Mirko Pelaccia - Il giardino degli angeli inquieti

Mirko Pelaccia

New member
Il giardino degli angeli inquieti è il mio primo romanzo, ecco una breve sintesi:

Flavio racconta in forma diaristica un mese della propria vita vissuto molto intensamente negli anni della contestazione in un piccolo paese di montagna.

Il ritorno dopo anni di assenza implica il ricongiungimento con i vecchi amici che ormai vivono la propria libertà in modo assoluto e Naemi l'amore della sua vita.

Nonostante Naemi sia sposata, con Flavio rinasce la passione.

Gli accadimenti si succedono velocemente, Flavio viene picchiato a sangue, Naemi sparisce, un tragico incidente porta Flavio in ospedale.

A fare da cornice alla storia, gli anni '70, la contestazione, la libertà sessuale, l'incesto, la voglia di lottare e soprattutto l'amicizia.

Il ritmo incalzante induce il lettore a voltare la pagina per scoprire come la vicenda prosegue; una storia verosimile che mette in primo piano il valore delle proprie origine e l'importanza dei sentimenti.

Il libro è in vendita su deastore.com al prezzo di 11,00euro (200pagine)


Sono disponibile a rispondere alle vostre domande
 

Mirko Pelaccia

New member
Il giardino degli angeli inquieti

...Avanzavamo lenti, lasciando che qualche sbilenca figura ci superasse di lato. Era l’ora dei lavoratori. Uno basso con il panciotto, forse un ragioniere, è passato vicino sfiorandomi un braccio e sparendo in un vicolo giallo. Quando sono arrivato a casa, ho bevuto una tazza di latte freddo vicino alla finestra, poi ho preso il diario. Prima di iniziare mi sono messo a osservare le stelle fuori. Erano senza splendore in un cielo anonimo e sfibrato. Una strana malinconia è arrivata silenziosa quando il cane ha guaito di nuovo cercando anch’egli le origini del mistero e un osso.


Tratto dal romanzo
 

Mirko Pelaccia

New member
Il giardino degli angeli inquieti

Domenica 13 dicembre 1970, sera

Fuori c’è una bella notte. Troppo bella per morire.


Tratto dal romanzo
 

Mirko Pelaccia

New member
Il giardino degli angeli inquieti

Eravamo ancora fuori, al freddo, in quella notte di fiori e diamanti, quando ci ha travolti la passione, che, improvvisa e irreversibile, si è impossessata delle nostre anime fondendole in oro ardente. Procedendo tentoni siamo arrivati fino alla porta con le bocche e le lingue incollate le une alle altre. Il fuoco nel camino è rimasta l’unica luce operante per tutta la notte. Tutto si muoveva, la stanza, i corpi, il fuoco, i pensieri no, quelli proprio no, erano fissi a una cosa sola. I miei baci sono scesi giù, verso il collo, facendola gemere appena, con la testa leggermente all’indietro come a cogliere ogni singola vibrazione di ogni cellula del corpo. Quando ho sfiorato le labbra, ha aperto gli occhi. Non avevo mai visto così tanta malizia nel suo sguardo e quasi non sembrava lei.


Tratto dal romanzo
 

robertoansioso

New member
Eravamo ancora fuori, al freddo, in quella notte di fiori e diamanti, quando ci ha travolti la passione, che, improvvisa e irreversibile, si è impossessata delle nostre anime fondendole in oro ardente. Procedendo tentoni siamo arrivati fino alla porta con le bocche e le lingue incollate le une alle altre. Il fuoco nel camino è rimasta l’unica luce operante per tutta la notte. Tutto si muoveva, la stanza, i corpi, il fuoco, i pensieri no, quelli proprio no, erano fissi a una cosa sola. I miei baci sono scesi giù, verso il collo, facendola gemere appena, con la testa leggermente all’indietro come a cogliere ogni singola vibrazione di ogni cellula del corpo. Quando ho sfiorato le labbra, ha aperto gli occhi. Non avevo mai visto così tanta malizia nel suo sguardo e quasi non sembrava lei.


Tratto dal romanzo


Belli e intensi i passaggi che citi dal romanzo. Complimenti vivissimi.
 

robertoansioso

New member
Di niente, ci mancherebbe. Tra l'altro, proprio pochi secondi fa, mi è arrivata la mail della casa editrice "Nuovi Autori" con cui ho visto hai pubblicato tu, che si dice entusiasta del romanzo che avevo inviato loro in lettura qualche settimana addietro. E' il mio primo romanzo e questa sarà la mia prima pubblicazione. Sono davvero entusiasta. E' un romanzo storico/fantasy ambientato al polo sud e che parla di una civiltà che per usi e costumi è molto simile ai romani antichi. Domani avrò altri contatti con l'editore. Chissà, forse anche io entrerò a far parte di questa scuderia!
 

franceska

CON LA "C"
Di niente, ci mancherebbe. Tra l'altro, proprio pochi secondi fa, mi è arrivata la mail della casa editrice "Nuovi Autori" con cui ho visto hai pubblicato tu, che si dice entusiasta del romanzo che avevo inviato loro in lettura qualche settimana addietro. E' il mio primo romanzo e questa sarà la mia prima pubblicazione. Sono davvero entusiasta. E' un romanzo storico/fantasy ambientato al polo sud e che parla di una civiltà che per usi e costumi è molto simile ai romani antichi. Domani avrò altri contatti con l'editore. Chissà, forse anche io entrerò a far parte di questa scuderia!

Complimentoni, te lo auguro di cuore :D
 

Mirko Pelaccia

New member
Il giardino degli angeli inquieti

“Il giardino” è un luogo ideale dove si trovano tutte le persone che vivono un disagio esistenziale dovuto a delle scelte sbagliate. Nel caso specifico il protagonista vive questo disagio come vero e proprio “male di vivere” cercando di dare un significato alla propria vita tra le pagine del suo diario che annota meticolosamente ogni giorno, lo stesso diario che poi inconsapevolmente diventerà il testimone unico e silenzioso della sua storia d’amore.


Cito un breve tratto dell’angoscia del protagonista:

“Smussate dal vetro, ho riconosciuto le grida di una decina di bambini che giocavano a pallone lungo la strada lastricata. Erano intermittenti e a lungo andare davano fastidio. Di lì a poco sono stati richiamati da voci di madri e sono spariti, a singhiozzo. All’improvviso, come un fungo nel cuore della notte, è nato il silenzio. Sono uscito sul balcone. Ho avuto noia. Mi capita spesso dopo pranzo di sentire noia. A questo punto sono rientrato e una sirena è suonata lontana e dal nulla è nata come una voglia lontana di affetto e mi sono vergognato”.
 

robertoansioso

New member
“Il giardino” è un luogo ideale dove si trovano tutte le persone che vivono un disagio esistenziale dovuto a delle scelte sbagliate. Nel caso specifico il protagonista vive questo disagio come vero e proprio “male di vivere” cercando di dare un significato alla propria vita tra le pagine del suo diario che annota meticolosamente ogni giorno, lo stesso diario che poi inconsapevolmente diventerà il testimone unico e silenzioso della sua storia d’amore.


Cito un breve tratto dell’angoscia del protagonista:

“Smussate dal vetro, ho riconosciuto le grida di una decina di bambini che giocavano a pallone lungo la strada lastricata. Erano intermittenti e a lungo andare davano fastidio. Di lì a poco sono stati richiamati da voci di madri e sono spariti, a singhiozzo. All’improvviso, come un fungo nel cuore della notte, è nato il silenzio. Sono uscito sul balcone. Ho avuto noia. Mi capita spesso dopo pranzo di sentire noia. A questo punto sono rientrato e una sirena è suonata lontana e dal nulla è nata come una voglia lontana di affetto e mi sono vergognato”.

Davvero bello e intenso, grazie di averci dato la possibilità di leggerlo.
 

franceska

CON LA "C"
82933040.gif

Perdonate l'emozione...
 

robertoansioso

New member
82933040.gif

Perdonate l'emozione...

"Irreversibili, come pazze vele mosse dal maestrale della notte, le parole fluide ci colgono di soppiatto nell'aurora indecisa e scorporata dei nostri pensieri, e ci seducono caducemente nel vortice biodegradabile dei mortali corpi soffusi."

Un passo tratto da un mio racconto surreale, ambientato tra la Colombia e l'Armenia del sud, che narra la storia di un vampiro filosofo in preda ad un attaccco di asma allergico. Spero che possa contraccambiare almeno in parte le emozioni provate.
 

franceska

CON LA "C"
"Irreversibili, come pazze vele mosse dal maestrale della notte, le parole fluide ci colgono di soppiatto nell'aurora indecisa e scorporata dei nostri pensieri, e ci seducono caducemente nel vortice biodegradabile dei mortali corpi soffusi."

Un pò troppo arzigogolato per i miei gusti, "caducemente nel vortice biodegradabile dei mortali corpi soffusi" credo sia troppo, io amo le parole semplici.
Prima mi ero emozionata per le tue parole dette a Kikko :YY
 

robertoansioso

New member
Un pò troppo arzigogolato per i miei gusti, "caducemente nel vortice biodegradabile dei mortali corpi soffusi" credo sia troppo, io amo le parole semplici.
Prima mi ero emozionata per le tue parole dette a Kikko :YY

"...sommessi, come fecondi arbusti celesti, ripercorremmo a ritroso la sintassi iperbolica del nostro divenire. Strenuamente affranti, inducemmo insieme in assiomi di riposo e ipotenuse imperiture."

Questo passo, sicuramente più chiaro, è tratto da un mio racconto intitolato "il fragore del cardellino assopito", dove, con la mia indiscussa e sublime sagacia, tratto l'argomento della morte indotta a uno dei tanti me stesso attraverso il tubo del gas.
 

franceska

CON LA "C"
"...sommessi, come fecondi arbusti celesti, ripercorremmo a ritroso la sintassi iperbolica del nostro divenire. Strenuamente affranti, inducemmo insieme in assiomi di riposo e ipotenuse imperiture."

Oddio! Le ipotenuse imperiture! Spero tanto sia uno scherzo, come fai a scrivere queste assurdità? Non ci posso credere! Spero di non offenderti ma mi sa che dovrai redimerti e pubblicare a pagameto :W
(scusa Kikko se rubiamo il tuo spazio, Ansia, se ti va di rispondere puoi farlo sul mio)
 

robertoansioso

New member
Oddio! Le ipotenuse imperiture! Spero tanto sia uno scherzo, come fai a scrivere queste assurdità? Non ci posso credere! Spero di non offenderti ma mi sa che dovrai redimerti e pubblicare a pagameto :W
(scusa Kikko se rubiamo il tuo spazio, Ansia, se ti va di rispondere puoi farlo sul mio)

Chiedo scusa a Mirko se ho invaso il suo spazio, ma le sue citazioni mi avevano pervaso a tal punto da ingenerarmi un entusiasmo fuori dalle righe. Forse è stato solo desiderio di emulazione, non so. Resta il fatto che questo autore mi ha davvero conquistato.

P.S. MI spiace che il mio modo di scrivere non ti piaccia cara Franceska. Io lo trovo invece davvero formidabile.

"...infervorandomi così, a tal punto da essiccare i miei pensieri esposti al sole d'agosto. Macerando lentamente, mi arroventai nella caligine di quel marasma psichedelico che era il mio inconscio."

Questo brano è il finale di un racconto che scrissi un paio di anni fa, dopo una caduta dalla bici in cui mi fratturai il malleolo sinistro.
 

Mirko Pelaccia

New member
Il giardino degli angeli inquieti

...Con i primi passi ho sentito richiudere la porta e mi sono fermato per accendere una sigaretta. Stranamente avevo fumato poco. Naemi, intanto, affollava completamente la mente. Ma il cielo era bello e le stelle cristalline accompagnavano silenziose una luna di latte piena di dolcezza. Sembrava che il tempo e lo spazio si tendessero all’infinito e tutti i problemi degli uomini, compreso il mio, fossero un buffo scherzo senza futuro: “Una minuscola goccia in un oceano pieno di un Dio attento e severo”.


Tratto da romanzo
 

robertoansioso

New member
Grazie mille di averci regalato un altro brano del romanzo. E' sempre un piacere leggere estratti letterari di tale fattura. Hai davvero una bella capacità di raccontare i sentimenti. Possiedi un linguaggio complesso e articolato, ma al tempo stesso chiaro e pulito. Ma queste cose, probabilmente, le hai già sentite dire dal tuo editore quando ti propose un contratto editoriale. Complimenti vivissimi.
 
Alto