Il capo della squadra omicidi di Roma uccide la sua amante, con la quale ha una relazione basata sulla perversione e su un'immaturità patologica dal punto di vista sessuale. Contemporaneamente viene promosso a capo della polizia politica, siamo nel 1970 in piena contestazione e l'avanzare degli atti terroristici, per cui le indagini vengono condotte dai colleghi ma anche da lui, in quanto politica e controllo sociale si intrecciano continuamente.
Anche se l'omicida lascia indizi e si autoaccusa, prima non gli credono poi lo convincono a ritrattare per non mettere in pericolo l'immagine dell'istituzione e del potere.
Bellissimo film sui mali del potere, che sono profondi non solo nell'istituzione ma nelle singole persone. Un'interpretazione di Gian Maria Volontè da applausi a scena aperta. Un film da vedere, soprattutto oggi, per la lucidità politica e l'impegno con cui è stato girato.
Anche se l'omicida lascia indizi e si autoaccusa, prima non gli credono poi lo convincono a ritrattare per non mettere in pericolo l'immagine dell'istituzione e del potere.
Bellissimo film sui mali del potere, che sono profondi non solo nell'istituzione ma nelle singole persone. Un'interpretazione di Gian Maria Volontè da applausi a scena aperta. Un film da vedere, soprattutto oggi, per la lucidità politica e l'impegno con cui è stato girato.