Tolkien, J.R.R. - Il Silmarillion

tulkas85

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La storia della Terra di Mezzo a partire dal primo giorno, l'inizio di tutto. In pratica è la "Genesi" del mondo pensato ed ideato da Tolkien. Per gli amanti di questo autore non può mancare la lettura di questo libro, in effetti è un collante con gli altri libri, specialmente Il Signore degli anelli.
Grazie ad esso vengono alla luce tanti piccoli particolari che altrimenti verrebbero tralasciati.

Per me è stato una ciliegina sulla torta, ha completato l'immaginazione di un mondo raccontato nei minimi dettagli.

per me come tutti i suoi libri vale 5.

Mi raccomando non leggetelo come primo libro di Tolkien, altrimenti potrebbe risultare un pò pesantuccio...
 

alessandra

Lunatic Mod
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Mi raccomando non leggetelo come primo libro di Tolkien, altrimenti potrebbe risultare un pò pesantuccio...

Esatto! Io ho letto solo questo di Tolkien e ho impiegato sei mesi...l'ho finito solo per pura testardaggine. Non so se non sia il mio genere, ma molte cose le ho trovate proprio incomprensibili. :boh:
 

tulkas85

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si in effetti la parte iniziale soprattutto è molto prolissa di nomi e dettagli, ma comunque poi col tempo si fa leggere, ma ripeto, è fondamentale prima di tutto appassionarsi al genere ed alla storia principale ideata da Tolkien che è naturalmente la sua opera principale, cioè Il signore degli anelli.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
si in effetti la parte iniziale soprattutto è molto prolissa di nomi e dettagli, ma comunque poi col tempo si fa leggere, ma ripeto, è fondamentale prima di tutto appassionarsi al genere ed alla storia principale ideata da Tolkien che è naturalmente la sua opera principale, cioè Il signore degli anelli.

E' da secoli in attesa, aspetto l'ispirazione per leggerlo!
 

Sir

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Il Silmarillion è un po' la "Stele di Rosetta" per capire Tolkien.
Lo Hobbit è l'opera più fruibile e da un punto di vista puramente narrativo anche la meglio strutturata.
Il Signore degli Anelli è la più importante per mole, intreccio e contenuti.
Ma fin qui, staremmo parlando di un autore fantasy non troppo dissimile dagli altri.
La creazione di una storia corposissima, di un pantheon, di una mitologia così ricchi e, soprattutto, significativi, e la capacità di aver trasformato tutto questo in un racconto unitario e, nonostante la ovvia difficoltà di lettura, narrativamente vivo, è ciò che lo pone svariate spanne sopra qualsiasi altro autore abbia tentato di fare il suo mestiere.
 

Mizar

Alfaheimr
Il Silmarillion è ottima opera sincretica. Sufficienti le letture di alcune antiche saghe del nord per capacitarsene.
Ma ciò che cela questo libro pessimo sotto il profilo formale è anche altro. E' la tensione all'arché ed alla meditazione sinuosa o sotterranea sul senso del mito.
Io sono particolarmente legato all'incipit cosmogonico da Sfærernes Musik .
La realtà che sorge da macerie musicali, da 'temi' destinifici, direi. E' il riflesso di una immane intuizione dalle molteplici e fini radici. L'intuizione del mondo come verbo; come atto di volontà sonora e come vibrazione cosmica.
Si avverte Bruckner o Langgaard
 

(Neige)

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Voto: 5.

Più nomi di un elenco telefonico. Più azione che in tutti i libri che si leggono in un anno. Tolkien è un genio forsennato. Così tanta poesia in questo suo universo che ci dona :D
 

Schmerz

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adoro la terra di mezzo! come libro a se stante probabilmente può risultare un po' "inutile", mentre nel complesso dell'opera di Tolkien risulta fondamentale. (muahahah cosa ho detto :? :? :? )
rileggere il signore degli anelli dopo aver letto il silmarillion è affascinante. si ha una visione d'insieme che rende molto più bella la lettura di quel mattone che è ISDA :D
 

Lark

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Avevo amato Il signore degli anelli quando l'ho letto, ma avevo tredici anni e dovrei riprovare, i gusti cambiano, specie per cose scritte per adulti e lette da adolescente. Lo hobbit l'ho letto molto dopo, intorno ai vent'anni, e non mi è piaciuto - e del resto è una storia per bambini, non incontrava i miei gusti.
Devo dire invece che col Silmarillion sono stato conquistato, e non sono un fan acritico del genere (anzi). Il libro è la mitologia della terra di mezzo, l'universo immaginato da Tolkien, ed il suo c.d. worldbuilding è favoloso, accattivante, avvincente. Non ero un fan di elfi e nani - complice anche la riproduzione un po' "meh" dei film e dei fantasy successivi, con tutte le razze non umane monodimensionali e fatte di individui dalle caratteristiche identiche (cosa che succede anche nel signore degli anelli, da quel che ricordo: forse si sforza più di velare di antico e mistero ogni interazione con le creature non umane - e non hobbit, razza limpida e genuina per antonomasia - più che caratterizzare come si deve quei personaggi, ma come ho detto dovrei rileggerlo per darne un giudizio più oggettivo). Nel silmarillion finalmente ti affezioni, tutte le razze sono rese più umane, fallibili, differenti, e inizi a capire certi meccanismi.
Il libro in sé può essere ostico. Il mio consiglio è di leggerlo senza sforzarsi di ricordare tutti i nomi dei personaggi o delle casate o anche solo dei regni, ma lasciare che fluisca, quel che conta rimarrà impresso (e per il resto se proprio c'è un nome che non riuscivo a localizzare ho usato google). Lo consiglio anche a chi non è amante del genere: sarebbe eretico dire che un libro di Tolkien non sia fantasy, ma è fantasy come sono fantasy tutte le mitologie (come è fantasy Dante o Ovidio), semplicemente in un mondo diverso (e molto ben pensato).
 

sossio

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La genesi del mondo di Tolkien

Come tutta la scrittura di Tolkien, è sconsigliato a chiunque non trovi grande affinità col mondo fantasy creato dall'autore britannico.
E' però irrinunciabile per tutti quelli che, come me, hanno amato alla follia le sue opere.
 
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