Kadare, Ismail - I tamburi della pioggia

elisa

Motherator
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XV secolo: i turchi ottomani combattono in Albania una delle più lunghe e sanguinose guerre che la storia registri. Uno sterminato esercito turco assedia la cittadella albanese di Kruja, mentre, sui monti circostanti, si aggira Scanderbeg con i suoi guerriglieri. Decine di migliaia di soldati tentano di scalare a ogni costo i bastioni insanguinati; accorgimenti e astuzie senza fine vengono posti in atto; la storia del comandante in capo è drammaticamente legata alla presa di quelle mura; occorre espugnare la cittadella prima che rimbombino "i tamburi della pioggia", segnale non solo di un mutamento atmosferico ma anche della fine di ogni speranza di vittoria...

Un grande scrittore albanese, un bel romanzo storico
 

juzz

New member
Questo romanzo mi è piaciuto moltissimo, ha un bel ritmo e la narrazione è uniforme. L'attesa dei "tamburi della pioggia" mi ha ricordato "il deserto dei tartari" anche se alla fine sono due attese completamente diverse. L'atmosfera di decadenza tra le fila dei turchi è molto bella.
Gli amanti dei romanzi storici non dovrebbero perdersi questo libro.
 

Lollina

New member
Appena finito di leggere. Sono sorpresa io stessa da come un romanzo che parla di guerra mi abbia tenuta avvinta fino all'ultima pagina.
Mi ha colpito in particolare la scelta di Kadaré di narrare un episodio della storia che in Albania è considerato una vera e propria epopea scegliendo il punto di vista dell' "altro", il nemico. Anzi, di molti altri: il pavido cronista, il poeta invasato, l’intendente disincantato, il soldato pronto al martirio e quello opportunista e feroce, l’anziano pascià al suo ultimo incarico militare ...
Forse la chiave del romanzo è nell'ultimo sguardo, quello incredulo e rassegnato delle donne sulla follia delle guerre degli uomini...
Consigliato, anche per conoscere qualcosa di più sulla storia di un paese che ci è così vicino.
 
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