Dennis, Patrick - Zia Mame

alisa

Amelia Member
Romanzo divertente, scoppiettante, raffinato e... imperdibile!

Cito: "A distanza di più di cinquant’anni l’editoria italiana riscopre un grande capolavoro dimenticato, un romanzo che alla sua uscita negli Stati Uniti, nel 1955, balzò subito in vetta alle classifiche di vendita. Mai come in questo caso, però, l’etichetta di “best seller” è meno appropriata. Qui non si tratta del solito polpettone hollywoodiano in cui si susseguono colpi di scena e misteri insondabili; non si tratta nemmeno della classica saga familiare, né della parabola ascendente del sogno americano, né di quella discendente della beat generation. Si tratta di un concentrato di comicità e cultura, in cui i grandi movimenti centrifughi che hanno colpito gli Stati Uniti negli anni Venti, dalla crisi del ‘29 alle avanguardie artistiche, vengono dipinti attraverso le avventure di un personaggio indimenticabile."

Uno dei più bei libri che abbia letto quest'anno. Consigliatissimo come lettura da vacanza: vi divertirete!

"Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell'America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre - quel ricco, freddo bacchettone poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all'indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. Ancora, immaginate che la gran dama vi dica "Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!", e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile che uno scrittore moderno abbia concepito, e attraversare insieme a lei l'America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro - o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento."
 

Japanodancing

New member
Ho appena cominciato a leggerlo e ho riso tutto il tempo. Il primo capitolo tra Norah, Ito e Zia Mame è spettacolare :mrgreen:
 

Sabry

New member
Ho appena cominciato al leggerlo anch'io, ancora poche pagine ma mi pare ben scritto e scorrevole. Trovo Norah fantastica :D
 

Spilla

Well-known member
Mi è stato regalato per Natale: una vera scoperta! Frizzante, sorprendente, pieno di trovate. Il personaggio di Zia Mame è indimenticabile.Si ride davvero. Per dirne una, vedere la suocera sudista dalla lenta digestione.
Consigliatissimo!
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Un libro fantastico!!!!
Divertente, scorrevole, originale...
Alcune volte non riuscivo davvero a trattenere le risate!:mrgreen:
Oltre a Zia Mame che è un personaggio fenomenale, sono senz'altro degni di nota anche personaggi come la suocera che, diciamo così...ruggisce, ma anche l'attrice amica di Zia Mame e il la segretaria"sfigata" che non regge l'alcol...:mrgreen::mrgreen:

Un romanzo che consiglio a tutti!
 
Sono solo io che trovo questo libro un po' troppo acclamato....? :?
Non mi scorre.... ogni tot pagina perde tono, trovo la sua comicità un po' oltrepassata, e non ha un ritmo calzante....
Si può molto facilmente interomperre la lettura in qualsiasi momento, dopo i primi cento pagina non mi conquistato ancora....
Spero di finire la lettura, ma rimpiango la frizzantezza e leggerezza inteligente di Wodehouse.... credevo che gli si avvicina molto con lo stile e la trama... invece lo trovo lontano anni luce.... :??
 
In effetti, Sergio, confermo, c'è bella diferenza tra Dennis e Wodehouse....
Comunque, dopo aver terminato la lettura dovrei un po' correggere il mio commento: dopo le prime 200 pagine, il libro ha cominciato dare qualche segno del brio e della frizzantezza.... alla fine, posso dire che si tratta di un testo simpatico, forse anche divertente, ma bisogna avere la pelle dura per superare le già nominate prime 200 pagine, dove ho sentito tanto lo sforzo d'autore per rendersi comico....:boh:
Voto: appena superato 3/5
 

mame

The Fool on the Hill
Ma non si è accorto nessuno che il disegno di copertina è sbagliato? E' fatto in modo tale che zia Mame dovrebbe tenere la sigaretta in bocca dalla parte della cenere, come facevano in Sardegna. L'ho visto sull'edizione americana, ma ho verificato la copertina italiana e non è stato corretto.

P.S. Nel frattempo ho scritto all'editore. Mi ha risposto il traduttore del libro dicendo che be'... sì... in effetti... ma forse non sta fumando :?? . Gli ho risposto che anche sugli specchi si scivola un pochino.... :wink:
 
Ultima modifica:

mame

The Fool on the Hill
Mame, ma non potrebbe essere una mano sinistra? :?

Infatti _è_ una mano sinistra: il pollice è a destra e si vede l'anello. Ma provi qualunque fumatore a tenere la sigaretta in quel modo. E' sbagliato sia l'intreccio delle mani (l'indice dovrebbe vedersi sopra e le altre tre dita sotto, altrimenti la sigaretta "balla") e nessun fumatore terrebbe la sigaretta con la cenere verso di sé a rischio di toccarsi. Oltre tutto, che razza di giro dovrebbe fare per poi metterla in bocca? Con la mano tutta torta?
 

Dory

Reef Member
Infatti _è_ una mano sinistra: il pollice è a destra e si vede l'anello. Ma provi qualunque fumatore a tenere la sigaretta in quel modo. E' sbagliato sia l'intreccio delle mani (l'indice dovrebbe vedersi sopra e le altre tre dita sotto, altrimenti la sigaretta "balla") e nessun fumatore terrebbe la sigaretta con la cenere verso di sé a rischio di toccarsi. Oltre tutto, che razza di giro dovrebbe fare per poi metterla in bocca? Con la mano tutta torta?

Ah, boh! :mrgreen:
Dovremmo chiedere a chi l'ha disegnata, ma, secondo me, la persona a cui appartiene la mano è "semplicemente" una persona un po' eccentrica... :mrgreen:
 

mame

The Fool on the Hill
“Zia Mame” o “la donna che grazie al cielo non sono e che spero di non diventare quando sarò vecchia e rincitrullita”. Non la definirei esattamente un personaggio indimenticabile come fa costantemente l’autore nel corso del libro. Presa esageratamente dalla trasgressione a tutti i costi, istericamente priva di buon senso in numerose occasioni (prima fra tutte quella del cosiddetto “rovescio finanziario” che le lascia un reddito tale da – come osserva lo stesso autore – vivere più che dignitosamente) e scioccamente incapace di vivere con consapevolezza le fasi della crescita fino alla maturità, cogliendone gli arricchimenti, riesce a riscuotere le simpatie del lettore solo quando si fa portavoce di principi umani di rispetto e concretezza. Sono stata dalla sua parte solo durante la litigata con Claude a proposito degli ebrei, in cui viene anche sventato il tentativo di accalappiarsi un po’ di ricchezza da parte della giovane rampolla. Per il resto, la mia dichiarata simpatia è andata a Patrick, per il suo buon senso nella realtà delle cose in totale contrasto con la sua maschile incapacità di fronte alle donne. Credibile e assolutamente umano quando frequenta la tipica donnetta per la quale gli uomini sbavano ma che hanno la piena consapevolezza di non poter presentare in pubblico se non vergognandosi profondamente, o quando si innamora di arrampicatrici sociali abili manipolatrici di maschi dotati di ricchezze e prestigio. E umano nella sua crescita finale che gli fa sposare una meravigliosa Pegeen con i piedi per terra e conscia del proprio valore umano e culturale.
Non è stato un libro indimenticabile dal punto di vista del contenuto, ma linguisticamente è il genere di libro che piace a me, in cui l’autore ha trasferito nella scrittura tutte le sfumature verbali dei personaggi in maniera assolutamente straordinaria, con le loro affettazioni, le loro pronunce fortemente caratterizzate per provenienza sociale o territoriale. E così la volgarità di Bubbles si materializza nella sua pronuncia, come la “meridionalità” dei Burnside e lo snobismo degli Upson. Forse la storia non è memorabile, nonostante alcune belle battute nel corso della narrazione, ma la lingua del romanzo è strepitosa. Lo promuovo per aver soddisfatto pienamente la creatività linguistica che cerco in un’opera.
 

Peggy

New member
Finito oggi!!

Mi è piaciuto molto l'ho trovato divertente,scorrevole e mai noioso.
In Patrick e zia Mame ho visto due solitudini che si sono trovate e si sono accompagnate fino al momento della giusta maturità.Infatti ho trovato Zia Mame a volte un pò invadente e troppo originale,ma anche queste caratteristiche forse sono causate dalla voglia di vincere la sua solitudine.
 

ayla

+Dreamer+ Member
I casi sono solo due: Zia Mame o si ama o si odia. Io appartengo alla prima categoria.
Non so se avrò mai la fortuna, o sfortuna, d'imbattermi in una Zia Mame ma, indubbiamente, conoscerla anche solo in cartaceo è stato un vero piacere. E' un vulcano in perenne eruzione, spumeggiante, stravagante, chiassosa e mondana come poche, non potrebbe passare inosservata nemmeno volendolo e a lei va tutta la mia simpatia. A lei e a tutta la schiera di personaggi che la circondano e che la guardano sempre con uno stupore misto a terrore, Ito, Patrick, Nora e compagnia.
Non sarà il libro che vi farà ridere fino alle lacrime o che cambierà la vostra vita, ma fa divertire e sa come tenere a debita distanza la noia.
Bello bello bello!
 

robiola

New member
Zia Mame

Un libro divertente, ironico, intelligente. Una scrittura semplice. Una protagonista, Zia Mame, incontenibile, che non può lasciare indifferente chi gli sta attorno. Piaciuto molto. Consigliato.
 
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