Apart
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FUORI DAL MONDO
di Giuseppe Piccioni
Caterina, Ernesto, Teresa: tutti e tre sono accomunati dall'essere fuori dal mondo. Caterina, in quanto suora, ha scelto di vivere accanto al Signore; Ernesto, proprietario di una lavanderia, ha ereditato dal padre un mestiere che non voleva fare; Teresa, ragazza sbandata, ha una situazione familiare difficile e tormentata. Il ritrovamento di un neonato, figlio di Teresa, da lei stessa abbandonato, congiungerà le tre vite e indurrà, Caterina, ad una revisione di vita, Ernesto, invece, ad un cambiamento che lo porterà sempre più ad avvicinarsi al prossimo. Un film intenso, emozionante, avvolgente, che vuole evidenziare come alcune esperienze di vita, che apparentemente ci sembrano così lontane, possono indurre ad una vera crescita personale. Significativo il passaggio in cui Caterina, indecisa se tenere il bambino oppure no, dopo un attimo di sbandamento, ritornando sui suoi passi, e senza farsi vincere dall'istinto materno, che egoisticamente avrebbe voluto il bambino per sè, lo riconsegna a malincuore all'infermiera, destinandolo ad un futuro ricco d'amore, accanto a due genitori adottivi. La colonna sonora, triste, malinconica, delicata, di Ludovico Einaudi, è stupenda.
di Giuseppe Piccioni
Caterina, Ernesto, Teresa: tutti e tre sono accomunati dall'essere fuori dal mondo. Caterina, in quanto suora, ha scelto di vivere accanto al Signore; Ernesto, proprietario di una lavanderia, ha ereditato dal padre un mestiere che non voleva fare; Teresa, ragazza sbandata, ha una situazione familiare difficile e tormentata. Il ritrovamento di un neonato, figlio di Teresa, da lei stessa abbandonato, congiungerà le tre vite e indurrà, Caterina, ad una revisione di vita, Ernesto, invece, ad un cambiamento che lo porterà sempre più ad avvicinarsi al prossimo. Un film intenso, emozionante, avvolgente, che vuole evidenziare come alcune esperienze di vita, che apparentemente ci sembrano così lontane, possono indurre ad una vera crescita personale. Significativo il passaggio in cui Caterina, indecisa se tenere il bambino oppure no, dopo un attimo di sbandamento, ritornando sui suoi passi, e senza farsi vincere dall'istinto materno, che egoisticamente avrebbe voluto il bambino per sè, lo riconsegna a malincuore all'infermiera, destinandolo ad un futuro ricco d'amore, accanto a due genitori adottivi. La colonna sonora, triste, malinconica, delicata, di Ludovico Einaudi, è stupenda.
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