Saviano, Roberto - Gomorra

evelin

Charmed Member
Saviano Roberto e' un giornalista napoletano, il suo libro pubblicato l'anno scorso e' diventato un caso letteraio.
Ho letto in questi giorni che Saviano e' costretto ad andare in giro con la scorta...questo per aver scritto un libro sulla camorra.

Il libro racconta il potere della camorra, la sua affermazione economica e finanziaria, e la sua potenza militare, la sua metamorfosi in comitato d'affari.
Una scrittura in prima persona fatta dal luogo degli agguati, nei negozi e nelle fabbriche dei clan, raccogliendo testimonianze e leggende. La storia parte dalla guerra di Secondigliano, dall'ascesa del gruppo Di Lauro al conflitto interno che ha generato 80 morti in poco più di un mese. Una narrazione-reportage che svela i misteri del "Sistema" (così gli affiliati parlano della camorra, termine che nessuno più usa), di un'organizzazione poco conosciuta, creduta sconfitta e che nel silenzio è diventata potentissima superando Cosa Nostra per numero di affiliati e giro d'affari.
 
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Di lui so solo che ha scritto un libro sulla mafia (questo) e che quindi è costretto ad andare in giro con la scorta. Che tristezza... :?
 

evelin

Charmed Member
Il libro vale la pena leggerlo...
Mi ha molto toccato benche' l'argomento si sa che purtroppo e' una realta!!
 

fra82

New member
Io non ho ancora letto il libro, ma oggi su La Repubblica c'era un suo articolo molto bello. Pensate che non solo è costretto ad avere la scorta, ma ha avuto un'accoglienza pessima da parte di alcuni suoi concittadini che lo accusavano di avere infamato Napoli e di essere un traditore perchè in realtà... la camorra non esiste. Pazzesco!
E' un grande, così come tutti i napoletani che lo stanno appoggiando...
 
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sweepsy

Crazy anarchist!
Io l'ho letto. Devo dire che Saviano ha veramente la mano dello scrittore, coinvolge tantissimo, al di là di quanto sia cruda realtà quella che racconta. Quando l'ho letto ho proprio pensato a questo, al fatto che abbia proprio il dono della scrittura, e non è da tutti, men che meno tra i giornalisti.
 
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calotypyst

New member
Io ho letto un paio di cose interessanti, nell'ordine:

- che questo Saviano è stato citato per plagio da diversi giornali (ha - copiato pari pari omettendo la fonte)

- che questa storia della scorta è una strategia promozionale per vendere qualche copia in più

la seconda notizia mi sembraancora più degna di credibilità se si pensa che è stato citato per plagio e che quindi quelle cose erano sotto gli occhi di tutti, già lette e risapute. ora, se queste cose già si sapevano e a nessun criminale era importato minimamente nulla, perchè ora dovrebbero minacciare uno che riporta plagiandole cose già dette e straripetute?

a voi le conclusioni
 
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evelin

Charmed Member
Non credo che abbia bisogno di usare questi mezzi per far vendere "qualche copia" in piu'.
E' stato messo sotto scorta perche' ha fatto dei nomi, ha parlato di fatti che non a tutti sono andati giu' e ha ricevuto di conseguenza minacce.
 

calotypyst

New member
evelin ha scritto:
Non credo che abbia bisogno di usare questi mezzi per far vendere "qualche copia" in piu'.
E' stato messo sotto scorta perche' ha fatto dei nomi, ha parlato di fatti che non a tutti sono andati giu' e ha ricevuto di conseguenza minacce.
ma se si tratta di cose dette ridette e stradette da stampa locale e nazionale, tv, radio e chi più ne ha più ne metta! ti pare che se fosse vero non avrebbero minacciato già all'epoca gli autori delle inchieste di cui saviano si è indebitamente appropriato?
 
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sweepsy

Crazy anarchist!
Questa notizia mi giunge nuova, dovrei controllare. Mi sembra più che altro un tentativo di screditamento, così a naso. Più che chiedere le nostre conclusioni vorrei che ci fornissi prima ancora tu le fonti cui attingi. I "si dice" lasciano il tempo che trovano.
 
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sun

b
a parte tutto il contorno su questo libro e sullo scrittore che è uscito nell'ultimo periodo, penso che sia un libro da leggere. Interessante e , almeno a me, ha fatto conoscere cose e fatti che non sapevo.
 

sweepsy

Crazy anarchist!
Prendo atto che ancora non è giunta alcuna risposta alle mie domande sulle fonti di tante infamanti accuse. Ma probabilmente dipende dal fatto che la persona in questione non è passata dal forum o comunque non ha letto. Scusatemi se magari sembro insistente, ma ho imparato a verificare sempre tutto ciò che dico, e a chiedere altrettanto a chi dice a me, soprattutto se si tratta di cose gravi.
 

squeeze

New member
Letto un mesetto fa, è scritto bene e purtroppo lui dice cose vere, nonostante il tentativo di sputtanarlo fatto dai "giovani imprenditori" di Casal Di Principe (per i quali la Camorra non esiste). Fa davvero impressione leggere di quanto questo cancro sia radicato nella società, dato che permette di concludere affari con un tornaconto economico altissimo: dall'appalto della TAV Roma-Napoli, andato a una impresa delle loro, allo "smaltimento" rifiuti a un prezzo inferiore di MOLTO (20 cent al kg invece di 70 cent) a quello praticato dalle altre aziende. Si arriva al paradosso che è lo Stato a sfruttare aziende a partecipazione mafiosa per i prezzi vantaggiosi che queste praticano. Le banche danno credito alle imprese, data la loro continua liquidità. E loro possono "usurare" con calma, chè tanto soldi ce ne hanno... Il libro è incredibile per il lavoro che ci sta dietro, per la voglia di ricercare sentenze, capi d'accusa, collegamenti tra le famiglie, faide. Ovviamente ora che Saviano è sotto scorta si deve anche sentire dire che lo fa per pubblicità. E quello che mi fa incazzare è che ho sentito dire "ma chi glielo ha fatto fare, poteva farsi gli affari suoi...". E poi sono i primi a parlare di mentalità mafiosa, di omertà e cose così.
 
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libraia978

New member
Libro sicuramente da leggere e su cui riflettere...soprattutto riflettiamo sul fatto che in Italia chi ha il coraggio di dire la verità...deve viaggiare scortato e perennemente in pericolo di vita...mah!!!
 
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anjo

Senior member
E' molto sospetto chi cerca di denigrare questo libro.
Io vivo nella provincia di Napoli, anche se non propriamanete nel casertano, ma in zone con le stessissime problematicha.
Questo libro è un manuale per chi si occupa di socialità e criminalità nel meridione.
Saviano ha fatto un'analisi. Mi sono chiesto perchè ha chiuso il libro con un grido di ribellione, rassegnata. E poi ci ho riflettuto.
L'attualità della cronaca è solo aneddotica ricorrente, come aneddotica sterile sono gli interventi delle forze dello Stato.
La criminalità organizzata è il problema del meridione; senza la sua eliminazione il sud non si risolleverà mai.
Il "sistema è più forte della mafia che è "solo" un anti-stato. Solo grazie alla morte degli eroi come Falcone e Borsellino, lo Stato si è dotato, forse, di risorse adeguate per contrastarla (procure antimafia, DIA, legislatura adeguata, etc). Adeguate per contrastarla ma sicuramente non per vincerla.
Saviano descrive (ed io sottoscrivo pienamente vivendo nel napoletano) la camorra come un sistema, una rete imprenditoriale intelligente ed autorigenerante: una sorta di cancro in continua espansione, che si è infiltrato e si sta espandendo nella società civile ed imprenditoriale.
Un nemico molto più perfido e pericoloso della mafia, che non ha mai indotto un ragazzo a scrivere "Tutti quelli che conosco o sono morti o sono in galera. Io voglio diventare un boss. Voglio avere supermercati. E poi voglio morire. Ma come muore uno vero, uno che comanda veramente. Voglio morire ammazzato. E' una sorta di terrorismo integralista che sta permeando un sempre maggior numero di ragazzi e di persone sfiancate dalle difficoltà della legalità.
Oltre la reiterata indignazione episodica e le false rassegnate dichiarazioni sul malessere napoletano, la società civile e lo Stato non hanno minimamente percepito la gravità della situazione.
Nel gioco del Risiko, della lotta dello Stato alla criminalità non si riesce mai a capire chi sta vincendo, se lo Stato o la mafia, perchè non c'è nessuno che segna i punti (paesi ed i carri armati conquistati). Non bastano gli arresti una tantum della DIA, i palliativi delle forze sociali allo Scampia di turno, i progetti parassiti sulla legalità, i demagogici laboratori e funerali eccellenti e non.
E' necessario che lo Stato (e forse anche l'Europa) prendano coscienza del tipo di nemico che li contrasta e reagiscano alla subdola guerra in atto con un'azione coordinata, decisa, vincente, definitiva, ma sopratutto chiara nelle azioni e conseguente nei risultati.
Saviano l'ha scritto , ma è chiaro ormai a tutti i magistrati antimafia, la criminalità si vince soprattutto stroncandola sul piano economico.
Devono essere evidenti e pubblicizzati non solo gli interventi delle personalità e gli arresti eccellenti, ma le proprietà, i paesi, le città e magari le regioni conquistate alla criminalità.
Altrimenti, il sistema, dopo la droga, prostituzione, grande distribuzione, e cosi via , assalirà tutti gli altri settori imprenditoriali: presto ci troveremo qualche boss ripulito al posto di Montenzemolo. E non sarà solo l'80 % dei commerciati napoletani a pagare il pizzo.
E non si pensi che è una esagerazione: cento anni di fallimenti mi danno ragione e finora lo Stato, almeno ai punti, sta perdendo.
E poi il sistema ha capito; escluso qualche incidente di percorso subito zittito come l'assassino di Don Diana, non fornirà nessuna forte spinta emotiva che generi un'azione vincente e definitiva dello Stato. Al massimo un'ammazzatina tra di loro con un centinaio di morti all'anno.
......
Oppure è il sud ed in particolare il napoletano, la Las Vegas che lo Stato ha deciso di cedere alla malavita per non aver fastidi nella nordica East Coast?
La criminalità organizzata è il problema del meridione e lo Stato non è capace o non vuole sconfiggerla in modo definitivo, quindi la questione meridionale è irrisolvibile.
Lo hanno capito le migliaia di emigranti, famiglie intere ed aziende che stanno abbandonando il sud: ma è solo una proroga perchè il sistema, come è possibile leggere nel libro di Saviano, si sta espandendo.
E' amaro sperare che anche gli altri abbiano a soffrire del tuo dolore affinchè si accorgano del tuo.
 
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orpheus07

New member
Sto finendo di leggere il libro: trovo che è molto interessante; mette in rilievo alcuni problemi della società. Mi posso sbagliare, ma questi aspetti messi in evidenza dall'autore mi fanno pensare che la mafia, camorra e altri sistemi illegali siano dei mali necessari per il paese, proprio come dice Nicolas Cage nel film 'Lord of war' (il signore della guerra); in cui il protagnista (Cage) è un commerciante di armi, vende e viene pagato con diamanti (i cosiddetti 'blood diamond', i diamanti di sangue) e/o droga.
La droga viene comprata all'estero. Il denaro illegale gira di mano in mano fino a trasformarsi in legale.
Credo anche che i politici siano coinvolti in qualche modo nel 'sistema'.
Ma queste sono solo supposizioni.
 
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klosy

Cicciofila Member
Ho vissuto a Napoli negli ultimi 5 anni (il mio ragazzo è di Napoli) e 2 mesi fa sono tornata nella mia terra, la Sardegna.
Ho letto il libro di Saviano poco dopo l'uscita, perchè amo Napoli ma so quali sono i problemi che gravano su questa città, e so che quasi ci sia abitua a certe situazioni.
Le situazioni descritte da Saviano sono le stesse che ho visto tante volte, ma il dettaglio delle sue descrizioni mi ha lasciato esterreffata, non perchè non ci creda, ma al contrario, perchè so che è cosi, ma leggerlo cosi dettagliattamente fa male.
Non nascondo che mi è scappata anche qualche lacrimuccia di rabbia.



calotypyst ha scritto:
Io ho letto un paio di cose interessanti, nell'ordine:

- che questo Saviano è stato citato per plagio da diversi giornali (ha - copiato pari pari omettendo la fonte)

- che questa storia della scorta è una strategia promozionale per vendere qualche copia in più

la seconda notizia mi sembraancora più degna di credibilità se si pensa che è stato citato per plagio e che quindi quelle cose erano sotto gli occhi di tutti, giÃ* lette e risapute. ora, se queste cose già si sapevano e a nessun criminale era importato minimamente nulla, perchè ora dovrebbero minacciare uno che riporta plagiandole cose già dette e straripetute?

a voi le conclusioni

Son passati più di due mesi da questo messaggio e non so da dove tu abbia estrapolato queste parole, ma ti dico solo questo (a te e a chi crede a ciò che hai scritto):
io sono convinta che l'intento di Saviano fosse solo quello di informare, e di certo non quello di cercare visibilità, tanto più che quello che ha scritto è tutto vero, per questo credo che sia un libro che può essere capito appieno solo dai napoletani o da chi a Napoli ci ha vissuto e ci vive, perchè sappiamo benissimo che tutto quello schifo esiste, ma a volte lo nascondiamo anche a noi stessi.

Ti domandi come mai tutti sanno che la situazione è questa ma solo Saviano ha avuto bisogno della scorta?
Per il semplice motivo che tutti sanno ma nessuno parla e fa i nomi, nessuno è entrato cosi nei dettagli e nessuno ha descritto per filo e per segno qual è davvero la situazione nelle periferie.

Ripeto: amo Napoli ma quei problemi ci sono, e l'autore del libro ha fatto bene a mettergli in luce.
 
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Alfredo_Colitto

scrittore
Le cose che dice Saviano erano state dette da altri, è vero. Sui giornali, alla televisione.
E allora come mai ha la scorta?
Ma perchè lui oltre a dire le cose ha fatto i nomi, ha spiegato i meccanismi. Vi sembra una differenza da poco?
 
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klosy

Cicciofila Member
Alfredo_Colitto ha scritto:
Le cose che dice Saviano erano state dette da altri, è vero. Sui giornali, alla televisione.
E allora come mai ha la scorta?
Ma perché lui oltre a dire le cose ha fatto i nomi, ha spiegato i meccanismi. Vi sembra una differenza da poco?

Esatto, è proprio quello che ho detto io.
Inoltre, è vero che di camorra si parla spesso, ma letta sui giornali sembra quasi una cosa lontanissima da noi, come quando leggiamo della guerra in Iraq o in Afghanistan, ci commuove e ci indigna ma poi pensiamo ad altro, magari al nostro vicino di casa con l'influenza.

Inoltre il libro è uscito quasi 2 anni fa, poco dopo che la camorra aveva subito un duro colpo a causa delle faide interne, è stata una botta ancora maggiore per questo motivo.
 
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