Non intendo attaccare le donne
Cari Lillo ed Elisa, lungi da me attaccare le donne e il loro sacrosanto diritto di autogestire se stesse e la loro sessualità. Tra l'altro, ho avuto anch'io le mie storie con graziose giovani donne che cercavano appagamento: è stato bellissimo, poi è finita ed io ho ancora un bellissimo ricordo di loro.
Se dico che la regina è nuda, dal famoso slogan e dall'altrettanto famosa fiaba de "il re è nudo", vuol dire che non mi preoccupano tanto i temi individuali dei rapporti di coppia, ma i temi sociali dei rapporti di potere.
In termini sociali noi abbiamo una società disgregata e gli aspetti più deleteri della sessualità ci sono gettati in faccia: c'è un'inflazione di rappresentazioni femminili diponibili per esempio nella pubblicità, ma non solo lì. L'immagine condivisa della donna emancipata, al giorno d'oggi, è di una donna che molto spesso cambia frequentemente partner.
In questa situazione, l'immagine femminile nel suo complesso, perde molto carisma. E i risultati si vedono: gli uomini si deresponsabilizzano da rapporti duraturi e la disgregazione aumenta ulteriormente.
Certo, sono temi un po' destabilizzanti e anche tabù: tutti i maschi devono fare finta di essere sempre in caccia e le donne devono apparire sempre intriganti. Prima di procedere con un giudizio che troppo facilmente può essere "tranchant", vi invito a leggere il libro.
Il libro non attacca le donne, lo ripeto. E' solo una guida per i maschi per salvare la propria fantasia. Ogni uomo deve pensarci da solo, ovviamente, se no farebbe brutta figura!
E la società comunque ci ha già divisi tutti, gli uni dagli altri.
In più, la soluzione sta proprio in un rinnovato rapporto di coppia, che eventualmente possa durare nel tempo. Perché nell'"one-to-one" uomo-donna, ci sono ampi spazi per ritrovare se stessi e la propria felicità.