"L'anno dei miei novant'anni decisi di regalarmi una notte di amore folle con un'adolescente vergine." Comincia così il nuovo romanzo di Gabriel Garcia Màrquez, il libro con cui il premio Nobel colombiano torna dopo dieci anni alla narrativa. A raccontare è la voce dell'anziano protagonista, un giornalista eccentrico e solitario, che accanto a un'adolescente scopre il piacere inverosimile di contemplare il corpo nudo di una donna che dorme "senza le urgenze del desiderio o gli intralci del pudore". Scopre forse per la prima volta l'amore, quello che non ha mai cercato in tutte le donne che ha incontrato e conosciuto, trovando "l'inizio di una nuova vita a un'età in cui la maggior parte dei mortali è già morta".
Lo stile di Marquez anche in questo libro è inconfondibile... E' vero, sembra che l'amore è al centro di tutto..Ma io sono stata colpita più dal senso di morte che aleggia nel libro. Una morte subdola che è sempre li a ricordarti che tu "ora" sei ciò che tra un po' non sarai più, e sembra una frase fatta, ma se penso alle sensazioni del protagonista ho ancora i brividi, era come se avessi io novant'anni e aspettassi la fine, rassegnata, sconfitta... ma poi arriva lui... l'amore e tu senti di poter sopravvivere altri novant'anni... Intenso e delicato...
A tratti ricorda molto "La casa delle belle addormentate" di Kawabata Yasunari un altro premio nobel, ma questa volta giapponese.
Lo stile di Marquez anche in questo libro è inconfondibile... E' vero, sembra che l'amore è al centro di tutto..Ma io sono stata colpita più dal senso di morte che aleggia nel libro. Una morte subdola che è sempre li a ricordarti che tu "ora" sei ciò che tra un po' non sarai più, e sembra una frase fatta, ma se penso alle sensazioni del protagonista ho ancora i brividi, era come se avessi io novant'anni e aspettassi la fine, rassegnata, sconfitta... ma poi arriva lui... l'amore e tu senti di poter sopravvivere altri novant'anni... Intenso e delicato...
A tratti ricorda molto "La casa delle belle addormentate" di Kawabata Yasunari un altro premio nobel, ma questa volta giapponese.
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