I falsi letterari

da una poesia attribuita erroneamente a Borges mi è venuto in mente di aprire questo topic per parlare dei falsi letterari e di tutto ciò che ne consegue. La storia della poesia di Borges, Istanti, è emblematica ma anche facilmente ricostruibile essendo pressochè dei giorni nostri. Ma come si può ricostruire l'appartenenza di altri scritti, lontani da noi secoli?

Chi conoscesse altri falsi letterari e la loro storia sarebbe bello poterne discutere qui

elisa ha scritto:

da una poesia attribuita erroneamente a Borges mi è venuto in mente di aprire questo topic per parlare dei falsi letterari e di tutto ciò che ne consegue. La storia della poesia di Borges, Istanti, è emblematica ma anche facilmente ricostruibile essendo pressochè dei giorni nostri. Ma come si può ricostruire l'appartenenza di altri scritti, lontani da noi secoli?

Chi conoscesse altri falsi letterari e la loro storia sarebbe bello poterne discutere qui

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Spesso il "falsario" è un buon tecnico della scrittura. Sa parodiare, caricaturare e "potenziare" o render palpabile lo stile di un autore. Tutto cio è stato a noi insegnato dalla tradzizione greca classica.
Si consideri il falso borgesiano: utilizzazione di temi à la Borges; banalizzazione e/o reiterazione di questi temi; tentativi di accostamento stilistico per enumerationem o per incrementum e così via.
Un "originale" non ha bisogno di dimostrare a nessuno di essere se stesso.

un'altra attribuzione falsa è quella della poesia attribuita a Neruda, Lentamente muore.


Sicuramente sia Neruda che Borges hanno un'estesa produzione, quindi facilmente confondibile una attribuzione postuma. Poi la poesia Instantes ha tratto in inganno traduttori e critici di Borges molto importanti, per cui se la cosa si estende probabilmente qualche contatto tra il vero e il falso c'è, questo mi affascina molto. I falsi in pittura poi sono il sale della pittura stessa, chissà quanti falsi stiamo ammirando come veri