Franco Elica è un regista in fuga da sè stesso, entrato in crisi dopo il matrimonio della figlia e il casting per un film sui Promessi sposi. Rifugiatosi a Cefalù, conosce un locale regista di matrimoni e un principe decaduto gli chiede di girare il matrimonio della figlia, di cui si innamora e per la quale girerà tre ipotetici finali.
Il film è altamente lirico e simbolico, giocato sui diversi ruoli che possono essere i vari alter ego del regista, si aggiunga anche un regista fintosi morto che proprio perchè morto vincerà il David di "Michelangelo", perchè "chi comanda in Italia sono i morti".
Bellocchio gira un film che contiene tutto il suo mondo cinematografico, dove l'ateismo assume valore proprio perchè calato in una religiosità che si esprime come esteriorità e gestualità attraverso i riti in cui si manifesta la religione. Anche il tema della rabbia e della autodeterminazione della propria vita è trattato in maniera libera e forte, quasi un manifesto del pensiero del regista piacentino che affascina e coinvolge.
Il film è altamente lirico e simbolico, giocato sui diversi ruoli che possono essere i vari alter ego del regista, si aggiunga anche un regista fintosi morto che proprio perchè morto vincerà il David di "Michelangelo", perchè "chi comanda in Italia sono i morti".
Bellocchio gira un film che contiene tutto il suo mondo cinematografico, dove l'ateismo assume valore proprio perchè calato in una religiosità che si esprime come esteriorità e gestualità attraverso i riti in cui si manifesta la religione. Anche il tema della rabbia e della autodeterminazione della propria vita è trattato in maniera libera e forte, quasi un manifesto del pensiero del regista piacentino che affascina e coinvolge.