Giménez Bartlett, Alicia - Riti di morte

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
"Riti di morte" è la prima avventura investigativa della coppia Petra Delicado, ispettore della policía nacional di Barcellona, e Fermín Garzón, suo vice. E dato che siamo in effetti alla prima uscita, Giménez-Bartlett presenta distesamente i suoi due personaggi. Petra è emersa da poco da una crisi esistenziale - il naufragio di due matrimoni, un lavoro di avvocato che non l'appagava -, è entrata in polizia dove, in quanto donna - sostiene lei - è stata parcheggiata negli archivi, fino a questo caso spinoso e scabroso: un violentatore seriale che lascia un tatuaggio sulle sue vittime ("il fiore" lo denomina Garzón, con una delle sue frequenti metafore, immaginifiche e popolaresche insieme). Garzón, invece, viene dalla Spagna più interna e più pigra, Salamanca; è lento, grasso, leale, carico di esperienza e di pregiudizi, ma ricco di uno spirito sorprendentemente rapido nel superarli. E l'investigazione si articola mentre i due animano la loro schermaglia che sembra quasi un gioco erotico sublimato: Petra disprezza provoca e tormenta, Fermín cede resiste e abbozza e poi trova una uscita che persuade e conquista il suo capo. Intanto, secondo un ritmo narrativo che è divertimento, intorno a questo duello si consolida la scorza dura che rende un'amicizia anche una macchina di investigazione formidabile.
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
La lettura di questo libro è stata gradevole, più che altro per i due personaggi, che entrano subito in simpatia. La trama è semplice, un po’ piatta forse, senza suspense o grandi colpi di scena. Comunque si lascia leggere tranquillamente.
 

mado84

New member
concordo, il libro non mi aveva preso molto per la trama ma il pesronaggio di Garzon colpisce subito per i suoi modi di fare
 

elesupertramp

Active member
Prima indagine dell'ispettore Petra Delicado, alle prese con una serie di stupri.
La trama mi è parsa sin da subito piatta e le indagini sono condotte con una lentezza esasperante....l'autrice indugia troppo, secondo me sui rapporti personali tra in due neo colleghi e sulle loro vicende private.
Non è decisamente un giallo avvincente, in alcuni passi anzi decisamente banale ed infantile in modo irritante.
Ma è il suo primo romanzo...non escludo di darle un'altra possibiltà: chissà che con un po' di mestiere non sia migliorata.
Voto:2/5
 

isola74

Lonely member
Pensavo peggio leggendo le altre recensioni:mrgreen: Lettura gradevole, sicuramente continuerò un altro po' con Petra Delicado....
 

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Prima indagine dell'ispettore Petra Delicado, alle prese con una serie di stupri.
La trama mi è parsa sin da subito piatta e le indagini sono condotte con una lentezza esasperante....l'autrice indugia troppo, secondo me sui rapporti personali tra in due neo colleghi e sulle loro vicende private.
Non è decisamente un giallo avvincente, in alcuni passi anzi decisamente banale ed infantile in modo irritante.
Ma è il suo primo romanzo...non escludo di darle un'altra possibiltà: chissà che con un po' di mestiere non sia migliorata.

Concordo in tutto: era un'autrice che mi stuzzicava da anni, ma la lettura di questo primo libro è stata abbastanza deludente. Assassino facilmente intuibile e riflessioni metafilosofiche/esistenziali che ci potevano anche stare all'inizio, ma poi sono diventate troppo pesanti e hanno reso fastidioso lo scorrere degli eventi.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Il giallo è molto leggero e un po' lento, l'assassino da un certo punto in poi è facilmente intuibile ma il contorno è molto gradevole, a partire dai due simpatici protagonisti ben delineati, che crescono l'uno grazie all'altro; Petra modifica un po' i suoi modi bruschi grazie ai rimproveri di Garzon e lui pian piano sembra abbandonare i pregiudizi sulle donne in polizia. L'autrice probabilmente è più brava a scrivere storie concentrate sui personaggi che sulla trama, mi è piaciuto molto anche il modo in cui ha descritto la famiglia del sospettato.
 
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