Cather, Willa - Una signora perduta

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Scritto nel 1923 anticipa di qualche anno il tema che poi verrà ripreso da Lawrence ne L'amante di Lady Chatterley. In questo romanzo la protagonista è ancora più estrema, in quanto non sente l'appartenenza alla sua classe sociale come un vincolo ma vive la sua vita secondo gli impulsi e gli interessi del momento, scindendo amore e sesso e lasciandosi spesso andare alla deriva ma risorgendo sempre, mantenendo comunque fede ai suoi impegni. Mrs. Forrester è affascinante e bellissima, sposa di uno dei costruttori della ferrovia del vecchio West, che la crisi ridurrà sul lastrico, vivrà sia i fasti della ricchezza che le umiliazioni della povertà.
Il romanzo è bello e interessante. Consigliato a chi vuole scandagliare l'evolversi dell'animo femminile nel corso degli anni.
Affascinante questo passaggio del libro: "Ah, le donne belle, di una bellezza che lascia intendere più ancora di quanto non dica...il loro splendore è dunque alimentato sempre da qualcosa di sordido e di oscuro? E' questo il loro segreto?"
 
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darida

Well-known member
devo leggerlo,c'ho giusto bisogno di scandagliare :D
 

Irma LaDouce

New member
Delicato, raffinato, e placido nel ritmo, questo breve romanzo, nonostante tutta la sua amarezza, è riuscito a catturarmi dall'inizio alla fine. I paragoni con altre donne perdute della letteratura, potrebbero andare avanti all'infinito, ma la particolarità del libro della Cather sta tutta nella sua essenza: il dramma di Matian non è altro che il pretesto per raccontare il declino di un mondo, di un sistema di valori, di cultura, di ideali, di cui i Forrester sono appunto l'emblema. Ciò su cui l'opera si focalizza, però, è in primis la perdita dell'innocenza del protagonista, il passaggio dall'infanzia all'età adulta, con tutte le sue disillusioni. Potremmo infatti definirlo, in un certo senso, come un romanzo di formazione, dove non occorre indagare nell'interiorità del protagonista, ma è sufficiente calarsi nelle atmosfere elegantemente ritratte dalla scrittrice, nelle tenui fantasie e nelle sottigliezze del non detto, per comprendere a fondo, e non senza un pizzico di malinconia, l'inesorabile cambiamento che Niel, nel corso degli anni vedrà prodursi intorno e, soprattutto, dentro sé.
 

Wilkinson

Member
Concordo con quanto scritto sopra e aggiungo vero capolavoro. La semplicità della scrittura ma al contempo la sua inesorabilità che conduce la vicenda verso la sua conclusione è magistrale. Scrittrice considerata tra le massime del 900' da harold bloom e paragonata per forza a faulkner è degna di un'attenta lettura. Consigliato.
 
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