Barlowe, Wayne - Il demone di Dio

Puppet Master

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Nel buio eterno dell’inferno, dove riecheggiano eterne le urla delle anime dannate, sta per avere vita una lotta apocalittica. Sargatanas, governatore della città di Adamantinarx, vuole realizzare il più ambizioso dei sogni: conquistare la redenzione e ritornare in paradiso. Per poter fare ciò dovrà lottare contro l’oppressione di Belzebù, erede di Lucifero.

Ispiratosi al “Paradiso Perduto” di Milton, Wayne Barlowe, artista e concept designer i cui lavori sono stati usati per Harry Potter 3, Hellboy 2 e Blade 2, ci trascina in un poderoso e coinvolgente viaggio nel regno delle tenebre dove intrighi, amori ed eroismo daranno vita a una grande opera.

Primo romanzo per questo autore che promette davvero bene
 

valek77

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Non si può che dare il massimo dei voti . Mi ha preso talmente tanto che ad un certo punto mi sono domandato :"Ma che ci faccio a letto a leggere? Perchè non sono a combattere al fianco di lord Sargatanas ?" Ovviamente questa riflessione è durata giusto il secondo necessario a riprendere il contatto con la realtà, ma il fatto di aver fatto confusione tra realtà e romanzo la dice lunga sulla qualità del libro. Ultra-consigliato.
 

valek77

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Udite udite: Ho scritto all'autore di questo libro chiedendogli se avesse in mente di scrivere un secondo romanzo e oggi incredibilmente mi ha risposto , vi faccio copia e incolla di un pezzetto della mail:


As for the prospects of a second book, I am indeed writing a sequel, but because I am working on a few things at once it may be a while before it is finished. I am, sadly, a slow writer. But, when it comes out it will be entitled THE HEART OF HELL and will pick up where the other novel left off. I do hope you can be patient with me.

Again, grazie, for writing to me. I am very appreciative.

cheers, Wayne
 

MadLuke

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All'inferno sono trascorsi numerosi millenni da quando Lucifero è caduto dall'Alto, insieme agli ex-angeli, ora trasformati in orrendi demoni dalla loro bramosia. Di lui non si ha traccia è il governo è affidato al legittimo reggente, il principe Belzebù, che governa la capitale Dis. Oltre a lui spicca il gran demone Sargatanas che governa Adamantirax, seconda città del regno; ma mentre Belzebù è ancora in preda alla superbia e governa nell'intento di creare la più grande città di sempre, ancorché terrificante e corrotta, per dimostrare che non ha bisogno del Paradiso, Sargatanas invece è conscio della loro presuzione e del fatto che è stato vittima dell'affascinante retorica di Lucifero. Governa quindi con ferocia ma al solo scopo di una soluzione dignitosa.
Col passare del tempo Sargatanas arriva però alla conclusione che per quante terre possa conquistare, e per quanti dannati possa possedere, nulla lo potrà mai ripagare di quello che ha perso, si rende conto che non esiterebbe a distruggere tutto quello che ha creato nei millenni "solo per poter rivedere per un momento il viso di Lui".
Ancorchè vittima di pesanti dubbi, primo fra tutti quello di star peccando di presunzione, esattamente così come fece Lucifero prima della sua caduta, intraprende la più grande guerra sia mai stata condotta all'inferno, direttamente contro Belzebù, animato solo da una flebile speranza, che dall'Alto possano vederlo, che si rendano conto che lui è pronto ad annientarsi per rinnegare gli sbagli del passato, e magari possano nuovamente accettarlo tra loro.
Non so quanto il romanzo sia rispettoso delle tesi della teologia cristiana ufficiale, quello che più mi ha colpito ed emozionato è la ricerca della bellezza da parte del protagonista, il demone Sargatanas, pure nel contesto più corrotto e decrepito che possa esistere, mi ha dato la certezza che non è mai troppo tardi per cambiare, per ricominciare a essere uomini.
 
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