Un pugile dopo la sconfitta sul ring torna a casa e soccorre la vicina importunata dal suo datore di lavoro proprietario di una balera in cui fa la ballerina. Innamoratisi decidono di andarsene e lei va a richiedere la paga per partire. Il proprietario del locale non accetta che lei lo lasci e fa dare una lezione al rivale. Ci scappa pure il morto. Da lì nascono tutta una serie di eventi rocamboleschi che mettono a rischio la vita del pugile e della sua ragazza.
Secondo film di Kubrick, ma primo da lui riconosciuto, mostra subito di che stoffa è fatto un grande regista, perchè a 25 anni osa subito, con scene di grande effetto come quella girata nel magazzino di manichini, particolari che portano la firma d'autore come la bambola sulla testata del letto, il pugile anomalo rispetto al solito clichè perchè colto e sensibile o il continuo rincorrersi per scale, vicoli e tetti che rimane una costante in tutto il film, quasi a sottolineare il continuo cambiamento che avviene anche negli animi dei protagonisti. E poi il personaggio femminile, efebico, quasi anoressico, che cova dentro di sè senso di colpa e bisogno di autopunizione. Un film apparentemente semplice, dall'andamento di un thriller ma che ha aspetti e risvolti psicologici non approfonditi ma sicuramente interessanti e mette qua e là alcuni momenti topici che poi saranno sviluppati nei film successivi, uno per tutti l'uso dell'ascia che poi verrà ripreso in Shining.
Secondo film di Kubrick, ma primo da lui riconosciuto, mostra subito di che stoffa è fatto un grande regista, perchè a 25 anni osa subito, con scene di grande effetto come quella girata nel magazzino di manichini, particolari che portano la firma d'autore come la bambola sulla testata del letto, il pugile anomalo rispetto al solito clichè perchè colto e sensibile o il continuo rincorrersi per scale, vicoli e tetti che rimane una costante in tutto il film, quasi a sottolineare il continuo cambiamento che avviene anche negli animi dei protagonisti. E poi il personaggio femminile, efebico, quasi anoressico, che cova dentro di sè senso di colpa e bisogno di autopunizione. Un film apparentemente semplice, dall'andamento di un thriller ma che ha aspetti e risvolti psicologici non approfonditi ma sicuramente interessanti e mette qua e là alcuni momenti topici che poi saranno sviluppati nei film successivi, uno per tutti l'uso dell'ascia che poi verrà ripreso in Shining.
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