Olmi, Ermanno - Il mestiere delle armi

elisa

Motherator
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Il mestiere delle armi narra un pezzo di storia italiana, il tentativo da parte del soldato di ventura Giovanni dalle Bande Nere di fermare le truppe lanzichenecche di Carlo V che scendono verso Roma per saccheggiarla e punire il Papa reo di un voltafaccia, Giovanni verrà tradito dal Duca di Ferrara che fornirà dei cannoni che risolveranno la battaglia a favore dei tedeschi e dal Marchese di Mantova, che lascerà passare i lanzichenecchi mentre impedirà il passaggio a Giovanni. La seconda parte del film è incentrata sull'agonia di Giovanni, ferito a morte da un pezzo di artiglieria.

Il film è molto bello, girato in modo molto rigoroso, in un clima cupo e riflessivo che fa vedere la guerra di 500 anni fa così simile a quella di oggi, non dal punto di vista tecnologico ma nella stupidità dei potenti riesce ad influire in modo determinante sul destino dei popoli e come la "sporca guerra" riesca a creare degli eroi nel modo più paradossale, persone che hanno scelto il mestiere delle armi e che si ritrovano a diventare loro malgrado degli eroi.
 

zolla

New member
Gran bel film, il rigore storico unito a una pregevole ambientazione ne fanno una delle migliori opere tra quelle più recenti di Olmi
 

Kelly

alienato
Famiglia contadina e II Guerra Mondiale: ecco la semplicità di Olmi, caratteristica che noto nelle sue pellicole (diamo pure il nome di opere), dove traspare la figura dell'animo genuino.

Nelle immagini prive di colore, di vivace espressione, come appunto per il film "Il mestere delle armi" c'è un coinvolgimento totale: la fredda e desolata campagna, grigi castelli e la triste nebbia che contorna la guerra.
Quasi come documentario, il regista ci fa luce su cosa era il medioevo; una fotografia sulle armi, sugli eserciti, sulle strategie, sui stati d'animo e appunto la tanta sofferenza.



 
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