Libro molto bello, l'ho riletto di recente in un'ottima traduzione (particolare spesso carente, una volta, nei "libri per ragazzi"). Fa parte della serie dei romanzi di Verne "di viaggio", in fondo nascita del romanziere (Cinque settimane in pallone), dove al viaggio si affiancano situazioni spesso paradossali (es. "Le tribolazioni di un cinese in Cina"), paralleli ai romanzi "scientifici" per i quali è giustamente famoso (20.000 leghe sotto ai mari, Viaggio al centro della terra, Dalla terra alla luna ecc).
Non credo che si possa parlare di critica e anticipazione del mondo moderno, almeno per Il giro del mondo e le altre opere di viaggio. Critica e anticipazione che si trova invece ne "I 500 milioni della Begun" e un po' in "Robur il conquistatore" e nel successivo "Padrone del mondo", quest'ultimo a dire il vero piuttosto confuso nei contenuti e nelle motivazioni del personaggio, Robur appunto, che nel primo romanzo richiama il capitano Nemo.