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SI PUO' FARE
di Giulio Manfredonia
Il film analizza l'esperienza innovativa di una cooperativa degli anni '80, che grazie ai suoi soci, tutte persone affette da malattia mentale, riesce ad entrare nel mercato, diventando produttiva e famosa. La pretesa di Nello, sindacalsta, direttore della cooperativa, non è quella di curare i soci, bensì di offrir loro un lavoro, un'opportunità per entrare nel mercato. E lo farà in maniera attenta e mirata, quando affiderà, ad ognuno di loro, delle mansioni, specifiche secondo le loro capacità. Per Nello, infatti, la follia può vivere all'interno della città, trovare spazio dentro la normalità. Nello ha coraggio, per Nello "Si può fare". Ma soprattutto, Nello ha deciso di scommettere su di loro e sul loro futuro. Un po' ingenuamente, quando dimenticherà che affrontare la malattia mentale non è facile, richiede preparazione ed esperienza. Gli incidenti di percorso lo porteranno a riflettere sul suo cammino. La via verso l'integrazione è lunga, piena di ostacoli, ma anche un solo barlume di luce può aprire alla speranza, al futuro, per tante altre vite ferite dalla malattia mentale. "Si può fare" non vuol essere un film drammatico, non usa toni patetici, tantomeno consolatori. E' una commedia, molto reale, dai risvolti comici, che ti fa riflettere sulla condizione delle persone colpite da malattia mentale, e sulle prime iniziative volte a favorirne la loro integrazione, in seguito alla riforma 180. Bella la prova di C. Bisio e di A. Caprioli. Bravi tutti gli attori. Bel film davvero. 5.
di Giulio Manfredonia
Il film analizza l'esperienza innovativa di una cooperativa degli anni '80, che grazie ai suoi soci, tutte persone affette da malattia mentale, riesce ad entrare nel mercato, diventando produttiva e famosa. La pretesa di Nello, sindacalsta, direttore della cooperativa, non è quella di curare i soci, bensì di offrir loro un lavoro, un'opportunità per entrare nel mercato. E lo farà in maniera attenta e mirata, quando affiderà, ad ognuno di loro, delle mansioni, specifiche secondo le loro capacità. Per Nello, infatti, la follia può vivere all'interno della città, trovare spazio dentro la normalità. Nello ha coraggio, per Nello "Si può fare". Ma soprattutto, Nello ha deciso di scommettere su di loro e sul loro futuro. Un po' ingenuamente, quando dimenticherà che affrontare la malattia mentale non è facile, richiede preparazione ed esperienza. Gli incidenti di percorso lo porteranno a riflettere sul suo cammino. La via verso l'integrazione è lunga, piena di ostacoli, ma anche un solo barlume di luce può aprire alla speranza, al futuro, per tante altre vite ferite dalla malattia mentale. "Si può fare" non vuol essere un film drammatico, non usa toni patetici, tantomeno consolatori. E' una commedia, molto reale, dai risvolti comici, che ti fa riflettere sulla condizione delle persone colpite da malattia mentale, e sulle prime iniziative volte a favorirne la loro integrazione, in seguito alla riforma 180. Bella la prova di C. Bisio e di A. Caprioli. Bravi tutti gli attori. Bel film davvero. 5.
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