Darabont, Frank - The mist

fabiog

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Cast: Thomas Jane, Toby Jones, Marcia Gay Harden, Chris Owen

Una misteriosa nebbia cala su una piccola cittadina del Maine. A causa di questa, ma soprattutto delle mostruose creature che vi si nascondono, un gruppo di cittadini resta bloccato all'interno di un supermarket.
La forzata coabitazione e l'istinto di sopravvivenza fà emergere due gruppi , quelli che vogliono cercare una via di salvezza e quelli che , capeggiati da una fanatica religiosa ( Marcia Gay Harden, secondo me bravissima) vedono in queste creature una punizione di Dio.
Darabont torna con questo film a dirigere per la terza volta un racconto tratto da Stephen King, dopo i precedenti " Le ali della libertà" e " Il miglio verde". Il film mi è piaciuto tantissimo, Darabont infatti non si limita alle singole scene di orrore con l'attacco dei mostri, ma riesce a far emergere bene le meschinità, gli odi e le rivalità che si creano all'interno del gruppo di rifugiati. Quella che descrive è un piccolo mondo imprigionato non solo dalla nebbia esterna, ma da quella che ciascuno ha dentro di sè e che forse impedisce la salvezza di molti.
Il finale è uno dei più pessimistici che abbia mai visto molto diverso da quello del racconto di King.
Bello pauroso al punto giusto, non troppe scene " splatter" e inquietante.
Per gli appasionati da vedere
 
Ultima modifica di un moderatore:

alexyr

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per una volta, una trasposizione da King che non si limiti a mostrare arti amputati e sangue a litri ma che si concentri anche sulle paure psicologiche delle persone.

Carino, ma altalenante:a momenti di relativa noia si alternano due o tre momenti di ottimo cinema, specie l'interpretazione dell'Invasata Religiosa spicca su tutti.

Miglior Attore: l'invasata religiosa che passa da sfigata derisa da tutti nella normalità a leader carismatico quando trionfa la paura e l'irrazionalità. Però che la religione fosse l'oppio dei popoli non è certo King il primo a dirlo.

Peggior Attore: i mostri. oltre ad essere gommosi al punto giusto, quella tremenda tonalità di lilla renderebbe poco credibile anche freddy krueger.
 

fabiog

New member
per una volta, una trasposizione da King che non si limiti a mostrare arti amputati e sangue a litri ma che si concentri anche sulle paure psicologiche delle persone.

Carino, ma altalenante:a momenti di relativa noia si alternano due o tre momenti di ottimo cinema, specie l'interpretazione dell'Invasata Religiosa spicca su tutti.

Miglior Attore: l'invasata religiosa che passa da sfigata derisa da tutti nella normalità a leader carismatico quando trionfa la paura e l'irrazionalità. Però che la religione fosse l'oppio dei popoli non è certo King il primo a dirlo.

Peggior Attore: i mostri. oltre ad essere gommosi al punto giusto, quella tremenda tonalità di lilla renderebbe poco credibile anche freddy krueger.

Beh dai ci sono state ottime trasposizioni da King : Stand by me, Misery, Le ali della libertà e buone come Il miglio verde senza metterci arti amputati.
D'accordo sui mostri
 

ayla

+Dreamer+ Member
Che dire... un bel film, di forte impatto, che riesce a mantenere alta la tensione e la suspance fino all'ultimo, dando ogni tanto qualche brivido(non tanto per i mostri quanto per la follia, l'inumanità e la brutalità che si propagano così rapidamente tra le persone, davanti al panico e alla morte).
 

Shoofly

Señora Memebr
Osannato forse un po' troppo dalla critica, io l'ho trovato eccessivamente lungo ed a tratti barboso. Il rischio quando si trasforma un racconto in un film è sempre quello. Cercare di far durare una piccola storia per almeno 90 minuti non è facile e gli esiti spesso sono soporiferi.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
E' un film che non lascia speranze, ti abbandona sul finale, ti lascia con le paure e senza risposte sul male che stiamo facendo a noi stessi. Inquietante anche nelle scene degli insettoni giganti, sufficientemente schifiltosi. Molto interessante il microcosmo che viene a crearsi dentro il supermercato, mostra un'America invasata pronta alla Crociata quando non riesce a vedere vie d'uscita.
 
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