Lermontov,Michail- Tempesta

fabiog

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Fuman le nubi ed urla la tempesta
Sopra il marino cupo abisso,
Cozzano l'onde in ribollente
Schiuma, accalcandosi, tra loro;
Gli scogli attorce in igneo nastro
Il serpe del sinistro lampo,
Degli elementi l'irrequieto stuolo
E' scatenato- ed io qui immoto resto.

Resto:e che, forse può temere
L'impeto di qual sia superna forza
Chi nella vita sentì invano
E dalla vita fu ingannato?
Intorno a cui, dell'anima veleno,
S'attorse la calunnia un giorno
Come all'aguzzo scoglio intorno,
Fiamma struggente, tu ti attorci ?

No ! vola, tu celeste fuoco,
Fischiate, venti, sul mio capo :
Indifferente, freddo resto
Io qui, nè fremito conosco.
 
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