Belyi,Andrei-Io sono nelle parole

shvets olga

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Io

sono nelle parole

così languidamente

muto.

Sono maschere le mie sentenze.



E –

racconto

a voi

tutti:

racconto

favole, -



poiché

così mi è destinato,

ma non comprendo

per qual motivo; -



poiché

da tempo ogni cosa è fuggita nel buio;

poiché

poco importa

ch’io lo sappia o lo ignori; -

poiché

mi attedio dovunque:

poiché

la favola

-smeraldina-

in cui

ogni cosa è diversa…



poiché

si ha voglia di svaghi

a dismisura;

poiché

la penosa

esistenza

ha per tutti

la stessa conclusione…



poiché

infine,

a che scopo

questo inferno?



Poiché

una sola è la fine

per tutti…



E

in

me

si leva una risata

sopra

il destino

di tutti –

- e -

- su -

- me stesso!…

1922

(trad. di A.M. Ripellino)

Поется под гитару

Я -
Словами так немощно
Нем:
Изречения мои - маски...

И
Рассказываю
Вам всем -
- Рассказываю
Сказки,-

- Потому что -
Мне так суждено,
А почему -
Не понимаю;-

- Потому что -
Все давно ушло во тьму,
Потому что - все равно:
Не знаю, или знаю...

Потому что мне скучно - везде...
Потому что сказка - изумрудная,

Где -
Все - иное...

Потому что так хочется в брызнь

Утех;
Потому что: трудная
Жизнь
у всех -

- С одною развязкою...

Потому что,-
- Наконец,-

- Зачем
Этот ад?

Потому что -
- Один конец
Всем...

И во мне подымается смех
Над
Судьбою
Всех -
- И -
- Над
Собою!..


Andrei Belyi nacque 26.10.1880
 

Vladimir

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Benché Ripellino fosse un genio della traduzione e della slavistica italiana, aveva dei limiti anche lui. Non si riesce a rendere la musicalità di questa poesia. Belyj era ossessionato di ritrovare la musica primitiva, quella degli antichi greci, e questa poesia rientra in quel progetto. La versione di messer Angelo Maria è piuttosto una rielaborazione del testo russo, piuttosto che una traduzione filologica.
 
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