Pushkin, Aleksandr-Mattino d'inverno

shvets olga

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Gelo e sole; giornata mirabile!
E tu sonnecchi, o mia adorabile -
su, bella, di svegliarsi e' ora:
dischiudi gli occhi di piacere,
stella del nord fatti vedere
incontro alla nordica aurora!

Ieri sera era tormenta,
e fosco il cielo, buia tenda;
la luna, pallida chiazza,
ingialliva fra nuvole gravi
e tutta mesta tu sedevi -
ma adesso... guarda alla finestra:

sotto quel cielo azzurrissimo
stesa la neve, al sole splende;
soltanto il bosco nereggia,
l'abete alla brina verdeggia,
di ghiaccio il ruscello lucente.

Una luce ambrata si posa
su tutta la stanza. E' festosa
la stufa che accesa scricchia.
Al caldo bello meditare.
Ma perche' non far attaccare
la morellina alla slitta?

Sulla neve del mattino,
con l'impaziente cavallino,
Mia cara, svelti scivolando
vedremo i campi sterminati,
i boschi, da poco spogliati,
e quella riva che amo tanto.
(1829, trad. G.Giudici e G.Spendel)
 
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