Allen, Woody - Crimini e misfatti

Vesper

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Crmini e misfatti (1989) - Regia: Woddy Allen; Cast: Woody Allen, Martin Landau, Anjelica Huston, Mia Farrow, Claire Bloom, Alan Alda, Jerry Orback.

Trama:
New York: due storie parallele si sfiorano nella società medio-alta borghese ebraica: un noto oculista, Judah, tradisce da anni la moglie per l'ex hostess Dolores, innamorata del medico e sull'orlo di una crisi di nervi, che arriva al punto di perseguitarlo e minacciarlo. Il documentarista Cliff Stern, deluso della sua vita e del suo rapporto coniugale, vede in Halley, che lavora nel mondo del cinema, la via d'uscita ai suoi problemi. Halley è però sedotta dal miliardario Lester, uomo di successo e dalla dubbia moralità che la ricopre di attenzioni. Nel frattempo Judah, impossibilitato a tenere in piedi la doppia vita e incapace di tenere a freno Dolores, si rivolge al fratello criminale per risolvere la questione. Cliff s'innamora di Halley e cerca di ritagliarsi una posizione girando, suo malgrado, un documentario su Lester. Dolores viene uccisa dal fratello di Judah, che fa sparire ogni traccia: Judah entra in una crisi di coscienza in cui non riesce a vedere la fine, essendo il mandante del delitto. Tempo dopo, durante un ricevimento, Cliff e Judah si ritrovano casualmente a parlare: il primo, ormai separato e senza aver mai conquistato Halley (che ha scelto il ricco Lester), il secondo che ha elaborato la sua azione, giustificandola e vivendo una vita felice senza rimpianti. (da Wikipedia)


Questo film riprende un po' le tematiche care a Woody Allen e, a differenza di altri suoi film, le condisce con un tocco noir e un omicidio. Mi ha ricordato molto Match point, Sogni e delitti e in maniera minore Scoop (o forse dovrei dire il contrario visto che Crimini e misfatti è cronologicamente anteriore agli altri 3), che si distinguono appunto per un'atmosfera più cupa. Questo mix di generi mi piace molto, infatti questo è uno dei film di Allen che ho apprezzato maggiormente fino ad ora. Non so se possa essere considerato oggettivamente uno dei suoi lavori migliori, però posso dire che è uno di quelli che incontra maggiormente i miei gusti.
 

calipso

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E' una sorta di Match Point più maturo anche se, paradossalmente, il film è stato girato anni prima.

Crimes and mesdemeanors anticipa i temi di Match Point, spostando però l'azione a Londra; anche Scarlett Johansson in un'intervista confermò proprio che la fonte d'ispirazione per il film fu Crimini e misfatti.

In quest'ultimo si pone maggiore attenzione al rapporto uomo-Dio, il simbolismo è molto accentuato - Judah Rosenthal è un oftalmologo affermato ma nonostante ciò sembra non riuscire a "vedere" cosa si cela realmente dietro i misteri dell'universo, mentre il Rabbi Sam Waterston che sta gradualmente perdendo la vista possiede una fede e un ottimismo incrollabili.

A me non ricorda Scoop - anche perché quest'ultimo è un giallo in chiave comica e direi che si avvicina di più ad altri lavori come Brodway Danny Rose, per citarne uno, in cui la realtà cupa e grottesca della vita di un gangster si intreccia con le imprese comiche di Danny Rose - uno dei tanti impresari teatrali che Allen ama portare in scena, come appunto il co-protagonista di Scarlett Johansson in Scoop, Sid Waterman.
 
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zolla

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Un grande film,molto pessimista,che mette in evidenza quanto si possa convivere con la colpa,dopo che ci si è fatta l'abitudine,e che,soprattutto,si è trattato solo di un incidente di percorso per tornare a una vita serena e normale. Come giustamente hanno fatto rilevare le amiche che mi hanno preceduto nel commento,anticipa i temi poi sviluppati ancor più pessimisticamente in Match Point.Tra le opere agrodolci di Allen è una di quelle che preferisco,con una complessità e una coralità di attori solitamente inusuale in lui. Certamente nella mia personale top ten del regista.
 

darida

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Mi unisco al coro dei consensi,trovo molto bello questo film di Allen e, sempre come gia' detto, anticipa un tema che verra' poi riproposto in Match Point :)
film altrettanto bello, anticipo io :wink: :D
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
a me invece è piaciuto così così, troppo moralista l'atteggiamento di Allen, troppi discorsi filosofici che secondo me appesantiscono il film, troppo cerebrale e anche gli attori li ho sentiti poco sciolti, quasi ingabbiati nelle loro parti dove ognuno di loro doveva dare un significato morale al suo personaggio, e poi un po' mi ha stancato il teatrino di tutti che tradiscono tutti, del caso che crea le relazioni e che le coppie più improbabili sono quelle che si combinano meglio. Ho trovato altresì deliziosi i duetti di Allen con la nipotina e sinceramente umano il personaggio della sorella sfortunata negli incontri amorosi.
 

ayla

+Dreamer+ Member
Ecco un altro bel lavoro di Allen: un film profondo e cinico che riesce a fondere la comicità e la tragedia affronatando temi sicuramente forti come la religione, il rimorso e la "giustizia".
 

Apart

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Concordo anch'io che sia un anticipo di Match point, la differenza è che qui c'è più spazio ai monologhi e ai dialoghi, alle riflessioni. Son due modi differenti di esprimere lo stesso tema.
E' un bel film, che pone tante domande esistenziali. Ci sono tante belle scene, ed c'è un gran bel finale, in cui l'incontro di Cliff e Judah è quasi un confronto.
 
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