E' la storia vera di Ramon Sampedro che a causa di un tuffo in mare ha subito una lesione alla cervicale ed è tetraplegico da 28 anni, il film si sofferma principalmente sulla richiesta fatta da Ramon ai giudici di poter ricevere un aiuto per morire, l'eutanasia.
E' la lotta coraggiosa e dignitosa di un uomo che considera la vita un diritto e non un obbligo e che riesce a creare intorno a sè una rete di affetti che lo rendono punto di riferimento per molte persone.
E' un film molto bello, mai retorico ed interpretato splendidamente da Javier Bardem, è un film non solo sull'eutanasia e sul diritto di decidere della propria morte, ma anche sull'amore che si manifesta in molti modi diversi. Stupisce la maturità e la mano sicura di un regista poco più che trentenne nell'affrontare un tema così complesso e in cui è facile scivolare nel patetico, nel manicheismo o nel drammone strappalacrime, niente di tutto questo, si sorride, ci si commuove e si riflette.
E' la lotta coraggiosa e dignitosa di un uomo che considera la vita un diritto e non un obbligo e che riesce a creare intorno a sè una rete di affetti che lo rendono punto di riferimento per molte persone.
E' un film molto bello, mai retorico ed interpretato splendidamente da Javier Bardem, è un film non solo sull'eutanasia e sul diritto di decidere della propria morte, ma anche sull'amore che si manifesta in molti modi diversi. Stupisce la maturità e la mano sicura di un regista poco più che trentenne nell'affrontare un tema così complesso e in cui è facile scivolare nel patetico, nel manicheismo o nel drammone strappalacrime, niente di tutto questo, si sorride, ci si commuove e si riflette.
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