Brodskij, Iosif - Il canto del pendolo

elisa

Motherator
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Sono una raccolta di saggi o di lezioni che il premio Nobel russo ha tenuto negli Stati Uniti principalmente su tematiche legate alla poesia e alla critica letteraria. Si parla di Montale, della Achmatova, di Auden, di Cvetaeva, di Kavafis e di altri autori ma anche di politica e di analisi sociale. Molte delle sue idee sono illuminanti e geniali e se pur si sofferma anche su aspetti tecnici di poetica ti fa entrate in modo così approfondito nella studio della poesia da rimanerne avvinghiato.
Bellissimo il saggio sulla poesia per la morte di Rilke della Cvetaeva.
Solo per chi ama la poesia tanto da amare infinitamente qualsiasi cosa faccia riferimento ad essa.
 

Wilkinson

Member
sicuramente.
Brodskj pur essendo un premio Nobel e una delle menti più brillanti di cui si ha la fortuna di poter leggere negli ultimi 50 anni è abbastanza trascurato in Italia sia per la parte poetica che peer la saggistica.
Del resto fino a pochi anni fa era così anche per il suo maestro W.H. Auden..
 

Vladimir

New member
Se non si considera Vladimir Vysotskij (il cantautore dissidente) un poeta, Brodskij è il più grande poeta russo della II metà del XX secolo. Se, al contrario, si include il primo fra il novero dei poeti, allora l'alloro va a Vysotskij. Brodskij riprende il ritmo della tradizione, e recupera i grandi fasti di Puškin, sia a livello liguistico, sia a livello tematico. Uno dei suoi temi preferiti era il Natale, sul quale scrisse quasi venti poesie. Fu anche un critico fine (sebbene avesse scritto delle castronerie su Petrarca) con posizioni originali e meno irritanti di quelle di Nabokov. Un libro che consiglio.
 
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