De Santis, Giuseppe - Roma ore 11

elisa

Motherator
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A Roma più di 200 ragazze si presentano per un posto da dattilografa, si assiepano tutte nella scala del palazzo dove si tiene la selezione, quando a seguito di un litigio, la ringhiera della scala a causa dell'urto di tutte quelle persone non regge e fa crollare uno alla volta tutti i gradini, molte le ragazze ferite e una purtroppo morirà poco dopo in ospedale.
Ispirato a un'inchiesta di Elio Petri su un fatto realmente accaduto, il film parla di alcune delle ragazze, del perchè sono lì per quel posto di dattilografa e descrive la vicenda come un affresco della condizione femminile dell'epoca. Come sempre corale, coinvolgente, capace di mille accenti, la regia di De Santis in questo film forse è superiore a quella di Riso amaro. Tanti volti vecchi e nuovi dell'epoca, da Raf Vallone a Massimo Girotti, da Lucia Bosè a Carla Del Poggio, da Lea Padovani a Delia Scala, da Maria Grazia Francia a Elena Varzi, da paolo Stoppa a Paola Borboni.
Un bel film, appassionante.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Un film realizzato con minuziosa particolarità, curato in ogni aspetto, e con una crescente tensione. L'atmosfera noir, l'aspettativa di un imminente avvenimento drammatico, si percepisce fin dall'inizio durante l'attesa soffocante lungo la scala. Le ragazze che si sottopongono al colloquio di lavoro, che consiste in una prova di dattilografia, hanno storie diverse e difficili. E' un film che mi sembra avere la struttura di una scatola cinese dove all'interno di una macrostoria ci sono tante piccole microstorie appena accennate e che danno l'idea della modernità e dell'attualità delle realtà descritte. La ricerca di lavoro da parte delle ragazze diventa un'ossessione. La prima parte si svolge nella palazzina e la seconda in ospedale da cui alcune ragazze devono andare via e curarsi in casa perché non possono permettersi di pagare le cure necessarie. Una volta a casa il trauma della vicenda accompagnerà la vita quotidiana delle ragazze.
Bravissimi tutti gli attori, la scena del marinaio e della ragazza che prima di mettersi in fila davanti il cancello della palazzina si guardano, passa il tram e il marinaio non lo prende per aspettare la ragazza, è molto dolce. Lucia Bosè l'ho trovata particolarmente intensa.
Una curiosità che ho letto, il fatto di cronaca è avvenuto in via Savoia 31 mentre il film è stato girato in largo Circense 37.
 
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