XVI Cineforum - La leggenda del pianista sull'oceano

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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Eccoci arrivati alla discussione per il film vincitore del XVI Cineforum di Forumlibri, il film di Giuseppe Tornatore:

La leggenda del pianista sull'oceano

chi vuole commentarlo può già iniziare a farlo :)
 

risus

New member
Comincio io!!! :YY
Il film, come sappiamo, è tratto da una "novella" di Baricco, Novecento... una storia carina, coinvolgente, a volte divertente... insomma un bel libricino!!! a mio modesto parere non una storia da film... e cosa ci hanno fatto?!? un film!!!!! :W:W evviva!!!!
Perchè non è da film secondo me? Principalmente perchè è un racconto troppo statico, con pochissimi personaggi che girano attorno al protagonista, pochi dialoghi, poche vicende da rappresentare, insomma poco dinamico... e il film realizzato tenta di rimediare a tutto ciò nell'unico modo possibile, ovvero tenendosi il più possibile fedele allo scritto di Baricco, rappresentando anche le virgole e sfornando un filmetto da 2 ore e 40... una cosuccia da niente... :??
E qui siamo alle solite: un film lungo deve appassionare per tutta la sua durata, altrimenti finisce per stancare gli spettatori più di quelli che hanno una durata standard... e questo non mi ha particolarmente coinvolto, purtroppo:boh:
Lento,lento lento lento!!! e con pochissima azione!!! a tratti soporifero... bisogna aspettare minuti e minuti prima che il film strappi un sorriso... poi di nuovo una dormitina e una lunga attesa e un altro sorriso (cosa che con la lettura del libro non avviene affatto: si legge veloce, come bere un bicchier d'acqua, il ritmo è alto e diverte). Alcune scene sembra siano messe lì per perdere tempo, per allungare il brodo, per esempio quella della ragazzina italiana e del bacio alla "bella addormantata nel bosco":??
E la sfida al pianoforte?!? luuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuunga!!! :MM:MM
e poi un po' di luoghi comuni e banalità, battute scontate e frasi fatte sparse qua e là: la statua della libetà in primo piano subito all'inizio, "frasi da film" tipo una storia vale più di una vecchia tromba :mrgreen: e cose del genere...
La parte più bella è forse il monologo finale, forse anche commovente, e che vale la pena di vedere... e quindi rivolgo il mio appello a quelli che temono di addormentarsi: tenete duro!!! resistete fino alla fine perchè la parte finale è quella più emozionante!!! sennò mettete la sveglia!!! la puntate a 2 ore e mezza dopo l'inizio del film e ce la dovreste fare a vedere il monologo!!!:mrgreen:
Non aggiungo altro, penso che il mio parere sia abbastanza chiaro... aspetto i vostri commenti, magari mi fate ricredere e me lo fate riguardare con altri occhi e da un'altra prospettiva:wink:
 

darida

Well-known member
Comincio io!!! :YY
Il film, come sappiamo, è tratto da una "novella" di Baricco, Novecento... una storia carina, coinvolgente, a volte divertente... insomma un bel libricino!!! a mio modesto parere non una storia da film... e cosa ci hanno fatto?!? un film!!!!! :W:W evviva!!!!
Perchè non è da film secondo me? Principalmente perchè è un racconto troppo statico, con pochissimi personaggi che girano attorno al protagonista, pochi dialoghi, poche vicende da rappresentare, insomma poco dinamico... e il film realizzato tenta di rimediare a tutto ciò nell'unico modo possibile, ovvero tenendosi il più possibile fedele allo scritto di Baricco, rappresentando anche le virgole e sfornando un filmetto da 2 ore e 40... una cosuccia da niente... :??
E qui siamo alle solite: un film lungo deve appassionare per tutta la sua durata, altrimenti finisce per stancare gli spettatori più di quelli che hanno una durata standard... e questo non mi ha particolarmente coinvolto, purtroppo:boh:
Lento,lento lento lento!!! e con pochissima azione!!! a tratti soporifero... bisogna aspettare minuti e minuti prima che il film strappi un sorriso... poi di nuovo una dormitina e una lunga attesa e un altro sorriso (cosa che con la lettura del libro non avviene affatto: si legge veloce, come bere un bicchier d'acqua, il ritmo è alto e diverte). Alcune scene sembra siano messe lì per perdere tempo, per allungare il brodo, per esempio quella della ragazzina italiana e del bacio alla "bella addormantata nel bosco":??
E la sfida al pianoforte?!? luuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuunga!!! :MM:MM
e poi un po' di luoghi comuni e banalità, battute scontate e frasi fatte sparse qua e là: la statua della libetà in primo piano subito all'inizio, "frasi da film" tipo una storia vale più di una vecchia tromba :mrgreen: e cose del genere...
La parte più bella è forse il monologo finale, forse anche commovente, e che vale la pena di vedere... e quindi rivolgo il mio appello a quelli che temono di addormentarsi: tenete duro!!! resistete fino alla fine perchè la parte finale è quella più emozionante!!! sennò mettete la sveglia!!! la puntate a 2 ore e mezza dopo l'inizio del film e ce la dovreste fare a vedere il monologo!!!:mrgreen:
Non aggiungo altro, penso che il mio parere sia abbastanza chiaro... aspetto i vostri commenti, magari mi fate ricredere e me lo fate riguardare con altri occhi e da un'altra prospettiva:wink:

Ops...che dire, io la trovo una favola incantevole, la sfida al pianoforte l'ho vista tante volte che ho imparato a suonarlo a distanza
Credo inoltre che la lentezza nei film spesso sia un pregio, per assaporare, per far decantare le emozioni,questo è un film che mi ha assorbita completamente; sentimentale ma non sentimentalista, alterna momenti struggenti ad altri delicati, leggeri come calici di cristallo .Tim Roth è lui, indiscutibilmente Novecento. E, per concludere, questo è uno dei rari casi nel quale offro lo scettro del vincitore alle immagini.

Mi piacerebbe che tu provassi a rivederlo con un aspettativa diversa, magari dopo un paio di tazzè di caffè...
 

Dory

Reef Member
Ops...che dire, io la trovo una favola incantevole, la sfida al pianoforte l'ho vista tante volte che ho imparato a suonarlo a distanza
Credo inoltre che la lentezza nei film spesso sia un pregio, per assaporare, per far decantare le emozioni,questo è un film che mi ha assorbita completamente; sentimentale ma non sentimentalista, alterna momenti struggenti ad altri delicati, leggeri come calici di cristallo .Tim Roth è lui, indiscutibilmente Novecento. E, per concludere, questo è uno dei rari casi nel quale offro lo scettro del vincitore alle immagini.

Mi piacerebbe che tu provassi a rivederlo con un aspettativa diversa, magari dopo un paio di tazzè di caffè...

Brava Darida!! Questa infatti è una "favola", non è un thriller, non è 007, è un pianista, e un pianista cosa fa? Suona!! Per cui i protagonisti non sono assassini in fuga da ascciuffare, o bande di trafficanti da debellare, non c'è molto da muoversi e parlare, ci sono immagini e musica, tutto e solo quello che ci deve essere!
 

ValeG

New member
Sì, è vero: "Novecento" di Baricco è molto più facilmente fruibile, si entra subito nel vivo della narrazione e il ritmo rimane incalzante fino la fine. Tuttavia, secondo me, Tornatore ha tradotto lo scritto in film al meglio. Il sacrificio sulla sveltezza dei tempi è necessario, come ha sottolineato Darida, per meglio assaporare il tutto.
Novecento: nome del protagonista, scelto perché trovato nel primo mese, del primo anno di questo fottutissimo secolo. Un numero come sottolineano i compagni di Danny; un numero che rappresenta tutta un'immensa e duplice realtà: quella singola, impersonata da Tim Roth, e quella poliedrica, frutto dell'amalgama di tutte le vicissitudini degli uomini che hanno fatto la storia di questo secolo. Ciò che Tornatore aggiunge a Baricco è questa visione più larga, più globale, e lo può fare perché il mezzo utilizzato è diverso. Un libro si serve di un unico sistema di codifica: la lingua scritta; il cinema ha innumerevoli potenzialità: l'immagine, il suono, oltre che il parlato. Per questo non si limita a raccontare la storia di questo uomo, ma dipinge le storie di quegli uomini le cui vite si sono intersecate con quella del nostro pianista. Il tempo della storia si dilata proprio per questo. Personalmente ho molto apprezzato l'indagine condotta da Tornatore. Il soffermarsi negli sguardi, negli usi e costumi di prima e terza classe, in ogni favoloso abito stile charleston, in ogni calzino steso qua e là, in ogni volto e nel volto imponente dell'America, nei panni della prorompente statua di Eiffel, non si trovano nel libro di Baricco, anzi in quel contesto sarebbero stati completamente fuori luogo, ma in una composizione cinematografica diventano parte integrante. Sono quelle didascalie implicite necessarie per l'ambientazione della storia. Credo che Tornatore abbia condotto questa scelta consapevolmente, per traslare molto più fedelmente il "Novecento" scritto da Baricco al film, al contrario delle impressioni di Risus.
Novecento spiega più volte, e in maniera diversa, fino al toccante monologo finale, che la sua nave era la postazione privilegiata per osservare il mondo, e proprio per questo motivo, mai aveva sentito il bisogno di camminare davvero per le strade, di città in città. Questo concetto non ci viene trasmesso solo dalle parole, ma anche dall'abilità registica di Tornatore: colloca noi spettatori in un punto di vista privilegiato, come quello del pianista; oggettivamente noi possiamo vedere ciò che vede lui, se non di più. Sarà poi la nostra maggiore o minore sensibilità a permetterci di vedere come lui. Questa empatia con Novecento la possiamo raggiungere anche grazie alla componente sonora e del far musica. Tim Roth improvvisa, suona guardando il mondo (i volti delle persone imbarcate) e il mare. La sua musica rappresenta proprio la varietà del mondo, il correre frenetico, il continuo mutare di emozioni, stati d'animo. La più bella parentesi a proposito è stata proprio quella della melodia ispirata alla ragazza italiana. Un in più, certo, ma espediente necessario per l'evolvere della storia filmica. Le composizioni musicali di Morricone sono l'esempio di come la poesia del linguaggio scritto sia stata tradotta in una delle forme poetiche per eccellenza: la musica. Quanti stati d'animo sono stati analizzati, presi in considerazione, attraverso questo meccanismo? :ad:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
cerco di fare la prima sintesi :YYdory volevi dare anche tu una valutazione al film o era solo un'osservazione tangente alla risposta di darida?

risus: lento, poca azione, soporifero
darida: favola incantevole, sentimentale, vincono le immagini
ValeG: trasposizione filmica del libro al meglio

diciamo posizioni contrastanti, il cineforum si presenta molto interessante TUNZZZ
 

zolla

New member
Il classico esempio della facilità di rendere i romanzi brevi al cinema.Posso citare anche la leggenda del santo bevitore,brokeback mountain o lust caution.Rimane valido il solito commento su Tornatore,bella regia,grande coralità,soliti eccessi già analizzati in Baaria o Nuovo cinema paradiso.Nel complesso giudizio positivo.
 

gondola

New member
Appena finito di guardare.
Devo dire che mi ha annoiato parecchio tanto da guardarlo in due serate :mrgreen: e facendomi una certa violenza :mrgreen: perche' mi sono imposta di finirlo.
Avevo da poco letto il libro che mi era piaciuto molto e volevo vedere il film di cui ne parlavano molto bene, per carita' bella la fotografia i costumi etc ma per il resto una noia mortale, la cosa che mi ha deluso di piu' e' il fatto che come nel libro sia il trombettista a raccontare la storia, che nel libro va bene ma nel film toglie quel che di vero, non mi sono spiegata bene:roll::roll:
...e poi Novecento che dire:roll: nel film sembra un po' toccato ( di testa intendo)poveraccio qualche problema psicologico e' ovvio che ce l'ha e ha pure ragione ma lo fanno sembrare un po' schizzato :??
 

kikko

free member
Splendido film, ricco di emozioni e sentimento.Bellissimi i monologhi (il quadro che parla con il chiodo e quello di novecento alla fine) Io non ho letto il libro però il film trasmette bene certi pensieri difficili da raccontare, Novecento che non ha bisogno di vedere il mondo perchè è il mondo a venire da lui salendo sulla nave, le certezze della vita come il numero dei tasti di un pianoforte a confronto con le incertezze come l'infinità delle persone o delle strade da prendere una volta a terra. Novecento che non scende dalla scaletta per quello che non vede e non per quello che vede.Molto bella anche la scena quando Novecento sembra danzare con il pianoforte trasportato per la sala dal mare agitato. Questi sono i passaggi che più mi hanno colpito e se c'è qualche banalità o qualche battuta scontata che importa,se messe al momento giusto ci possono anche stare. Voto 5/5 :)
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
continuo con le recensioni

risus: lento, poca azione, soporifero
darida: favola incantevole, sentimentale, vincono le immagini
ValeG: trasposizione filmica del libro al meglio
zolla: giudizio positivo
gondola: noioso
kikko: splendido film, ricco di emozioni e sentimento, 5/5

film su cui discutere, visto i commenti anche opposti
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
eccomi anche io a dire la mia su questo bel film di Tornatore, che ho rivisto a distanza di anni dalla sua uscita e di cui non ho mai letto il libro di Baricco da cui è stato tratto.
E' un film che va a corrente alterna, momenti di grande cinema come la sfida o il primo incontro con la ragazza, si alternano a momenti francamente troppo stiracchiati, tanto da rendere il film troppo lungo rispetto all'attenzione che puoi tenere su una storia giocata sulle immagini, le sensazioni e la musica. Io l'avrei scorciato di un bel po', perchè spesso diventa ripetitivo ma è indubbiamente un film d'autore, con belle immagini e momenti emozionanti. I due attori protagonisti sono molto bravi a rendere i loro personaggi, lo stralunato Tim Roth dallo sguardo alla Buster Keaton e l'intenso Pruitt Taylor Vince, perdente con una storia da raccontare. Trovo un po' forzato l'uso del dialetto, troppo macchiettistico, genere in cui Tornatore non riesce molto bene, meglio il lato più sentimentale ed emotivo del film che quello ironico od umoristico. Un film che merita pienamente le quattro stellette.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
aggiungo anche il mio commento, dopo averlo rivisto devo consigliarne la visione a tutti :D


risus: lento, poca azione, soporifero
darida: favola incantevole, sentimentale, vincono le immagini
ValeG: trasposizione filmica del libro al meglio
zolla: giudizio positivo
gondola: noioso
kikko: splendido film, ricco di emozioni e sentimento, 5/5
elisa: bel film a corrente alterna, 4/5
 

Gian

New member
Io purtroppo ho scarsa memoria e uindi onricordo molte cosedel film, ricordo di sicuro che mi è piaciuto molto, penso sia forse il migliore di Tornartore, e ricordo che il finale non era un granchè come quasi tutti i film di Peppino.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Io purtroppo ho scarsa memoria e uindi onricordo molte cosedel film, ricordo di sicuro che mi è piaciuto molto, penso sia forse il migliore di Tornartore, e ricordo che il finale non era un granchè come quasi tutti i film di Peppino.

Tornatore secondo me non riesce mai a chiudere un film, per questo lo allunga fino perdere il finale perchè non vedi l'ora che finisca :mrgreen:
 

Gian

New member
il problema fondamentale di Tornatore è che non sa scrivere, e purtroppo vuole scrivere i suoi film spesso da solo, e quindi poi succede quello che succede.
Nuovo cinema paradiso se non fosse stato per il produttore (Franco Cristaldi) che decise di tagliarlo, nessuno lo ricorderebbe....
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Tornatore scrive un po' anche lo stesso film, come diceva Fellini si scrive sempre dell'infanzia e lui scrive dell'amore che nasce per l'arte, cinema, musica, durante l'infanzia e non ci si distacca più, tutto viene dilatato e visto attraverso questa lente da bambino, Novecento è un bambino che si rifiuta di crescere, è l'eterno Peter Pan che invece dell'isola ha la nave.
 

ayla

+Dreamer+ Member
Nel suo genere non saprei cosa chiedere di più a un film simile. E' una storia magica e delicata, una favola, come alcuni l'hanno già definita, che commuove e fa riflettere. Novecento (ottimamente recitato da Roth) vive nel suo piccolo mondo, nel suo universo con le sue poche cose e l'unico desiderio di suonare, suonare e suonare e vive più felice di tante altre persone che si affannano nel mondo. E' un film bellissimo, toccante ed emoziante che ci ricorda che la vita è immensa, che ci sono miliardi di strade da poter percorrere, milioni di persone e tanti modi di vivere, la nostra felicità e il nostro futuro dipendono solo da noi e dalle scelte che facciamo. 5/5
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
aggiorno :YY

risus: lento, poca azione, soporifero
darida: favola incantevole, sentimentale, vincono le immagini
ValeG: trasposizione filmica del libro al meglio
zolla: giudizio positivo
gondola: noioso
kikko: splendido film, ricco di emozioni e sentimento, 5/5
elisa: bel film a corrente alterna, 4/5
Gian: piaciuto molto, il migliore di Tornatore
ayla: film bellissimo, toccante ed emozionante, 5/5

direi che la maggioranza è concorde sulla valutazione positiva del film
 

~ Briseide

Victorian Lady
Non ho avuto modo di rivederlo, ma commento ugualmente conoscendolo praticamente a memoria.
Trovo questo film, oltre che decisamente superiore al monologo di Baricco, un capolavoro di delicatezza e di disarmante sensibilità. La lentezza con cui scorre la storia è un tutt'uno col flusso di coscienza dell'animo di Novecento, con il suo evolversi, pacato e silenzioso; è, come dire, necessario per la piena comprensione di ciò che avviene entro di lui. Così come per la favolose note di Morricone, che sono lo sfondo ideale per viaggiare tra i turbini di sensazioni, paure e persino di coraggio che animano - respirando musica - l'animo del protagonista, che non ho trovato affatto un po' toccato, tanto per citare gondola. Quel suo essere 'distratto' non è nient'altro che la conseguenza di un punto di vista così distante dal resto degli uomini, da rendere il personaggio indecifrabile ed unico. C'è un pizzico di Novecento in ognuno di noi; forse in me ne ho trovato un grosso pizzico, perchè davvero non mi spiego come altrimenti faccia questo film a farmi sentire emozionalmente inerme, specie al cospetto del discorso finale da pelle d'oca. Eppure sono trascorsi più di 10 anni da quando lo vidi per la prima volta... da allora, nessun altro film ha saputo donarmi così tanto.
Capolavoro.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
aggiungo l'ultima recensione :D

risus: lento, poca azione, soporifero
darida: favola incantevole, sentimentale, vincono le immagini
ValeG: trasposizione filmica del libro al meglio
zolla: giudizio positivo
gondola: noioso
kikko: splendido film, ricco di emozioni e sentimento, 5/5
elisa: bel film a corrente alterna, 4/5
Gian: piaciuto molto, il migliore di Tornatore
ayla: film bellissimo, toccante ed emozionante, 5/5
~ Briseide: capolavoro di delicatezza e disarmante sensibilità
 
Stato
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