Siamo in una località portuale, a La Rochelle, in una cupa atmosfera invernale di pioggia battente ed è il 3 dicembre.
Piove ininterrottamente dal 13 novembre, da quando sono state uccise delle donne del luogo.
Simenon ci svela subito l'assassino ma non è questo quello che gli interessa, non è un classico giallo.
Quello che lo scrittore ci racconta è la storia di Leon, il cappellaio, e la storia di Kachoudas, il sarto, la loro solitudine, il loro sentirsi estranei per motivi diversi all'ambiente che li circonda, alle persone che incontrano tutti i giorni al punto di ritrovo dopo la giornata lavorativa, il Cafè des Colonnes.
Dietro la routine delle giornate sempre uguali si allaccia un legame invisibile tra questi due personaggi che si parlano a malapena, che si incontrano la mattina quando aprono le loro botteghe e la sera quando le chiudono, che si spiano furtivamente da dietro le tende delle finestre delle loro case. L'uno sente il bisogno della presenza dell'altro, si riconoscono simili in qualche modo all'interno di un sistema che li vuole ai margini e, senza bisogno di parole, l'uno aspetta l'altro ogni pomeriggio alle 17 in punto per recarsi al Cafè. Il sarto segue il cappellaio con timida e ostinata puntualità sia quando si recano al bar che nel tragitto di ritorno verso casa in quanto sono dirimpettai fino a che una sera diventeranno complici silenziosi e la camminata lungo i portici bui della cittadina assumerà un significato nuovo per entrambi.
Simenon ci racconta la storia pregressa di un assassino e la sua discesa verso la follia e allo stesso tempo la volontà di un complice a rimanere fedele ad un patto segreto. La logica che si nasconde dietro gli omicidi è spiazzante e dimostra quanto questo narratore sia interessato a ciò che si nasconde dietro ad un comportamento criminale, senza giudicare e senza assolvere.
Questo romanzo sembra andarsi a delineare poco a poco come un puzzle, per me è stata una lettura molto coinvolgente e gli altri due finali contribuiscono a voler analizzare la storia da diversi punti di vista, li ho trovati un elemento stimolante.