Hitchcock, Alfred - Il caso Paradine

elisa

Motherator
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Maddalena Paradine è una dark lady dal dubbio passato che viene accusata di aver assassinato il marito, l'avvocato Keane ne prenderà la difesa, convinto della sua innocenza e se ne innamorerà mettendo a repentaglio matrimonio e carriera. Ma la donna non sarà riconoscente degli sforzi che lui fa per salvarla dal patibolo. Un finale convulso porterà a un lieto fine per l'avvocato, molto meno per la donna che difendeva che svelerà tutti i retroscena del delitto.
Un film riuscito a metà secondo me, forse perchè gli attori non erano quelli che Hitchcock desiderava, Greta Garbo al posto di Alida Valli e Lawrence Olivier al posto di Gregory Peck, che però regala il giusto grado di tensione e di coinvolgimento fino alla fine. Girato in un'aula di tribunale per tutta la seconda metà del film è un melodramma giudiziario sempre all'altezza del maestro.
 

fabiog

New member
Ho visto la prima volta questo film qualche anno fa e non mi convinse per niente, l'ho rivisto recentemente e continua a non convincermi.
A parte per l'interpretazione di Gregory Peck, ottima, per il resto non l'ho trovato all'altezza di Hitchcock. La trama è scontata, la tensione l'ho sempre trovata a zero, di figure di femme fatale ne sono state dipinte sicuramente di migliori.
Insomma non mi è piaciuto per niente
 

Ondine

Logopedista nei sogni
L'ho rivisto l'altra sera e trovo che la bellezza di questo film sia proprio la mancanza di suspense. Secondo me è un film incentrato non tanto sulla trama ma sui piccoli particolari visivi, sulle espressioni, sullo stato interiore di una donna che all'improvviso si ritrova in carcere perdendo gli agi a cui era abituata (emblematico è il cambiamento esteriore di Maddalena, dapprima sensuale con i capelli sciolti e poi mano a mano più fredda, irrigidita nello chignon che mette in evidenza la durezza del suo sguardo glaciale).
Trovo Alida Valli semplicemente splendida nel suo abito nero su cui spiccano i suoi occhi azzurri, imperscrutabili, nella sua posa implosiva e carica di mistero. Ha un aspetto estremamente dignitoso, anche quando nel finale cede ai suoi sentimenti mantenendo un autocontrollo assoluto e affascinante. Gregory Peck in questo ruolo mi è piaciuto perché interpreta molto bene un uomo combattuto, il discorso di congedo con i suoi tentennamenti, con il suo sguardo nel vuoto, è quanto mai convincente e coinvolgente, per tutto il film aleggia nel suo personaggio un senso di incertezza e si assiste ad una lenta discesa nella perdizione (sebbene sia tutto interiorizzato perché dal di fuori la sua condotta rimane ineccepibile). Grande importanza hanno le profondità di campo, soprattutto quelle in tribunale quando entra ed esce Latour e la signora Paradine viene ripresa di spalle e poi ruotandole intorno creando una dimensione parallela tra Maddalena ed André che non incroceranno mai lo sguardo ma sentiranno la loro reciproca presenza nello spazio ed infine quando l'avvocato Keane si congeda tutto il suo tormento è marcato da un'inquadratura dall'alto che rende l'intera scena ancora più drammatica. Non è un film appariscente ma è una piccola perla.
 
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