Allen, Woody - La Rosa Purpurea del Cairo

zolla

New member
Deliziosa piccola opera del nostro Woody,che su una base non inedita,come l'interazione tra schermo e vita reale,intesse un vero divertissement.La storia d'amore tra l'attore che esce dallo schermo e la spettatrice ottimamente interpretata da Mia Farrow,è delicata,piena d'ironia con simpatici paradossi quando non vuole più rientrare nello schermo. Non un capolavoro,ma un film che si lascia vedere con piacere.
 
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darida

Well-known member
Bello! Un film senza Allen attore mi ci voleva :mrgreen: pausa please
Molto carina, anche se non inedita, l'idea dell'attraversamento dalla realtà alla finzione e viceversa.ben equilibrato, tenero e ironico. Inoltre anche la recitazione alla Clint Eastwood (con e senza cappello) di Mia Farrow-attrice che secondo me non regge il confronto con Diane Keaton- mi ha convinta :D
 

Vesper

New member
Mi trovo tutto sommato d'accordo con Darida. Pure a me ha fatto piacere vedere un film senza Allen, non perche' non lo apprezzi come attore, ma perche' dopo un po' diventa ripetitivo e una pausa ci voleva.
Il film mi e' piaciuto e, come avete gia' detto, e' carino l'espediente dell'attore che esce dallo schermo e si innamora della protagonista.
Inizialmente pensavo fosse un po' noioso come film, invece mi e' piaciuto ed e' stato leggero e scorrevole, per quanto anche io non lo consideri uno dei migliori lavori del regista.
 

calipso

New member
The Purple Rose Of Cairo, 1985.
Premesso che Woody Allen è uno dei miei registi preferiti in assoluto, il mio commento sul film non può che essere positivo. Personalmente amo di più i film in cui recita anche Allen ma quelli senza sono comunque da apprezzare.
Cecilia è la donna disillusa e sognatrice in cui tutte le donne, guardando il film, si identificano. Questa prova del "cinema nel cinema" è davvero interessante, in cui realtà e fantasia si fondono e per scoprire alla fine, che anche se la realtà sembra la scelta più indicata non sempre è quella che porta alla felicità.

Una pellicola dolceamara che si allontana un pò dai consueti temi del regista ma nonostante tutto un gioiello, un must per ogni appassionato del cinema alleniano.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
insieme a Zelig è il film che preferisco di Allen, proprio perchè non risponde al suo solito clichè battutistico ma esplora il mondo dell'immaginario, come attraverso lo specchio, Mia Farrow un'Alice alla rovescia, tenera e piena di speranza. E' un grande inno al cinema e alla sua potenza salvifica.
 

ayla

+Dreamer+ Member
Anche a me questo film è piaciuto molto, l'ho trovato simpatico, dolce, tenero e un pò malinconico e triste, due estremi che però nel film si fondono bene in Cecilia. (La Farrow comincia a piacermi molto, quasi di più della Keaton, ha uno sguardo tanto semplice ma incantevole!!!):D
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Anche a me questo film è piaciuto molto, l'ho trovato simpatico, dolce, tenero e un pò malinconico e triste, due estremi che però nel film si fondono bene in Cecilia. (La Farrow comincia a piacermi molto, quasi di più della Keaton, ha uno sguardo tanto semplice ma incantevole!!!):D


anche io preferisco come attrice Mia Farrow a Diane Keaton, la trovo più versatile e completa, capace di sfumature recitative molto personali che invece nella Keaton sono un po' fisse, stereotipate.
 

Dorylis

Fantastic Member
anche io preferisco come attrice Mia Farrow a Diane Keaton, la trovo più versatile e completa, capace di sfumature recitative molto personali che invece nella Keaton sono un po' fisse, stereotipate.

Sono d'accordissimo! Mia Farrow è un personaggio molto delicato ed elegante, capace di mille sfumature espressive!

In questo film scopriamo che il cinema è fatto dalla stessa materia dei sogni, e come possibile evasione dalla realtà quotidiana, aiuta a viverla meglio. Bellissimo il confronto fra realtà e finzione, fra imprevedibilità e perfezione!Cecilia è l'unico personaggio non del tutto sconfitto in questo rapporto, alla fine il sorriso è tutto, la fantasia non esisterebbe se non ci fosse la realtà o viceversa.. Quindi perchè scegliere?
Un piccolo gioiello, da vedere!
 

Shoofly

Señora Memebr
Ho scoperto che l'idea del film non è proprio tutta farina del sacco di Woody: c'è un episodio della prima serie di Ai Confini della Realtà, intitolato Il Sarcofago (= The Sixteen-Millimeter Shrine, 1959) che sembra proprio il progenitore della Rosa. Il grande Rod Serling fa sempre scuola. TUNZZZ

 

LowleafClod

e invece no
Finalmente sono riuscita vederlo, è un capolavoro questo film :). Favolosa e magica la storia, senza un finale con un lieto fine ma con il sorriso di lei che torna a formarsi appena rientra nel cinema per vedersi un film. Mi rimarrà sempre impresso il momento in cui Tom Baxter si gira e inizia a parlare con Cecilia. E' il film che interpreta l'immaginario che tutti gli amanti dei grandi schermi potrebbero sognare. Musiche molto belle. Questo lavoro di Allen ha i miei pieni voti!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Adorabile! Per me magico e geniale, sia nell'idea che nella sua rappresentazione :YYNon solo far interagire il mondo reale con quello cinematografico, ma indugiare sul modo in cui un personaggio di un film si cimenta nello sconosciuto mondo reale...e poi non è mica finita qui :mrgreen:
Un film che fa sbizzarrire i sognatori...e che li fa tornare velocemente alla realtà :mrgreen:
Ma il cinema rappresenta ancora una via d'uscita che restituisce il sorriso sulle labbra e che ci riporta, nonostante tutto, con piacere al sogno...purché esso rimanga tale...
 
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