Ad ogni modo a me piace molto la grammatica e mi piace scrivere correttamente, po' con l'apostrofo, perché con l'accento acuto sulla e, etc.
Pregio raro.
In un contesto qual è quello internettiano, essendo la comunicazione verbale del tutto esclusa, per lasciare il posto alla scrittura, sono convinto che non tanto la conoscenza della grammatica, quanto la sua applicazione, sia indice di soggetti interessanti - per la definizione mia personale di interessanti, s'intede.
La selezione [mia] passa attraverso il rapporto dell'interlocutore con il suo linguaggio; tendo ad escludere chi non presta attenzione a quello che scrive, inviando anzitempo e frettolosamente, senza conferire la giusta dignità a quanto egli stesso dalla testa trasferisce su un foglio*. Sorvolo del tutto qualsiasi commento scritto in formato sms, per cui non c'è post con x e k distribuite a piene mani, di cui io conosca il contenuto; va detto che il valore intrinseco di un pensiero espresso in modo pessimo, possa essere di alta levatura, ma la convenzionalità ci insegna che chi fa uso di certe nuove espressioni, spesso è drammaticamente ignorante e/o superficiale - non avrebbe una simile presa il convenzionale se non si accompagnasse della frequenza. Ma tutto questo eccede la richiesta, si sta discutendo degli errori più o meno sporadici.
Ebbene, anche qui la frequenza gioca il suo ruolo: do subito spazio ad opinioni negative non appena errori compaiano, anche di diversa natura, all'interno di post vicini nel tempo. Leggere di una persona, significa vagliarne le competenze, è impossibile non
valutare e non valutar-la: quando l'errore sia reitarato e non corretto per colpevole pigrizia, nonostante tutte le possibili affinità la dissociazione è prossima.
Chi ha rispetto per il proprio pensiero, necessariamente si esprime nella miglior formula possibile, evitando eventuali errori ripetuti nel tempo. Concedere deformazioni al mio consueto modo di esprimermi, equivarrebbe a deteriorare le mie idee; laddove un contenuto è veramente valido, per la stima che l'autore dovrebbe avere di sé, passa per una forma valida.
*Per carità, capita l'errore, e spesso un lavoratore non ha tempo né voglia di correggere, nessuna crocifissione per costoro.