Melodia, Elena P. - Buio. My land

TRAMA:
Diciassette anni, bellissima, apparentemente sicura di sé ma fragile e inquieta, Alma ha un solo credo: "Sorrisi e lacrime possono essere molto pericolosi se lasciati fuori controllo". Se lo ripete ogni mattina, quando esce di casa per affrontare la Città là fuori e cammina sotto un perenne cielo grigio, diretta a scuola con il suo zaino, rigorosamente viola. Tutto ciò che Alma adora è viola. Come la copertina del quaderno che ha comprato in una strana cartoleria del centro pochi giorni prima, quando tutto ha avuto inizio e la sua vita ha cominciato a scivolare in un assurdo incubo senza fine. Una serie di efferati omicidi sta infatti trasformando in realtà i racconti che Alma scrive di notte, come in preda a un'inspiegabile trance, rendendosi conto solo al suo risveglio che i deliri di paura e violenza affidati alle pagine di quel quaderno anticipano le mosse dell'assassino. Mentre la polizia indaga senza risultati e i giornali si scatenano, Alma si ritrova sempre più isolata, alle prese con qualcosa di grande e oscuro, che sfiora la natura stessa del Male e che pure sembra riemergere dal suo passato, insieme ai continui, lancinanti mal di testa che la assalgono come per avvertirla di qualche pericolo. Soltanto Morgan, il ragazzo più misterioso e sfuggente della scuola, i cui incredibili occhi viola sanno leggere nel suo cuore come nessun altro, sembra in grado di fornirle le risposte sulle sinistre presenze che le si addensano intorno.

Devo dire che ci ho messo un paio di capitoli prima di entrare nel mood del romanzo. I suoi ambienti cupi, i suoi protagonisti. Una volta lasciatomi catturare però, da questa storia, non sono più riuscita a smetterla.
Ora aspetto con curiosità il prossimo capitolo :wink:
 

Max P

Dreamer Member
La storia è piacevole e curiosa, ed il libro si legge velocemente, ma questi sono gli unici punti a favore secondo me. Il susseguirsi degli eventi è troppo prevedibile, basta un indizio per capire chi è, o cosa sta per accadere, con esclusione solamente del mistero principale. I dialoghi troppo spesso artificiosi o banali, costruiti per dare informazioni al lettore o ai fini della storia stessa, e non invece ragionamenti "autonomi" dei personaggi. Alcuni eventi sono trattati in maniera troppo superficiale, rendendo addirittura il comportamento del personaggio inverosimile secondo me. Non un libro che consiglierei.
 
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