D'Alessio, Carlo - Solo la penombra

La storia si svolge in una cittadina della ex Germania Est il 9 novembre 1989, il giorno della caduta del Muro di Berlino. Il protagonista è un anziano maestro elementare in pensione che ha vissuto prima l'esperienza del nazismo e poi quella del realismo sociale, con effetti devastanti che lo hanno spinto a richiudersi in un mondo di ricordi mai del tutto accettati e per questo mai del tutto superati. La caduta del Muro è per lui l'occasione per misurarsi anche con il muro che si è costruito dentro in un confronto drammatico e anche molto poetico, che si svela poco a poco, per indizi e allusioni. Anche per questo non è un libro che si legge facilmente, ha una scrittura collosa e ossessiva, quasi ipnotica che ben restituisce la psicologia tormentata del protagonista. Ma alla fine ne vale la pena. A me è piaciuto anche perché era tempo che non leggevo un romanzo di uno scrittore italiano che tentasse di andare oltre le solite storie di intellettuali o professionisti di mezza età, in crisi per le loro frustrazioni e per le loro irresolutezze. Finalmente un romanzo che ha provato a confrontarsi con la storia più drammatica degli ultimi decenni invece che occuparsi del solito orticello o del solito ombelico, se preferite.
 
Ultima modifica:
Alto