Bergman, Ingmar - Il volto

fabiog

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Cast : Albert Vogler ( Max von Sydow ), Manda Vogler ( Ingrid Thulin ), Tubal ( Alke Fridel ), Vergerus ( Gunnar Bjorstrand ), Console Egerman ( Erland Josephson ), Ottilia Egerman ( Gertrude Fridh ), Sara ( Bibi Andersson )

L'enigmatico ed inquietante Albert Vogler ( seguace delle teorie di Franz Messner ) è a capo di una compagnia di artisti di cui fà parte la moglie Manda, che di solitosi veste da uomo e si fà chiamare Aman, della vecchia nonna , che vende intrugli amorosi, l'inserviente Tubal e il giovane Simson. Vogler inoltre per rendersi ancor più enigmatico finge di essere muto.
La Compagnia, fermata ad un posto di blocco, viene portata dal capo della polizia al palazzo del console Egerman,una volta arrivati si assisterà ad uno scontro tra chi professa la scienza ( il medico Vergerus ) e chi il soprannaturale ( Vogler ).
Non è un film che mi abbia entusiasmato particolarmente, Bergmann affronta il tema del rapporto tra artisti e società, che anni dopo riprenderà ne " Il rito " , ma al contrario di quest'ultimo non ho trovato quella profondità di affrontare i sentimenti umanii tipici di altre opere bergmaniane.
Sempre ottima la fotorafia e l'ambientazione : il buio nelle sale del palazzo, il temporale. Veramente inquietante Max von Sydow che pur parlando poco, recita alla grande con lo sguardo.
 
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elisa

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anche io anni fa avevo visto tutti i film del regista svedese, volevo chiederti, secondo te lavorare con un cast di attori affiatato e con il quale aveva raggiunto una grande sintonia, un'adesione totale alla sua visione cinematografica, quanto ha influenzato il risultato che poi si vede sullo schermo?
 

fabiog

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anche io anni fa avevo visto tutti i film del regista svedese, volevo chiederti, secondo te lavorare con un cast di attori affiatato e con il quale aveva raggiunto una grande sintonia, un'adesione totale alla sua visione cinematografica, quanto ha influenzato il risultato che poi si vede sullo schermo?

Penso tantissimo, Bergmann creando una sorta di ideale compagnia teatrale ha potuto ottenere il massimo dagli attori che han recitato con lui più volte.
Lui poteva fare a meno di spiegare troppo quello che voleva e loro, avendo già esperienza di lavoro con lui, potevano dare il massimo. E' interessante vedere i primi film di un attore con Bergmann e i seguenti, si nota una sempre maggior naturalezza e un intensità maggiore.
La prima volta con Bergmann doveva invece essere una fatica di Ercole. Nel primo film che Liv Ulmann fece con Ingmar , " Persona ", l'attrice in una dichiarazione parla non solo di una fatica fisica, ma soprattutto mentale e psichica dicendo che con Bergmann bisognava imparare un vero e proprio metodo.
Inoltre la capacità di Bergmann stava soprattutto di sceglierre l'attore migliore nell ruolo migliore, è un peccato non trovare quasi più registi come lui
 

fabiog

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Volevo specificare meglio il discorso dell'attore giusto nel ruolo giusto, naturalmente parlerò dei film visti fino ad ora.
Prendiamo Max von Sydow attore ne " Fontana della vergine", " Settimo sigilllo", " L'ora del lupo", " Come in uno specchio" ( ne ho citati solo alcuni ) i suoi ruoli sono soprattutto quelli dell'uomo nel dilemma interiore della ricerca di Dio, del confronto realtà e coscienza.
Prendiamo Liv Ulmann attrice soprattutto incentrata nei ruoli sui rapporti di coppia tipo " Persona ", " Sinfonia d'autunno" o " Scene da un matrimonio"
In questo intendevo la capacità di Bergmann di trovare il ruolo giusto, capiva dove l'attore come poteva rendere meglio
 
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