Sostituzioni all'interno della band=peggioramento?

Apart

New member
E' proprio vero che una band musicale, all'abbandono di uno o più componenti della stessa, non riesce più a produrre dei dischi paragonabili, in bellezza, in qualità, in spessore, a quelli di prima, quando anche fosse riuscita a trovare un sostituto o dei sostituti degni di nota? L'argomento mi pare interessante. Che ne pensate? Sarebbe bello se le considerazioni fossero integrate con degli esempi concreti.
 

Dory

Reef Member
E' proprio vero che una band musicale, all'abbandono di uno o più componenti della stessa, non riesce più a produrre dei dischi paragonabili, in bellezza, in qualità, in spessore, a quelli di prima, quando anche fosse riuscita a trovare un sostituto o dei sostituti degni di nota? L'argomento mi pare interessante. Che ne pensate? Sarebbe bello se le considerazioni fossero integrate con degli esempi concreti.


Verissimo!! Vuoi mettere Phil Collins al posto di Peter Gabriel!! Non c'è paragone!!
Vuoi mettere i Take That senza Robbie Williams? Vuoi mettere i Queen senza Freddie Mercury? I Matia Bazar senza Antonella Ruggero? E i Timoria senza Renga?
Diciamo che non c'è una motivazione vera e propria, ci sono solo dei dati di fatto, è sempre stato così, di esempi contrari non ne trovo.
 

Lauretta

Moderator
Si se pensiamo alla "Grande" musica come quella che ci ha elencato Dory....però non è sempre così...
io penso alla musica italiana e ai miei cantanti quotidiani....tra cui c'è il nome di Cremonini..la Band originale non era un gran che come produzioni, rispetto ad adesso che si è prodotta uno stile particolare ed originale
 

Apart

New member
Eppure al binomio che ho posto come argomento di discussione qualche eccezione mi viene in mente: i Pink Floyd, ad esempio. E' vero: con Syd Barret il gruppo ha prodotto un disco eccezionale, "The piper at the gates of dawn", più, se così si può dire, una buona parte di "A saucerful of secrets". Con l'ingresso di David Gilmour, al suo posto, il gruppo, però, non è stato da meno.
 

Dory

Reef Member
Si se pensiamo alla "Grande" musica come quella che ci ha elencato Dory....però non è sempre così...
io penso alla musica italiana e ai miei cantanti quotidiani....tra cui c'è il nome di Cremonini..la Band originale non era un gran che come produzioni, rispetto ad adesso che si è prodotta uno stile particolare ed originale

Scusami Lauretta, ma la band originale di Cremonini era Cremonini! :mrgreen:
Cioè nel senso che gli altri che facevano? Il rasta di Cremonini era un po' il biondo degli 883, la stessa cosa sarebbe Giuliano con i Negramaro... hai mai visto la sua imitazione a Scorie l'anno scorso...Giuliano e il PROGGIETTO Negramaro... da morire dal ridere!!!

http://www.youtube.com/watch?v=dUCjBoyfwjQ
 

Evy

Member SuperNova
per me una sostituzione di un membro all'interno di una band è sempre l'inizio della fine....:boh:
 

Apart

New member
per me una sostituzione di un membro all'interno di una band è sempre l'inizio della fine....:boh:

Si, forse è vero. Forse i Pink Floyd rappresentano un'eccezionalità. Sono curioso però di sapere se ne esistono altre di eccezionalità, per poi metterle in evidenza qui. :wink:
 

Sir

New member
Ce ne sarebbero tante di eccezioni oltre a quella già accennata dei Pink Floyd, basta cercarle anche un po' lontano (ma nemmeno troppo) dalla cosiddetta mainstream.

Mi vengono in mente i Dream Theater, un gruppo piuttosto famoso, che dopo i primi anni di anonimato hanno cambiato il cantante diventando una band di grande successo; poi, dopo due grandi album, se n'è andato il tastierista Kevin Moore, fondamentale nella composizione, sostituito prima, brevemente, da Derek Sherinian e poi definitivamente da Jordan Rudess, entrambi grandi virtuosi; e le dinamiche del gruppo si sono adattate, è cambiato lo stile ma non, in sostanza, la qualità.

Un altro gruppo con una storia simile sono gli Opeth (li consiglio caldamente, sono estremamente emozionanti e comunicativi spaziando fra vari generi ma ai primi ascolti possono risultare molto ostici se non si è mai avuto a che fare con metal e affini); nella loro storia quasi ventennale hanno cambiato line-up spesse volte, mantenendosi su una qualità sempre costante.
In quest'ultimo caso, però, va detto che tutte le creazioni del gruppo dipendono dal cantante e chitarrista, Mikael Akerfeldt; il caso dei Dream Theater è più significativo perchè si tratta di un gruppo che da sempre compone e si muove come un'entità unica.

Non vedo quindi una regola tassativa: in certi casi le alchimie si perdono insieme con le motivazioni personali, in altri casi si va avanti come e meglio di prima. Bisogna tener presente, secondo me, che i gruppi sono delle "associazioni" spesso fragili per natura, nel senso che nascono in base a precise idee personali che inizialmente convergono e poi, col tempo, cambiano; e trovo bello e giusto che sia così.
 

SALLY

New member
I paleolitici Pooh,quando hanno sostituito Fogli con Red Canzian,non sono certo peggiorati,anche i Nomadi hanno avuto tanti cambi,e sono sempre validi.TUNZZZ
 

daniel

New member
Tutto dipende dalla natura dei musicisti coinvolti,se la band appartiene a grosse o piccole produzione eccetera.
Sta di fatto che ogni musicista è diverso dall'altro,una band cambia sicuramente in quanto un ingrediente viene sostituito da un altro,di diverso spessore e differenti abilita artistiche.
A meno che non consideriamo i turnisti,che lavorano per molti artisti anche contemporaneamente,la sostituzione di un musicista è sicuramente una spaccatura e viene a mancare quindi l originaria natura del progetto.
Ultimamente ho visto PFM dal vivo,grande chitarrista a seguito(non ricordo il nome),ma si sentiva la mancanza di Mussida,storico componente della band.
Altro esempio in ambito INDIE la sostituzione in seguito ad abbandono volontario di Jimmy Chamberlein,grande batterista degli Smashing Pumpkins
 
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