Sesso e filosofia

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Sia per lo scrittore norvegese Jostein Gaarder, l'autore de Il mondo di Sofia che per il filosofo sloveno Slavoj Zizek, sesso e filosofia vanno di pari passo.
Naturalmente l'argomento è stato dibattuto da diversi filosofi e il fatto di aver sentito il concetto direttamente dalla voce dei due importanti autori mi ha sollecitato la riflessione. La filosofia quindi come sfondo alla concretezza dei rapporti umani.
Sarebbe interessante sviluppare un argomento così importante per la nostra vita.
 

lillo

Remember
Certamente le due cose non sono così lontane come potrebbe sembrare, anzi esprimono due moti umani assolutamente indissolubili che nascono sempre come atto del pensare.
Infatti è riduttivo, secondo me, pensare al sesso solo come atto fisico, mentre è dalla nostra mente che nasce il desiderio, dalla nostra fantasia, dalle nostre parole che esprimono passione, voglia di incontrarsi e di annullarsi nell'altro.
Mi piace ricordare un bellissimo aforisma di Friederich Holderlin: “chi ha pensato più profondamente ama con più ardore”.
 

Nikki

New member
mah..... non lo so, sono impreparata anche io. Ammetto che è proprio vero quel che si dice, cioè che l'organo sessuale femminile principale è il cervello. Ma da qui a dire che esiste un nesso indissolubile fra pensiero e atto...non so, ma so per certo che le cose più intense alla fine succedono solo quando si spegne il cervello.
poi, sulla opportunità delle azioni fatte a cervello off-line...quello è un altro discorso, ma credo che sia off topic.:mrgreen:
 
Mi è del tutto nuova questa tesi, ma mi informerò... :mrgreen:
Oltre tutto S. Zuzek sta tra i primi posti nella mia W.lista, devo ancora fare conoscenza con lui... non vedo l'ora....:YY
Elisa, che testo mi consiglieresti per l'inizio (sempre di Zuzek)?
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Mi è del tutto nuova questa tesi, ma mi informerò... :mrgreen:
Oltre tutto S. Zuzek sta tra i primi posti nella mia W.lista, devo ancora fare conoscenza con lui... non vedo l'ora....:YY
Elisa, che testo mi consiglieresti per l'inizio (sempre di Zuzek)?

anche io lo sto conoscendo adesso e ho preso il libro "La violenza invisibile", e per quanto riguarda il nesso sesso e filosofia credo sia uno di quegli argomenti che che voglio affrontare proprio perchè lo considero un legame vitale e imprescindibile del nostro stare al mondo.
 

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Il sesso, in sé e per sé, non è componente irriducibile delle filosofia,
e tuttavia, nel suo significato morale/etico, ha assunto una qualche rilevanza.

E' l'Amore il vero protagonista indiscusso di tutta la storia dell'umanità,
la presenza onnipresente e simultanea di ogni era in ogni uomo.
Come tale trasporto si esprima è stato analizzato da diversi filosofi,
dei quali qualcuno mi piace ricordare qui:

- Chi voglia davvero dare un intendimento al sesso, non può prescindere dal Simposio,
il vecchio Platone ne ha per tutti i gusti, se è vero che un maturo Socrate se la spassa con Alcibiade.

- Una lettura di Kierkegaad, "in vino veritas", analisi molto ben fatta entro le differenze
tra vita estetica e vita etica, il "diario di un seduttore" non mi è congeniale.

- Per chi preferisce letture più "forti", ci sarebbe Emil Cioran, filosofo rumeno senza riserve,
per chi volesse approfondire il legame tra sesso e violenza, che alla fine sfociano insieme nello stupro,
per l'amico rumeno nessuna opera in particolare, va bene tutto.

Va inteso che, quando dovessi avere più tempo, mi tratterrei più che volentieri a discutere con voi. :wink:
 

Mizar

Alfaheimr
Sull'argomento si è diffusamente inzaccherato Freud. Poi ci sarebbe addirittura Bloom con le sue ancestrali effusioni.
Infine ricordo il Cantico dei Cantici biblico (consigliato a tutti coloro che considerano i Testamenti come un inutile insieme di frottole).

Il sesso, in sé e per sé, non è componente irriducibile delle filosofia,
e tuttavia, nel suo significato morale/etico, ha assunto una qualche rilevanza.

E' l'Amore il vero protagonista indiscusso di tutta la storia dell'umanità,
la presenza onnipresente e simultanea di ogni era in ogni uomo.
Concordo


- Chi voglia davvero dare un intendimento al sesso, non può prescindere dal Simposio,
il vecchio Platone ne ha per tutti i gusti, se è vero che un maturo Socrate se la spassa con Alcibiade..
Diciamo nche che l'affermazione secondo la quale egli ne aveva per tutti i gusti è un tantino generosa :mrgreen:

Lo stesso Proust coglie un legame tra filisofia pratica (morale) e sessualità-amore. Interessanti anche Mann o Musil (devastante).
 
Hmmm, riguardo Freud, è la cosa conosciuta, e straconosciuta... solo che lui non entra proprio nella domena della filosofia... anche se in quel periodo non c'era tutta questa distinzione, come si usa oggigiorno...
Invece riguardo Platone, ho qualche dubbio... perchè nel Simposio il tema trattato era l'Amore, il che è molto distinto dal sesso, anche se, il significato del sesso è statto menzionato...
Riguardo Mann e Musvil mi hai incuriosito, e cercerò di approfondire l'argomento... :wink:

p.s. i titoli (Mann e Musvil)...?
 

Mizar

Alfaheimr
Hmmm, riguardo Freud, è la cosa conosciuta, e straconosciuta... solo che lui non entra proprio nella domena della filosofia... anche se in quel periodo non c'era tutta questa distinzione, come si usa oggigiorno...

Io mi riferisco al Freud filosofo. Pur non volendolo essere, egli, o meglio, le sue opere, finirono per essere filosofiche. Questo vale in specie per l'ultimo periodo. Ma è questione generale: con l'atto di un cambiamento/spostamento del punto di osservazione dell'uomo (operazione ampiamente anticipata da molti scrittori) egli fonda filosofia.

Riguardo Mann e Musvil mi hai incuriosito, e cercerò di approfondire l'argomento... :wink:

p.s. i titoli (Mann e Musvil)...?
Pensa a Torless ed a vari passaggi (devastanti nella loro assenza di pietà o sentimentalismo) dell'Uomo.
Per Mann pensa alla fitta rete di allusioni che permeano i Buddenbrook, La Morte a Venezia, addirittura Der Zauberberg; infine si pensi al grottesco L'Inganno é_è
 
Io mi riferisco al Freud filosofo. Pur non volendolo essere, egli, o meglio, le sue opere, finirono per essere filosofiche. Questo vale in specie per l'ultimo periodo. Ma è questione generale: con l'atto di un cambiamento/spostamento del punto di osservazione dell'uomo (operazione ampiamente anticipata da molti scrittori) egli fonda filosofia.


Pensa a Torless ed a vari passaggi (devastanti nella loro assenza di pietà o sentimentalismo) dell'Uomo.
Per Mann pensa alla fitta rete di allusioni che permeano i Buddenbrook, La Morte a Venezia, addirittura Der Zauberberg; infine si pensi al grottesco L'Inganno é_è

Si, parlando di Freud, è un atipico punto di vista, ma non è sbagliato...
Parlando di Mann e Musvil, devo ancora conoscerli, ma, pssst, non lo dire a nessuno... :mrgreen:
 

saetia

kollaps!
- Per chi preferisce letture più "forti", ci sarebbe Emil Cioran, filosofo rumeno senza riserve,
per chi volesse approfondire il legame tra sesso e violenza, che alla fine sfociano insieme nello stupro,
per l'amico rumeno nessuna opera in particolare, va bene tutto.

scusa..mi spiegheresti questa cosa di Cioran-sesso-violenza-stupro?

non l'ho capita...

umf...


io ci metto il solito Bataille..che ha scritto pagine illuminanti sul "misticismo" dei corpi e viceversa...
 

Dayan'el

Σκιᾶς ὄν&#945
Mizar ha scritto:
Diciamo nche che l'affermazione secondo la quale egli ne aveva per tutti i gusti è un tantino generosa :mrgreen:

huahaua! Hai ragione :mrgreen:

scusa..mi spiegheresti questa cosa di Cioran-sesso-violenza-stupro?

non l'ho capita

Nel pensiero del nostro amico dellìEst Europa, essendo egli un profondo nichilista,
Dio perde ogni connotazione positiva, perpetuandosi come eterna illusione e delusione;
come sempreverde cagione di patemi morali insanabili: atavica condanna.

Di fronte alla disperazione (?) provocata da un'esistenza - scelta, si badi - che si trascina inutilmente,
valvole di sfogo appaiono, anche come soluzione al suicidio, sesso e violenza, mai scissi tra loro;
esiste sempre una compresenza di entrambi nell'agire umano, al punto che, nell'apogeo del loro mostrarsi,
si traducono nell'atto dello stupro, laddove vengono a convergere completamente.
 

saetia

kollaps!
huahaua! Hai ragione :mrgreen:



Nel pensiero del nostro amico dellìEst Europa, essendo egli un profondo nichilista,
Dio perde ogni connotazione positiva, perpetuandosi come eterna illusione e delusione;
come sempreverde cagione di patemi morali insanabili: atavica condanna.

Di fronte alla disperazione (?) provocata da un'esistenza - scelta, si badi - che si trascina inutilmente,
valvole di sfogo appaiono, anche come soluzione al suicidio, sesso e violenza, mai scissi tra loro;
esiste sempre una compresenza di entrambi nell'agire umano, al punto che, nell'apogeo del loro mostrarsi,
si traducono nell'atto dello stupro, laddove vengono a convergere completamente.


interessante..! 'danke! :)
 

ilfastidito

New member
che l'amore e' il fine indiscusso e la mira suprema dell'umanita' e' un concetto socratico secondo me giusto e non ritengo sia discutibile.la filosofia e' sicuramente legata al sesso nel senso di amore o sete di conoscenza.che sappia io non esistono grandi filosofi omofobi o con stupidi pregiudizi sessuali.il fato che fonte di vita e' l'atto sessuale rende la cosa di attinenza filosofica.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
che l'amore e' il fine indiscusso e la mira suprema dell'umanita' e' un concetto socratico secondo me giusto e non ritengo sia discutibile.la filosofia e' sicuramente legata al sesso nel senso di amore o sete di conoscenza.che sappia io non esistono grandi filosofi omofobi o con stupidi pregiudizi sessuali.il fato che fonte di vita e' l'atto sessuale rende la cosa di attinenza filosofica.

diciamo che Aristotele non considerava le donne essere pensanti ed Hegel le equiparava alle piante :OO
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
partendo da quello che diceva ilfastidito sul fatto che non ci fossero filosofi con pregiudizi sessuali cito solo un paio di frasi dette dai maggiori filosofi, che sono quelli che hanno plasmato il nostro pensiero e quindi i nostri atti

“Dobbiamo considerare il carattere delle donne come naturalmente difettoso e manchevole”. (Aristotele)

“Nessuna donna disprezzerà mai l’uomo che cercò di violentarla in un impeto d’amore; potrà odiarlo, ma il suo orgoglio troverà in quella violenza provocata il piú bello dei complimenti” (Schopenhauer)
 
partendo da quello che diceva ilfastidito sul fatto che non ci fossero filosofi con pregiudizi sessuali cito solo un paio di frasi dette dai maggiori filosofi, che sono quelli che hanno plasmato il nostro pensiero e quindi i nostri atti

“Dobbiamo considerare il carattere delle donne come naturalmente difettoso e manchevole”. (Aristotele)

“Nessuna donna disprezzerà mai l’uomo che cercò di violentarla in un impeto d’amore; potrà odiarlo, ma il suo orgoglio troverà in quella violenza provocata il piú bello dei complimenti” (Schopenhauer)

E io proseguo con i citati... :W :W :W
"Il Bene creo l'Ordine, la Luce e l'Uomo.
Il Male creo il Caos, le Tenebre e la Donna". (Pitagora)

Santippe, la moglie di Socrate, ha avuto il permesso speciale per abbracciare il suo uomo per l'ultima volta, ma non fa in tempo a salutarlo, che lui, rivolgendosi a una delle guardie, protesta: "Per favore, portate via questa donna che qui noi dobbiamo parlare".

 
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