutto azione):
"ANNA
O, guarda mio dolce cosacco! In lontananza le stelle si illuminano;
(vivamente)Eccone una, un’altra, una terza…È come se gli angeli di Dio
Avessero improvvisamente aperto una finestrella nella loro casetta luminosa
e ci guardassero da lassù! Sì, Levko, sì, sono loro.
Guardano la nostra terra. Oh, se fossi conte un uccellino e avessi le ali,
Oh, come volerei lassù adesso! Com’è tremendo pensare: nessuna quercia arriva al cielo! Dicono che in un luogo remote una quercia sia cresciuta alta,che la sua cima arrivi in cielo e dal cielo Dio scenda attraverso di essa sulla terra per le festività.
Nello stagno l’acqua ondeggia così quieta come un bambino nella culla.
E la vecchia casa signorile si fa scura…Tanto tempo fa, come un brutto sogno,
Ricordo che qualcuno raccontava cose tremende su di essa.Dimmi, mio caro,
Raccontami della casa signorile,Tu forse ne conosci la storia, Levko,
Raccontami, Levko, mio caro!

LEVKO
Lascia stare, Galja!
Sono chiacchiere di vecchie pettegole!
ANNA
Non mi addormenterò,
Mi tormenterò tutta la notte.
Raccontami, Levko,
Raccontami, mio caro!

LEVKO

È accaduto tanto tempo fa;In quella casa viveva il comandante deicosacchi;
Aveva una bella figlia.Il comandante era vedovo, e allora pensò
Di risposarsi ancora; portò a casa una moglie.Era una donna giovane e serena
Ma diede subito alla giovane figlia del comandanteUno sguardo tremendo,
Uno sguardo tale che la poveretta rabbrividì.“Mi amerai come prima, padre?
Come prima mi accarezzerai?”“Lo farò figlia,Più forte di prima ti amerò,ti donerò orecchini e monili più belli di prima”.Venne la notte. Con la moglie il comandante si ritirò in camera da letto.E la figlia, chiusa in camera sua,Piangeva, sola.Quand’ecco un gatto nero le si avvicinò;Camminando fece stridere le unghie di ferro.D’un tratto le balzò alla gola…Prendendo una spada del padre,Ella ferì il gatto, che tra i lamenti scomparve.Per due giorni non si vide la giovane moglie,Per due giorni restò nella sua stanza.Al terzo, apparve con la mano fasciata.La fanciulla comprese: la mia matrigna è unastrega!Il quarto giorno il comandante ordinò alla figliaDi attingere l’acqua, di ripulire la chataE di non farsi più vedere nella stanza.Il quinto giorno, senza darle il pane per ilcammino,Cacciò di casa, scalza, sua figlia.“Hai distrutto tua figlia, padre !Mentre una strega ha distrutto la i tua anima”.Ed ecco si vide, lontano da casa,Dall’alto della riva, la fanciulla lanciarsi nell’acqua;E la figlia del comandante non vide più la luce.
ANNA
E la strega?
LEVKO
Ho sentito dire le nostre comari che nel giardino del comandante di notte appaiono le rusalke per riscaldarsi alla luce della luna e danzare il chorovod,Che la loro regina
È proprio la figlia del comandante.E una volta quando ella videla sua matrigna
vicino allo stagno le si slanciò contro e la trascinò nell’acqua.E anche la matrigna
divenne una rusalka.Se credi alle comari! Dicono che appena scenda la notte,
la fanciulla appaia circondata dalle rusalke,E se capita un essere umano,
gli faccia indovinare chi sia la stia matrigna.





Scusate сhe ho messo video senza traduzione ma da leggenda potete capire tutto.
 

Maria Antonietta

DolceRivoluzionaria
Sarà sicuramente il prossimo libro che comprerò perchè adoro la quotidianità, la semplicità dei paesi dell'Est descritta in libri come questi...e sono alla disperata ricerca di altri titoli.
 

Vladimir

New member
Sarà sicuramente il prossimo libro che comprerò perchè adoro la quotidianità, la semplicità dei paesi dell'Est descritta in libri come questi...e sono alla disperata ricerca di altri titoli.

Non so se allora fa per te... è pieno zeppo di diavoli e di streghe: il fantastico è sempre in agguato. Se ti piace il realismo quotidiano, allora ti consiglio assolutamente Cechov, il quale ha degli schizzi di realtà davvero molto efficaci. Comunque tieni sempre presente una cosa: i russi hanno il "vizietto", spesso e volentieri, di raccontare la realtà attraverso fatti assurdi: il cosiddetto "realismo magico", di cui Il Maestro e Margherita è la massima espressione.
 

Maria Antonietta

DolceRivoluzionaria
Grazie Vladimir per avermi consigliato Cechov, vedrò di trovare qualcosa!
Intanto credo che leggerò anche questo, ho letto "Il Maestro e Margherita" e l'ho annoverato tra i miei libri preferiti proprio per quel tocco di folle magia! :)
 
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