il naso di Gogol', mi aiutate a comprenderlo?

kikko

free member
Non ho aperto il topic nella piccola biblioteca perchè in quest'ultima i libri si commentano e francamente questo racconto non riesco proprio a commentarlo. Premesso che trattandosi di una storia surreale non mi sono posto il problema di come una persona possa ritrovarsi senza il proprio naso, ne come possa quest'ultimo andarsene in giro. Quello che mi chiedo è quale messaggio o quali impressioni l'autore volesse trasmettere con questo racconto. Ho l'impressione di aver letto un racconto geniale ma mi manca la combinazione per decifrarlo. Mi aiutate capire il senso di questo racconto? possibilmente evitando termini come "Scrittura antipsicologica, iperbolicamente geometrica orizzontale, unidimensionale ....a scapito dell'introspezione.." Termini usati da Serena Vitali nella raccolta "racconti di Pietroburgo". Evidentemente i Suoi commenti non mi sono stati utili.:boh:
 

Masetto

New member
Il naso è una critica alla società russa, estremamente gerarchizzata ed imbrigliata in una burocrazia talmente rigida che perfino un naso, purché abbia i gradi, diventa un personaggio assolutamente rispettabile…
 

shvets olga

Member
Il racconto non e' stato pubblicato subito dopo la scrittura perche' i redattori Shevirev e Pogodin l'hanno trovato "sconcio, volgare e triviale". Invece Pushkin aveva considerato il Naso come uno scherzo allegro, originale, fantastic e lo pubblico' nel 1836 in “Contemporaneo”.
Io sempre pensavo che Naso e' satira alla societa russa dove venne apprezzato solo titolo e rango seppure tu e’ Naso, satira del servilismo impiegatizio e della caccia a titoli. Allora perche' questa satira dovrebbe essere sconcia, volgare e trivial? Ho trovato le analisi bellissime dove si spiega che Gogol’ ha codificato con simboli del sonno la trama sconcia e triviale. Allora solo pigro non indovinava I sogni e era in moda libro dei sogni di Martìn Zadèka. Ecco un pezzo da Evgenij Onegin di Pushkin:
Ma Tatiana non l’ascolta:

Sfoglia, pagina per pagina,

Un libro stando in letto,

E non le risponde nulla.

Benché non ci sian figure,

In quel libro, né i soavi

Frutti della fantasia poetica,

Né le verità dei saggi,

Non c’è Seneca o Virgilio

Né Racine, né Scott, né Byron,

Né rivista d’alta moda

Che abbia avuto più successo:

Si trattava, amici miei,

Di Martìn Zadèka, il capo

Dei sapienti di Caldea,

Mago e interprete di sogni
.



Un certo carrierista provinciale con reputazione dell’eroe e modi gentili arriva per concuistare la grande citta, dove trova conoscenze prestigiose."Egli era venuto a Pietroburgo con uno scopo, e precisamente quello di cercare un posto conveniente al suo grado: se possibile, di vice governatore; altrimenti di cancelliere in qualche ministero importante. Il maggiore Kovalèv non era neppure alieno dall'ammogliarsi, ma solamente nel caso che la sposa avesse almeno duecentomila rubli di dote."
Tutto va bene . Ma in un attimo tutto e' cambiato: Kovalev perde il naso. Perdere il naso secondo libro dei sogni sinifaca la perdita,il danno. La perdita della buona reputazione.

Proviamo anche noi indovinare questi simboli:
Kovalèv si stirò, ordinò di dargli un piccolo specchio (specchio-matrimonio,piccolo: timori infondati, guardarsi allo: tradimento).

Kovalev porta molti anelli "sia con stemmi, sia con parole incise come: mercoledì, giovedì, lunedì e così via"( anelli con stemma: tradimento scoperto).

Vado con citazioni:

Il commissario accolse Kovalèv freddamente e disse... che a un uomo perbene non cade il naso e che al mondo c'era un sacco di maggiori d'ogni genere che non avevano neppure la biancheria in ordine e andavano in giro per ogni sorta di luoghi indegni. Ossia, non per mandato a dire, ma proprio in faccia! ( il dito nell'occhio)

Poi si sparse la voce che il naso del maggiore Kovalèv non andava a passeggio sulla Prospettiva Nevskij, ma nel Giardino di Tauride…Un'illustre e stimata signora chiese con una lettera al custode del Giardino di mostrare ai bambini questo raro fenomeno e, se possibile, anche con una spiegazione istruttiva ed edificante per la gioventù.
Come si dice cherchez la femme etieni alto l'onore da giovane. Se vuoi mantenere buon reputazione non vai a luoghi indegni:mrgreen:
 
Ultima modifica:

kikko

free member
Grazie Olga, hai colto delle sfumature che mi erano completamente sfuggite

BRAVO126.gif
BRAVO126.gif
 

Vladimir

New member
Quello che ti ha detto Olga è verissimo, c'è una buona parte di satira della società, soprattutto dell'immenso e macchinosissimo apparato statale. Ma c'è anche un altro aspetto di questa novella: Pietroburgo. Essa è un miracolo archittetonico costruito su fondamenta paludose per volere dell'Anticristo in persona: Pietro il Grande. È imponente, solenne, severissima nei suoi lineamenti neoclassici e splendida, una città imperiale insomma. Ma oltre le prospettive da parata, le piazze d'armi e lo sfarzo, Pietroburgo ha un'anima malefica: clima impossibile, notti bianche, palazzi decadenti, labirinti di corti interne, trattorie dozzinali, puttante; è un teatro di stregonerie e di buffonate surreali, per le sue via si può incontrare di tutto: nasi che se ne vanno in giro senza padrone (puoi interpretare il naso come il sosia del maggiore); impiegati ossessionati dall'arrivismo che impazziscono; studenti che si credono in diritto di assassinare ecc... La Petropoli di Mandelshtam (poeta del 900) confina con l'Ade, e secondo Gumiljov (altro poeta del 900) "Il diavolo va personalmente ad accendere i lampioni di Leningrado solo per far apparire le cose in una luce irreale". Il Naso, in questo contesto, è semplicemente una storia pietroburghese, città in cui può succedere di tutto. Nella cultura russa, Pietroburgo/Leningrado sono è un mito, che Gogol' ha contrinuito in parte a fondare.
 
Alto