Alberto Pincherle (Moravia è uno pseudonimo) nasce a Roma il 28 novembre 1907, in un'agiata famiglia borghese. Il padre Carlo fa l'architetto e il pittore, la madre è una De Marsanich, originaria di Ancona.
L'infanzia di Moravia trascorre tranquilla fino ai nove anni, quando si ammala di una grave forma di tubercolosi ossea, che lo costringerà a più riprese all'immobilità fino ai 17 anni.
Moravia è costretto a compiere studi irregolari, ma legge moltissimo e si impegna in una prodigiosa impresa di autoanalisi.
Non ancora ventenne inizia la stesura de Gli indifferenti.
Nel 1930, per motivi giornalistici, inizia a viaggiare: Londra, Parigi, New York; nel 1936 si reca in Cina.
Nel 1941 sposa la scrittrice Elsa Morante, che allora si guadagnava da vivere compilando tesi di laurea. Dopo la fine del fascismo e la Liberazione, Moravia, dopo anni di stenti economici, inizia a collaborare a quotidiani e periodici (Il Mondo, il Corriere della Sera, L'Europeo), mentre le sue opere narrative ottengono successo. Nel 1952 i suoi libri sono messi all'indice dal Sant'Uffizio.
Gli anni Sessanta vedono la crisi dei rapporti tra Moravia e la Morante. Lo scrittore conosce Dacia Maraini, che proprio in quegli anni si affaccia alla vita letteraria. Continua intanto la sua infaticabile attività di viaggiatore e scrive con regolarità romanzi, racconti, recensioni cinematografiche e cronache di viaggio, rimanendo un personaggio di primo piano della letteratura europea.
Muore nel 1990.
Opere
Gli indifferenti (1929); Le ambizioni sbagliate (1935); Agostino (1944); La romana (1947); La disubbidienza (1948); L'amore coniugale e altri racconti (1949); Il conformista (1951); Il disprezzo (1954); Racconti romani (1954); La ciociara (1957); La noia (1960); L'attenzione (1965); Io e lui (1971); Boh (1976); La vita interiore (1978); La cosa (1983); L'uomo che guarda (1985); Viaggio a Roma (1988); La donna leopardo (postumo, 1991); L'uomo come fine e altri saggi (saggistica, 1963); Impegno controvoglia (saggistica, 1981)
Uno dei grandi scrittori italiani del '900, ho letto quasi tutte le sue opere fino agli anni '60, che si leggono facilmente ed alcuni suoi romanzi sono veramente avvincenti. Sicuramente personaggio controverso, che ha sempre fatto parlare di sè.
L'infanzia di Moravia trascorre tranquilla fino ai nove anni, quando si ammala di una grave forma di tubercolosi ossea, che lo costringerà a più riprese all'immobilità fino ai 17 anni.
Moravia è costretto a compiere studi irregolari, ma legge moltissimo e si impegna in una prodigiosa impresa di autoanalisi.
Non ancora ventenne inizia la stesura de Gli indifferenti.
Nel 1930, per motivi giornalistici, inizia a viaggiare: Londra, Parigi, New York; nel 1936 si reca in Cina.
Nel 1941 sposa la scrittrice Elsa Morante, che allora si guadagnava da vivere compilando tesi di laurea. Dopo la fine del fascismo e la Liberazione, Moravia, dopo anni di stenti economici, inizia a collaborare a quotidiani e periodici (Il Mondo, il Corriere della Sera, L'Europeo), mentre le sue opere narrative ottengono successo. Nel 1952 i suoi libri sono messi all'indice dal Sant'Uffizio.
Gli anni Sessanta vedono la crisi dei rapporti tra Moravia e la Morante. Lo scrittore conosce Dacia Maraini, che proprio in quegli anni si affaccia alla vita letteraria. Continua intanto la sua infaticabile attività di viaggiatore e scrive con regolarità romanzi, racconti, recensioni cinematografiche e cronache di viaggio, rimanendo un personaggio di primo piano della letteratura europea.
Muore nel 1990.
Opere
Gli indifferenti (1929); Le ambizioni sbagliate (1935); Agostino (1944); La romana (1947); La disubbidienza (1948); L'amore coniugale e altri racconti (1949); Il conformista (1951); Il disprezzo (1954); Racconti romani (1954); La ciociara (1957); La noia (1960); L'attenzione (1965); Io e lui (1971); Boh (1976); La vita interiore (1978); La cosa (1983); L'uomo che guarda (1985); Viaggio a Roma (1988); La donna leopardo (postumo, 1991); L'uomo come fine e altri saggi (saggistica, 1963); Impegno controvoglia (saggistica, 1981)
Uno dei grandi scrittori italiani del '900, ho letto quasi tutte le sue opere fino agli anni '60, che si leggono facilmente ed alcuni suoi romanzi sono veramente avvincenti. Sicuramente personaggio controverso, che ha sempre fatto parlare di sè.