Orwell, George - 1984

1984. Il mondo è diviso in tre immensi superstati in perenne guerra fra loro: Oceani, Eurasia ed Estasia. In Oceania, la cui capitale è Londra, la società è governata secondo i principi del Socing, il Socialismo Inglese, dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c'è legge scritta. Niente, apparentemente, è proibito. Tranne pensare, se non secondo i dettami del Socing. Tranne amare, se non con il fine esclusivo di riprodursi. Tranne divertirsi, se non con i programmi televisivi di propaganda. Tranne vivere, se non secondo gli usi e costumi imposti dall'infallibile e onnisciente Grande Fratello, che nessuno ha mai visto di persona. Ovunque grandi manifesti che lo ritraggono, con i suoi grossi baffi neri, ovunque slogan politici da lui ideati: "La guerra è pace"; La libertà è schiavitù"; L'ignoranza è forza". Da loro rifugio, in uno scenario desolante da Medioevo postnucleare, il protagonista, Winston Smith, l'"ultimo uomo in Europa" (questo il titolo che avrebbe preferito l'autore) e Julia, la sua compagna, lottano disperatamente per conservare un granello di umanità"

Io adoro i quarti di copertina dei libri, e trovo che nulla sappia descriverli meglio. Questo libro è il mio assoluto in preferito, un libro che davvero mi ha preso mente e corpo, e che rileggerei all'infinito. La trama è assolutamente fantastica, e Orwell scrive benissimo. Lo consiglio veramente anche per capire da dove nasce il termine "Grande Fratello" :wink: . Una piccola curiosità: il titolo scelto fu 1984 poichè il libro fu scritto nel 1948, e quindi l'autore decise di invertire le ultime due cifre, pensando ad un futuro molto lontano.

Voto 10/10!

Ecco qui l'immagine del Grande Fratello a cui si riferisce il libro: http://www.internetactu.net/wp-content/documents/1984BigBrotherPoster_nazi.jpg
 
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elisa

Motherator
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Da leggere, il 1984 è passato da 23 anni e non è più fantascienza...
 
è uno tra i miei libri preferiti!ha cambiato il mio modo di vedere le cose e penso che sia una delle cose piu belle che possa fare un libro.
 
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darseven

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1984 è anche tra i miei libri preferiti. L'obiettivo preso di mira da Orwell (anche con La fattoria degli animali) era chiaramente il comunismo, ma il romanzo oggi rappresenta una denuncia contro ogni forma di regime liberticida e di prevaricazione nei confronti dell'individuo. Fosse vivo, forse Orwell se la prenderebbe coi media...
 

darseven

New member
Caro Poirot, fermo restando che Orwell ce l'aveva molto probabilmente contro entrambe le ideologie (tanto è vero che l'immagine del Grande Fratello pare fondere i volti di Stalin e Hitler), e più in generale contro il totalitarismo, io credo che:

- anzitutto la data di pubblicazione del romanzo, successiva all'epilogo della II guerra Mondiale, faccia pensare che il problema serio che si poneva nella nuova scena internazionale caratterizzata dalla contrapposizione fra blocchi (tematica presente in 1984) fosse il consolidamento del blocco sovieto, laddove invece il regime nazista era stato ormai liquidato:

- il modello del Socing pare ricalcato su ideali di egualitarismo e collettivizzazione molto più prossimi alla ideologia comunista;

- anche la decadenza morale, l'impostazione materialistica della vita, la cronica penuria delle risorse, la divisione classista della società, la ferrea censura, il controllo della cultura e finanche della lingua presenti nello scenario orwelliano richiamano più da vicino la critica alla Russia sovietica, che costituiva allora il nuovo reale pericolo.

Con questo, senza pretesa di convincere nessuno, voglio dire che secondo me Orwell vide sicuramente anche nell'esperienza nazi-fascista un modello negativo di riferimento, ma nel momento in cui scrisse il romanzo, ossia nel '48, probabilmente ebbe come bersaglio polemico il modello sovietico, soprattutto considerando il prestigio che l'Urss aveva conseguito all'indomani della IIGM.

Saluti
 
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zolla

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uno dei grandi libri del 900,assieme alla fattoria degli animali...x fare una battuta ricordo che sul finire dell'83 qualcuno cercava x l'anno successivo l'agenda di un certo orwell!vero che l'ignoranza nn ha limiti!
 

darseven

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Ieri notte (pensate un po') mi è venuta in mente questa riflessione sul romanzo di Orwell: forse 1984 è considerato più come una pamphlet contro le dittature che come un capolavoro della letteratura. Che ne dite?
Sul perchè di questa considerazione del libro di Blair io mi sono dato una prima risposta. Cercherò di spiegarmi. L'Autore, nell'ultima sezione del romanzo, vuole narrare il tradimento e le torture di Smith, descrivendo con dovizia l'applicazione pratica delle tecniche di lavaggio del cervello e di "bispensiero" già ben riferite nella prima parte. Entrando, come direbbe un giurista più che un letterato, nel "merito" della trama, ho notato questo: se la vicenda del protagonista si fosse conclusa così come era iniziata, cioè con la protesta interiore di Smith, il suo rifiuto del regime, l'adesione a sentimenti e valori "umani", e soprattutto l'inquietudine di considerarsi un eversivo e il timore costante di essere scoperto: in sintesi, se la vicenda di Smith fosse rimasta fino alla fine una vicenda "interiore", dell'uomo solo di fronte alla società massificatrice, probabilmente Orwell avrebbe potuto essere avvicinato agli scrittori esistenzialisti (tipo il Camus de Lo Straniero) e la sua opera avrebbe avuto una maggiore considerazione anche come riflessione sull'individuo, oltre che sulla società di regime. La parte finale denota qualche intento realistico di troppo, quello di entrare dentro la camera della tortura e descrivere la lenta ma inesorabile riconversione forzata del protagonista. Ebbene secondo me proprio quest' ultima parte, benchè avvincente, è la meno riuscita del libro, da un punto di vista strettamente letterario.

Certo, pretendere di ridiscutere la trama di un grande romanzo è troppo, e mi scuso per l'ardire. E poi, Orwell, da buon giornalista inglese, non poteva che essere legato al pragma, cioè alla narrazione di fatti, senza limitarsi alle vicende interiori del potagonista, che da sole non avrebbero dato completezza alla vicenda. Perciò, tenuto conto anche delle necessità storiche che premevano sull'estro creativo dello scrittore e del fatto che il ricordo degli orrori della guerra era ancora molto vivo, alla fine lo scopo di denuncia non poteva non prevalere sulla mera riflessione filosofica.

In ogni caso, 1984 rimane un grande libro sempre attuale, che consiglio a tutti di leggere.
 
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Uno dei libri che preferisco. 1984 xchè non si poteva parlare di 48, l'ora dell'odio (che attualmente è solo + subdola e che purtroppo non ha + un tempo limitato), the Big Brother, Victory Cigarettes, Victory Gin, il modo in cui abbrevia i ministeri "minitruth" che evidenzia appunto una "miniverità" e poi una minigiustizia e così via. L'ho letto anch'io nella lingua originale e ho notato quanto fosse appropriato l'utilizzo dei suoi termine, tutto rimanda a qualcos'altro. Stupendo.
Secondo me, l'unico caso in cui il film rende giustizia al romanzo.
 
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Dafne

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L'ho letto da ragazzina, ne rimasi scossa. L'ho riletto 6 mesi fa, e l'effetto è stato lo stesso. Dovrei avventurarmi nella lettura in lingua originale. Chi non lo ha letto lo metta in lista!

:D
 

ciopola

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"1984" è stato il libro che in assoluto mi è piaciuto di più. L'ho letto per curiosità proprio quando c'è stata la prima trasmissione del "Grande Fratello" che ho seguito nonostante io detesti il voyerismo che si nasconde dietro la visione di questi format demenziali, ma all'epoca è stato una novità nel mondo della televisione anche se, in un certo senso è stata sfruttata eccessivamente, infatti in televisione non si vede nient'altro..
Ho letto anche "La fattoria degli animali", meno intenso di 1984 ma altrettanto significativo del concetto di negatività della libertà, soprattutto di pensiero.
Un altro grande libro, che consiglio di leggere a chi già non l'ha fatto, essendo un classico, è Farenheit 451, di Ray Bradbury, bellissimo anche il film, oltretutto..
 
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Alfredo_Colitto

scrittore
forse 1984 è considerato più come una pamphlet contro le dittature che come un capolavoro della letteratura. Che ne dite?
Sono d'accordo. A me 1984 è piaciuto, ma non moltissimo. troppo evidente l'intenzione dell'autore di "educare" i lettori, che va a scapito della riuscita del libro come opera letteraria. In genere i romanzi ideologici non mi piacciono mai (infatti non leggo i Wu ming, a parte Q che è bello).

Di questo mi è piaciuto più il film del libro. Comunque concordo sul fatto che si tratta di una lettura imprescindibile.
 

ciopola

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Ciao Alfredo. Vero, forse è un tentativo di educare i lettori, ma contro quasiasi forma di dittatura. Quindi, in ogni caso, fosse anche un romanzo ideologico, ha un impatto molto forte su cosa significava (o significa?) il comunismo. Non vorrei fare della demagogia, per me al giorno d'oggi non esiste nè sinistra nè destra.. :(
Ciao!

P.S.: Ho dato un'occhiata al tuo sito..molto carino! :D
 

Alfredo_Colitto

scrittore
ciopola ha scritto:
Ciao Alfredo. Vero, forse è un tentativo di educare i lettori, ma contro quasiasi forma di dittatura. Quindi, in ogni caso, fosse anche un romanzo ideologico, ha un impatto molto forte su cosa significava (o significa?) il comunismo. Non vorrei fare della demagogia, per me al giorno d'oggi non esiste nè sinistra nè destra.. :(
Ciao!

P.S.: Ho dato un'occhiata al tuo sito..molto carino! :D
Sono d'accordo. Insisto nel dire che narrativamente ha quel difetto, ma per l'argomento trattato, il periodo in cui è stato scritto e la forza dell'ambientazione è comunque un classico.
grazie per i compli sul sito. :mrgreen:
 

sun

b
finito di leggere stamane.
Mah ... fino all'ultima parte non è che sto libro mi avesse + di tanto "ribaltato" :lol: . Si, interessante, particolare ... l'ultima parte invece, quella della "rieducazione" mi ha fatto riflettere parecchio e mi ha lasciato dentro una sensazione che devo ancora analizzare e capire, buon segno quindi.
 

Libro

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Libro che va letto
io ho passato una fase in cui leggevo tutti i libri del genere "evoluzioni della società" o "utopie" varie
1984 è un libro interessante, che cmq presaggiva una socità "al limite del possibile"....non si può dire che ci siamo arrivati, ma come sempre alcune cose si sono rivelate drammaticamente reali

trovo che più "premonitore" sia stato Auxley con il "mondo nuovo"...anche questo un libro da leggere
 
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sweepsy

Crazy anarchist!
Io putroppo 1984 non l'ho ancora letto, ad ogni modo concordo con il consiglio dato da LIbro sul Mondo nuovo di Huxley (me pare se scrive così!). L'ho letto a scuola per letteratura inglese anni fa e m'ha impressionata parecchio, e non per la fantasia :(
 
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