Carter, S.L. - L'imperatore di Ocean Park

Fabio

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Il vecchio giudice è morto. Il leggendario giudice federale Oliver Garland, confidente di due presidenti, candidato alla corte suprema, imperatore dei tribunali, si è spento. Amareggiato da una sconfitta pubblica diventata, alla fine, un'agonia privata, il giudice ha dato però un'ultima zampata: un mistero, agli occhi del figlio Talcott, apparentemente insolubile. Esisterebbero delle fantomatiche 'disposizioni' di cui Talcott non sa nulla. Ma l'amico corrotto del padre, quello che aveva rovinato la candidatura del giudice alla corte suprema, le vuole ottenere proprio da lui, a tutti i costi. Che cosa si cela dietro al sofisticato problema scacchistico doppio Excelsior, ossessivamente annotato nel diario paterno? E ancora, perchè la sorella Mariah nutre un sospetto impronunciabile sulla morte del padre? L'insegnamento che il giudice ripeteva sempre, "Bisogna tracciare una linea, da una parte ci sei tu e dall'altra ci devi mettere il passato", risuona ora davvero ironico. E' proprio 'quel passato' ad aggredire Talcott. Il suo mondo cosଠsicuro inizia a incrinarsi e a nulla valgono le macchine tedesche, l'insegnamento all'università , la bella casa di Martha's Vineyard, i privilegi di una borghesia nera ormai affrancata. Due atroci omicidi in rapida successione lo convincono che anche la sua esistenza è in gioco. Cadono le apparenze e la realtà si fa avanti: levigata fuori e cosଠcontorta dentro, con il carico di un sentimento angoscioso a cui l'uomo di oggi - pare suggerire lo scrittore - non può sfuggire. Ambizioni, passioni, delitti: "L'imperatore di Ocean Park" si è imposto in America come il debutto dell'anno e ci fa conoscere un autore capace di lanciare un atto d'accusa contro un sistema giudiziario in frantumi e un mondo morale impazzito.

Un bel romanzo, purtroppo mooooolto lento nella prima parte. Spesso l'autore divaga su inutili particolari e la storia prosegue troppo lentamente ma non ti viene mai voglia di lasciar perdere.
Molto belli gli enigmi e gli intrecci che devono essere risolti per arrivare a capire cosa volesse il padre.

Le ultime 150 pagine sono a dir poco favolose. Ritmo veloce e pieno di colpi di scena. Ti obbligo a rimenere sveglio fino a quando non le avri finite. Il finale vale tutto il grosso, molto grosso libro.
Secondo me si può dividere in tre parti: l'inizio è abbastanza veloce ed interessante e ti fa entrare nella storia, la parte centrale è lenta ed è un po' "pallosa", il finale è fantastico. Se l'autore avesse deciso di togliere qualche pezzo inutile nella parte centrale ne sarebbe uscito un giallo davvero eccezionale.

Altro punto a favore: è disponibile ne "I miti" Mondadori a meno di 5 euro :D
 

Belinda47

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Il romanzo più palloso che abbia mai letto e non dico altro.
 
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