Ugly Betty
Scimmia ballerina
5 raccontiambentati negli anni più teneri, più violenti della nostra vita. Ereditiere perverse e affascinanti rinchiuse in una clinica di anoressiche, figli scaraventati dai genitori nel naufragio del loro matrimonio di un'epoca, orfane di giocatori d'azzaro che trovano salvezza nell'immaginazione. il filo rosso che lega queste storie è il momento, vivo e straziante in ciu prendiamo cosceinza della nostra identità, scopriamo il sesso, l'amicizia, la crudeltà del mondo, attraverso le linee d'ombra con un atto di rivolta.
una lettura corta..racconti.. non male ma neanche tutta questa meraviglia...3/5
vi metto la trama del racconto che più mi è piaciuto
“Pelleossa”, ha come protagonista Margherita, adolescente scheletro che viene mandata in una clinica svizzera per anoressiche. Dove diventa Margot, la voglia di scomparire che si manifesta cambiando nome. Dall’altro lato, c’è la Dottoressa, senza nome, ridotta al suo ruolo, probabilmente con una figlia morta di anoressia.
Tra le severe regole dell’istituto e le rigide gerarchie che si instaurano tra le ragazze, Margot incontra Lucia, una dodicenne molto malata, nella quale non potrà fare a meno di rispecchiarsi. Cognetti affronta il tema dell’anoressia con delicatezza, senza ricorrere a luoghi comuni o pregiudizi. Margot non è né strega né santa, per Cognetti è semplicemente una ragazza.
una lettura corta..racconti.. non male ma neanche tutta questa meraviglia...3/5
vi metto la trama del racconto che più mi è piaciuto
“Pelleossa”, ha come protagonista Margherita, adolescente scheletro che viene mandata in una clinica svizzera per anoressiche. Dove diventa Margot, la voglia di scomparire che si manifesta cambiando nome. Dall’altro lato, c’è la Dottoressa, senza nome, ridotta al suo ruolo, probabilmente con una figlia morta di anoressia.
Tra le severe regole dell’istituto e le rigide gerarchie che si instaurano tra le ragazze, Margot incontra Lucia, una dodicenne molto malata, nella quale non potrà fare a meno di rispecchiarsi. Cognetti affronta il tema dell’anoressia con delicatezza, senza ricorrere a luoghi comuni o pregiudizi. Margot non è né strega né santa, per Cognetti è semplicemente una ragazza.