Amenabar, Alejandro - Mare dentro

elisa

Motherator
Membro dello Staff
E' la storia vera di Ramon Sampedro che a causa di un tuffo in mare ha subito una lesione alla cervicale ed è tetraplegico da 28 anni, il film si sofferma principalmente sulla richiesta fatta da Ramon ai giudici di poter ricevere un aiuto per morire, l'eutanasia.
E' la lotta coraggiosa e dignitosa di un uomo che considera la vita un diritto e non un obbligo e che riesce a creare intorno a sè una rete di affetti che lo rendono punto di riferimento per molte persone.

E' un film molto bello, mai retorico ed interpretato splendidamente da Javier Bardem, è un film non solo sull'eutanasia e sul diritto di decidere della propria morte, ma anche sull'amore che si manifesta in molti modi diversi. Stupisce la maturità e la mano sicura di un regista poco più che trentenne nell'affrontare un tema così complesso e in cui è facile scivolare nel patetico, nel manicheismo o nel drammone strappalacrime, niente di tutto questo, si sorride, ci si commuove e si riflette.
 
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skitty

Cat Member
Un tema molto delicato, affrontato con grande attenzione verso tutti i sentimenti in gioco, quelli del malato, quelli dei parenti, degli amici, ma anche con grande durezza. Un'analisi intensa e commovente di una realtà davvero complicata, davanti alla quale sembra impossibile prendere una posizione decisa...

Il padre: C'è solo una cosa peggiore della morte di un figlio: che voglia morire.

Rosa: O si ama o non si ama: in amore non si può ragionare.

Ramon: Questo lo chiami amare? Trattenermi contro la mia volontà? La persona che davvero mi ama, sarà quella che mi aiuterà a morire.
Ritengo che vivere sia un diritto, non un obbligo...

http://www.google.it/url?url=http:/...sombra&usg=AFQjCNGrAJ7mINkW_p_aYc9YHmX1l8XiIQ

Molto intensa la colonna sonora, specialmente la canzone qui sopra “Negra Sombra”, e la scena accompagnata da Nessun dorma di Puccini, in cui il protagonista sogna di volare dalla finestra, sopra gli alberi ed il mare, libero dal suo letto e dalle sue paure.
Subito dopo terribilmente angosciante il punto in cui Ramon vuole aiutare Julia ma non può muoversi.
Meraviglioso. Voto 5.
 

skitty

Cat Member
Grazie Tavololaici! :) Avevo già aperto questo filmato anche nella discussione sulla Miglior descrizione della Morte. E' molto toccante questo pezzo, e purtroppo veritiero.... (l'unico inconveniente è che il video mi si blocca sempre a metà... uffa...).

Vorrei lasciare un ulteriore commento sul film. Stavo riflettendo, e come già mi è capitato in passato davanti a situazioni simili, sono sempre più convinta che non sia possibile prendere una posizione senza trovarsi nella situazione precisa...
Infatti, immedesimandomi il più che posso nei personaggi, sento appieno l'angoscia della malattia che porta a desiderare la fine, ma allo stesso modo percepisco l'affetto e le cose bellissime di cui è circondato il protagonista, che potrebbero mantenerlo legato alla vita... Quindi ne deduco che solo vivendo di persona queste sensazioni, ciascuno si renda conto di cosa è meglio per sé stesso, nessuna morale, nessun consiglio, nessun giudizio possono essere obiettivi dall'esterno, né in un senso né nell'altro.
 
M

maredentro78

Guest
Solo la poesia meriterebbe un premio,Bardem è stato consacrato daquesta splendida pellicola e se lo merita ampiamente!!Bravissima anche l'interprete bionda e tutto il cast.Toccare un tema così delicato con tanta poesia e liricità lo trovo straordinario.Non parliamo della fotografia,il pezzo in cui la telecamera va dalla camera di ramon al mare è mozzafiato!
 

El_tipo

Surrealistic member
mi affianco ai commenti positivi su questo film. Lucido, girato molto bene, narra una storia vera con la peculiarità di farla anche sembrare vera. I due poli opposti del pensiero sulla vita e sulla morte sono trasposti nei due personaggi tetraplegici, il nostro Ramon, convinto perseguitore dell'eutanasia come fine del castigo della vita ("la vita è un dono non puo essere un dovere") da una parte, e il prete dall'altra, che dietro la retorica dice cose del tutto rispettabili.
La persona che davvero ti ama è quella che ti aiuta.
 
Certo El tipo, ti aiuta, ma io trovo che Mare Dentro sia Amore anche nel senso della struggente malinconia che si deve provare in una condizione simile, talmente profonda da poter essere paragonata al mare.
Forse la forza del film è proprio lì: non si può fare retorica di situazioni simili, ma è lecito credere che il protagonista viva la sua malinconia arrivando a sentire il mare dentro di sé come altri forse non sono in grado di fare: un'impressione talmente sfuggente che fatico a definire meglio.
Un mio caro amico vive da più di vent'anni senza una gamba e i suoi dolori, fisici e mentali, sono notevoli.
Ma il più delle volte questi individui non cercano compassione, perché essa crea imbarazzo.
L'empatia manifestata dal film funziona se si mantengono le distanze, se non si cade nel rischio facile di dire "Noi saremo così".
Tanto che il bravo Javier Bardem aveva interpretato un ruolo simile in Carne Tremula di Almodovar, reagendo in modo talmente diverso da far sembrare la rabbia l'unica soluzione possibile a quella condizione.
 

Apart

New member
Raccontare un tema così difficile; riuscire, con equilibrio, a dire di emozioni così contrastanti: voglia di vivere e voglia di morire. Che gran bel film Mare dentro!

 
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