Vish Puri è l'investigatore capo della "Privatissimi Ltd", agenzia investigativa specializzata in indagini pre matrimoniali con base a Delhi, India.
Divoratore seriale di grassissimi spuntini, tanto da meritarsi l'assai poco eroico soprannome di 'cicciotto', e in perenne fuga dai consigli del suo medico curante, Vish Puri è il classico detective un po' geniale e un po' comico, ma con la particolarità di essere molto, molto indiano.
Tutto comincia quando nel tranquillo tran tran investigativo di Puri, e dei suoi fidi e improbabili assistenti, si viene a inserire un'indagine diversa dal solito: la ricerca di una domestica la cui misteriosa scomparsa si teme possa essere al centro di una complessa manovra di ricatti e speculazioni edilizie.
A partire dagli elementi base del giallo più classico, si dipana così un intreccio che mescola i colpi di scena e le situazioni più ironiche e divertenti fino alla chiusura imprevedibile e bizzarra.
A me ha ricordato un po' il ciclo di Pepe Carvalho (intendo come personaggio, non nello stile dello scrivere) però più esotico data l'ambientazione così fortemente caratterizzata.
Oltre all'aspetto giallistico (e culinario... evidentemente ormai giallo e cucina vanno spesso insieme) l'aspetto più divertente è infatti l'ironia con la quale vengono descritte, da un autore indiano, le caratteristiche più contraddittorie e divertenti della società indiana.
Divoratore seriale di grassissimi spuntini, tanto da meritarsi l'assai poco eroico soprannome di 'cicciotto', e in perenne fuga dai consigli del suo medico curante, Vish Puri è il classico detective un po' geniale e un po' comico, ma con la particolarità di essere molto, molto indiano.
Tutto comincia quando nel tranquillo tran tran investigativo di Puri, e dei suoi fidi e improbabili assistenti, si viene a inserire un'indagine diversa dal solito: la ricerca di una domestica la cui misteriosa scomparsa si teme possa essere al centro di una complessa manovra di ricatti e speculazioni edilizie.
A partire dagli elementi base del giallo più classico, si dipana così un intreccio che mescola i colpi di scena e le situazioni più ironiche e divertenti fino alla chiusura imprevedibile e bizzarra.
A me ha ricordato un po' il ciclo di Pepe Carvalho (intendo come personaggio, non nello stile dello scrivere) però più esotico data l'ambientazione così fortemente caratterizzata.
Oltre all'aspetto giallistico (e culinario... evidentemente ormai giallo e cucina vanno spesso insieme) l'aspetto più divertente è infatti l'ironia con la quale vengono descritte, da un autore indiano, le caratteristiche più contraddittorie e divertenti della società indiana.
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