Il cappotto si ispira al racconto di Gogol, La mantella. L'ambientazione non è più la San Pietroburgo dell'800 ma la Pavia del '900, e Carmine De Carmine è l'impiegato comunale , interpretato da Renato Rascel, che sogna di comprarsi un cappotto nuovo.
Carmine è sempre dentro i meccanismi della burocrazia, ma anche del malgoverno, c'è un chiaro riferimento alle tangenti nei lavori pubblici e siamo agli inizi degli anni '50. In un certo senso con il suo spirito un po' surreale e spontaneo, Carmine, irride e ridicolizza la società fatta di impiegati, di gerarchie, di scartoffie e di prosopopea di chi ha un po' di potere e lo fa pesare.
Il film spesso è paradossale, sarcastico e verso il finale apertamente surreale.
Un film ispirato, che non scende mai nel patetico ma che mette un sassolino che inceppa sempre i meccanismi da "tromboni" dell'ordine stabilito. Divertente, commovente e tenero Carmine De Carmine "è" il suo cappotto.
Carmine è sempre dentro i meccanismi della burocrazia, ma anche del malgoverno, c'è un chiaro riferimento alle tangenti nei lavori pubblici e siamo agli inizi degli anni '50. In un certo senso con il suo spirito un po' surreale e spontaneo, Carmine, irride e ridicolizza la società fatta di impiegati, di gerarchie, di scartoffie e di prosopopea di chi ha un po' di potere e lo fa pesare.
Il film spesso è paradossale, sarcastico e verso il finale apertamente surreale.
Un film ispirato, che non scende mai nel patetico ma che mette un sassolino che inceppa sempre i meccanismi da "tromboni" dell'ordine stabilito. Divertente, commovente e tenero Carmine De Carmine "è" il suo cappotto.