Ogawa, Yoko - Profumo di ghiaccio

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
"Ryoko, una giovane giornalista, vuole scoprire le ragioni del suicidio del suo compagno. L'uomo in un laboratorio di profumi creava fragranze conturbanti grazie a un'incomparabile memoria olfattiva e a uno spiccato talento matematico. Gli unici indizi da cui partire sono le frasi enigmatiche trovate in un floppy-disk e l'ultimo profumo, "Fonte del ricordo", creato da Hiroyuki appositamente per lei. Inizia un viaggio a ritroso nel tempo, dalla casa natale del ragazzo fino a Praga, per ricomporre le tessere di un enigma misterioso. Perché Hiroyuki le ha nascosto la verità? Perché non le ha rivelato il suo passato di genio della matematica? Qual è il rapporto tra l'uomo timido e riservato che lei amava e il ragazzo prodigio che pattinava divinamente davanti a un pubblico di fan entusiasti? Ryoko cerca corrispondenze tra due ritratti: quello che la memoria degli altri gradualmente le restituisce e quello che affiora dai propri ricordi, rinnovando i momenti più preziosi del loro amore. Con una scrittura analitica, tagliente e distaccata, Yoko Ogawa avvolge i suoi personaggi in un universo di legami invisibili e misteriosi, dove - come succede nella grande tradizione letteraria giapponese - i destini sono già scritti nei nomi, come il "freddo" nell'ideogramma di Ryoko. In una ambivalenza tra piano reale e immaginario, inconscio e vissuti concreti, "Profumo di ghiaccio" raggiunge il cuore dei lettori, per dare espressione all'indicibile dolore del vivere."
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
Profumo che crea suggestione, l’immagine di un ricordo.
Particolare questa storia, delicata come solo lo stile giapponese sa interpretare. Ryoko si trova ad un tratto da sola: il suo ragazzo, con il quale conviveva, si suicida, inspiegabilmente. E lei si trova a scoprire che la persona amata aveva un passato di cui non era a conoscenza, qualcosa che non si può tralasciare, che volutamente non è stato detto.
Appare un fratello a condividere questo silenzioso dolore, insieme ad una mamma che conserva in modo maniacale -quasi in una sorta di limbo perpetuo- i ricordi del figlio perduto. Seguendo le tracce lasciate da alcune frasi di Hiroyuki che sembrano comporre una strana poesia, Ryoko segue l’istinto, la curiosità di conoscere a fondo ciò che non fa più parte della sua vita. Un viaggio tra presente e passato si alterna nella scrittura. Una grotta che cela un incontro misterioso e svela –attraverso profumi, odori, sensazioni- i ricordi, quasi in una sorta di “viaggio nel tempo”.
Ma ciò che è stato non si può cambiare, si può solo capire.
Grazie anche ad una amica che l’ha notato in libreria mentre ci avviavamo all’uscita, l’ho preso dopo un breve tentennamento… affascinata dal titolo, molto evocativo, e dalla copertina, elegante e seducente.
 
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